Shadowfawn - La Ragazza Ipnotica

11. Il piano di Cherry

Cherry non riusciva a dormire, aveva un alveare di pensieri che ronzava fra le ossa parietali. Fissava il soffitto senza riuscire bene a vederlo, nel buio quasi totale di mezzanotte in una stanza, e si chiedeva come potesse essere accaduto quello che era accaduto.

Aveva scoperto che il ragazzo che le piaceva voleva togliersi la vita ed era stato agghiacciante.

Poi, prima che potesse salvarlo (e voleva salvarlo, lo voleva davvero), erano arrivati i due supercattivi più famosi del secolo e se l'erano portato via.

Quante possibilità esistevano perché capitasse una cosa del genere proprio a lei? Una su un milione? Su un miliardo? Un pensiero la punse più forte e le ricordò che cose come questa succedevano, che Bloodhound e Werhunter rapivano la gente, e visto che accadevano già per quale motivo non avrebbero dovuto accadere a lei?

Cherry socchiuse gli occhi sentendo un rumore basso e ritmico, che andava su e giù di tono: le fusa di Prince. Il puma stava cercando di infilarsi a letto con lei e ora le spingeva il braccio con il naso umido. La ragazza si strinse sospirando e lasciò che il gattone le si accoccolasse contro, respirando il suo odore. Il pelo di Prince emanava un profumo di corteccia di pino e di sabbia umida che la tranquillizzava, ma che non riusciva a farle dimenticare quello che aveva visto.

Dopo un paio di ore, Cherry si rese conto che quello che l'aveva scioccata di più non era stata l'improvvisa quanto improbabile apparizione dei supercattivi, quanto le intenzioni di Ryan McCallister: l'idea che qualcuno potesse volersi fare quello le dava una sensazione disgustosa, come di centinaia di formiche che le camminavano sotto la pelle delle braccia.

Prince si era addormentato con la testa nascosta fra le zampe. Alla luce della luna, che penetrava dalla finestra, Cherry poteva notare che gli mancava una striscetta di pelo sopra le dita, come se qualcuno gli avesse fatto la ceretta solo in quel punto.

Si concentrò su quel particolare, cercando di dimenticare il resto del mondo, sulla pelle che si intravedeva fra la cortissima pelliccia color sabbia. Abbracciò Prince e provò ad addormentarsi, ma ancora una volta non ci riuscì.

La sfiorò l'idea che Bloodhound e Werhunter avessero portato via Ryan per impiegarlo in qualche scopo losco... forse volevano usarlo come esca in un agguato ai supereroi e sacrificarlo, sarebbe stato nel loro stile. Oppure avrebbero chiesto un riscatto alla famiglia McCallister, che da quel che Cherry sapeva aveva sicuramente qualche milioncino da parte con cui comprare la vita del figlio. Oppure lo avrebbero trasformato in un supercattivo.

Ryan aveva un potere sicuramente interessante: attirare le donne. Lo faceva probabilmente con il suo odore, visto che Cherry ne era stata ossessionata, perciò quei due folli, ma geniali, supercattivi avrebbero facilmente trovato un modo per estrarre quel profumo da lui e usarlo chissà come. Magari non era neanche difficile usare il profumo di Ryan, sarebbe bastato imbottigliare il suo sudore o qualcosa del genere... e poi Bloodhound e Werhunter avrebbero potuto vendere quel prodotto per finanziare ulteriormente le loro malefatte, oppure avrebbero potuto spalmarselo addosso per confondere le donne che cercavano di ostacolarli.

Un altro pensiero, più feroce degli altri e con un pungiglione lungo il doppio, aveva improvvisamente punto Cherry, facendola quasi trasalire: Bloodhound si era accorto di lei. Bloodhound aveva letto i suoi pensieri e aveva guardato nella sua direzione, assicurandole che sapeva benissimo di essere osservato.

E se fossero tornati per lei? Dopotutto Cherry era l'unica che sapeva del rapimento del giovane McCallister, l'unica che avrebbe potuto raccontare qualcosa alla polizia o alla famiglia del ragazzo. Se fossero tornati per lei, cosa avrebbe fatto? Temeva che provare ad ipnotizzarli sarebbe stato del tutto inutile: Bloodhound avrebbe potuto leggerle le intenzioni nella testa prima che lei potesse provarci e l'avrebbe certamente uccisa in un men che non si dica.