Capitolo 3

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UNA PERDITA DI TEMPO.

Erano le 12:15 quando Hermione decise di uscire dalla biblioteca, aveva aspettato abbastanza quel brutto idiota, appena mise piede fuori dalla grande porta Malfoy arrivò lentamente con le mani in tasca, non lo fece neanche avvicinare e lo aggredì.
«Non dovevo far tardi? Idiota potevi avvisare, ti ho aspettato per 15 minuti interi!» il ragazzo vedendo la reazione di lei sorrise.
«So che non puoi vivere senza di me ma non ti sembra di esagerare?» rispose beffardo continuando a entrare in biblioteca lasciandosi la ragazza alle spalle.
Una volta dentro entrambi se sedettero a un tavolo infondo alla stanza dove solo in pochi avrebbero potuto vederli.
«Bene quale leggenda avevi in mente Mezzosangue?» chiese annoiato guardando i libri che la ragazza gli metteva davanti.
«È una delle mie preferite, la leggenda di Icaro. Non è un semplice mito ha con se' una storia d'amore meravigliosa.»
«Mhbff una storia d'amore? Granger hai 18 anni suonati e credi a queste sciocchezze?»
«Se ti riferisci all'amore non è una sciocchezza, tu non sei mai stato innamorato?»
«No e per fortuna aggiungerei, diventano tutti stupidi quando s'invaghiscono di una donna. E tu Mezzosangue? Chi è stato il fortunato? Krum o Weasley?»
«In realtà nessuno per il momento, di Ron posso dire che si è avvicinato però.»
«No no no ferma, non iniziare a raccontarmi della tua storia con il rosso perché potrei vomitare.»
«Simpatico. Prendi questo e leggi il mito io mi occupo dell'interpretazione, trascrivila velocemente e non dovremmo più incontrarci.»disse lei porgendogli in libro.
«Ottimo» afferrandolo e prendendo una pergamena.

Icaro

Nella mitologia classica greca la figura di Icaro è legata alla vicenda delle ali e del volo che gli costò la vita. Ma cominciamo dalle origini. Icaro era figlio di Dedalo e di una delle schiave del re Minosse, Naucrate. Dedalo, che viveva a Creta, era un abile fabbro e per questo Minosse, che regnava sull'isola, lo aveva designato come suo "inventore ufficiale".Era stato lui, infatti, a progettare il labirinto nel quale Minosse aveva rinchiuso il terribile Minotauro. Ma il mostro venne ucciso da Teseo con l'aiuto della figlia di Minosse, Arianna, che si era innamorata dell'eroe. Il re di Creta accusò Dedalo di essere intervenuto ad aiutare Teseo nella sua impresa e lo mise in prigione con il figlio Icaro, che aveva dieci anni. I due furono rinchiusi nella parte più alta del palazzo di Cnosso, senza pane e acqua, e dopo qualche giorno di fame tremenda escogitarono un piano per fuggire dalla torre.

Dedalo disse al figlio di arrampicarsi sul soffitto e di raccogliere i favi di un nido di api, e poi di strappare le penne degli uccelli che si trovavano sulle travi a dormire. L'idea di Dedalo fu geniale: dopo aver succhiato il miele dai favi dall'alveare fece sciogliere la cera facendo convogliare i raggi solari su una lente di ingrandimento: con la stessa cera disegnò le sagome di quattro ali. Quando la cera era ancora morbida e malleabile passò ad infilare le penne dei piccioni che Icaro aveva raccolto dal soffitto, infine completò le ali con delle imbracature di cuoio utilizzando la cintura e i sandali.
Dedalo e Icaro si arrampicarono sul davanzale dopo aver allacciato le ali sulla schiena. Si lanciarono nel vuoto mentre il cielo era pieno di stelle. Incontenibile fu la gioia dei due quando cominciarono a volteggiare, Icaro non faceva che gridare: "Guarda papà, sto volando!".Dedalo però raccomandò al figlio di non spingersi troppo in alto e di mantenere la direzione ad ovest. "Se ti avvicini troppo al Sole la cera potrebbe sciogliersi e quindi rischi di precipitare!", avvisò. Ma Icaro era troppo preso dall'emozione del volo e non aveva neppure ascoltato l'avvertimento del padre.
Arrivato verso l'Orsa Maggiore, Icaro non si accorse che il Sole stava spuntando sulla parte orientale. Elios fece sfrecciare i raggi infuocati verso il cielo e colpì una delle ali di Icaro. La cera cominciò a sciogliersi e le penne si staccarono, cosicchè Icaro precipitò rovinosamente al suolo. Il padre Dedalo vide il figlio che cadeva verso il basso senza poter fare nulla. Piangendo per la disperazione di aver perduto il figlio, continuò a volare verso la Sicilia.Ogni sua lacrima che cadeva nel mare venne raccolta dalle Nereidi che ne fecero perle di saggezza. Ancora oggi si racconta che lo spirito di Icaro risale ogni notte dal mare e raggiunge il cielo per mettersi a giocare con le stelle.
Dedalo arrivò poi in Campania, a Cuma, dove costruì un tempio dedicato al dio Apollo, e qui consegnò le ali che aveva inventato e che purtroppo avevano provocato la morte dell'amato figlioletto.

«Wow struggente» disse ironico dopo aver trascritto tutta la storia
«Lo è» rispose seria la ragazza passandogli il suo foglio

Una volta, tanto tempo fa, visse un angelo chiamato Icaro. Per scappare da una cattura avvenuta tempo prima, Icaro si costruì delle ali di cera per volare più in alto possibile nel cielo.
Sulla sua strada, su nel cielo vide il Sole, era la cosa più bella che avesse mai visto nella sua vita - brillava così tanto ed era così bella - era così impressionato dalla sua bellezza che non riuscì a distogliere lo sguardo e a vedere la spiaggia illuminata sotto ai suoi piedi. E lui fece l'errore di innamorarsi del Sole. Icaro volò troppo vicino ad essa e le sue ali iniziarono a sciogliersi perciò lui stava per morire, ma non gli importava, tutto ciò che i suoi occhi vedevano era lei. Così continuò ad amare il Sole senza curarsi del mondo circostante, volando sempre più vicino, sempre più veloce. Fino al giorno in cui finalmente realizzò di aver troppo amato il Sole. Ma era troppo tardi, le sue ali si erano sciolte e lui stava cadendo nel mezzo dell'Oceano. Ma per una volta il suo cuore era felice.

«È questa la storia d'amore? È una fregatura!» rispose ripassandole il foglio.
«Come prego?» chiese Hermione scioccata dalle parole del ragazzo.
«Lui sa perfettamente che stando con lei finirà per morire e per quale dannato motivo sta con lei? Amore? Che sentimento inutile, questo mito dimostra quanto possa essere pericoloso provare qualcosa per qualcuno.»
«No invece spiega quanto forte e bello sia l'amore, lui preferisce sfidare la morte pur di stare con lei.»
«Sei troppo smielata Granger, ora dato che questa robaccia è finita vado via, ho da fare cose più importanti.»
«Tipo?»
«Pansy mi sta aspettando in camera, Granger, capisci o devo farti un disegnino?»
«Sei simpatico come un calcio Malferret.»
«A mai più Mezzosangue» rispose prima di firmare i due fogli e andare via

Dramione||la leggenda di IcaroWhere stories live. Discover now