Capitolo 33

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I Remember Something.

«Malfoy tu leggi Oscar Wilde?»

Quella domanda fu una pugnalata allo stomaco del ragazzo. La guardò per un attimo per poi risponderle.
«Si, ho letto Oscar Wilde» poi la ragazza inspirò chiudendo gli occhi e disse
«"Una sigaretta è il prototipo perfetto di un perfetto piacere. È squisita...»
«e lascia insoddisfatti. Che cosa si può volere di più?"» finì per lei guardandola intensamente negli occhi.
«Abbiamo già avuto questa conversazione vero?» continuò lei guardando scettica il ragazzo che annuì leggermente.
Lei si voltò e smise di osservarlo, aveva una strana sensazione riguardo Malfoy, come qualcosa di bello ma non riusciva a capire il perché. Dopo pranzo Ron andò a trovarla e si sedette nel letto davanti a lei.
«Hermione come stai?» chiese premuroso ricevendo delle occhiatacce da Draco che stava tranquillamente parlando con Blaise.
«Bene anche se non ricordo niente.» rispose alzando le spalle.
«Posso raccontarti qualcosa io se ti va. - le disse vedendola annuire - Dopo la guerra siamo stati insieme alla Tana e avevamo una bella relazione noi due ma...tu eri insicura del nostro rapporto e ci siamo lasciati. A settembre siamo tornati ad Hogwarts e ad ottobre babbanologia è diventata materia obbligatoria, un bel da fare. Sei Caposcuola insieme a Malferret ma come sempre vi odiate...»
«Ron! Madama Chips ha detto che deve ricordare da sola. Vai al campo di Quidditch ti raggiungo subito.» Harry era appena entrato nell'infermeria e guardava torvo il suo migliore amico.
«Ve bene, ciao Hermione» disse alzandosi e baciandola a fior di labbra.
«Harry!» disse la ragazza abbracciando il ragazzo.
«Hermione...non è giusto che Ronald ti baci in quel modo, vi siete lasciati perché tu non lo amavi ed eri innamorata di un altro!» esclamò lanciando un veloce sguardo a Draco che capì, Potter sapeva di loro due e avrebbe tenuto il rosso lontano da lei.
«Io innamorata di un altro?» chiese confusa Hermione mentre Harry annuiva convinto.Come poteva lei essersi innamorata di un altro?

Quella sera mentre Hermione e i suoi amici parlavano Draco si mise a pensare. Si era innamorato di lei, e proprio come Icaro si era avvicinato troppo al sole, lei non si ricordava di lui e le sue ali si sono sciolte, stava cadendo nell'oceano ma il suo cuore a differenza di quello di Icaro non era felice ma distrutto.
Prese nuovamente il suo quaderno e disegnò nuovamente la ragazza senza farsi vedere, sorrideva, gli occhi grandi che osservavano l'amica dai capelli rossi contenti, il naso leggermente arricciato e le guance leggermente rosse per il caldo.
Quando a tarda notte Hermione si era addormentata profondamente il biondo si avvicinò a lei e le si sedette accanto, le accarezzò il viso e le sussurrò.
«Ricordati di me, ti prego» non era da lui comportarsi in quel modo ma sentiva il bisogno di chiamarla a se', voleva baciarla ancora, toccarla ancora e stringerla ancora.
La ragazza si mosse leggermente nel sonno e corrugò le sopracciglia, fu un solo attimo e Draco credette di morire.
«Draco» la guardò scioccato le prese la mano accarezzandole il dorso chiedendosi cosa stesse sognando.

18:10 Stanza Delle Necessità, trovò il ragazzo ad aspettarla accasciato su se stesso e la ragazza capì che si trattava dell'ennesima fitta al braccio. Riuscì a far apparire la Stanza Delle Necessità e vi entrò velocemente sorreggendo il ragazzo, gli curò con delicatezza il Marchio Nero e lo osservò per un po'.
«Sta diventando rosso, lentamente è vero ma sta cicatrizzando...»

Si alzò a sedere di scatto sentendo dell'aria gelida sulla mano e sulla guancia, come se qualcuno fosse rimasto lì a tenergliele al caldo. Si girò e vide Malfoy seduto sul letto che la guardava.
«Che ha il tuo Marchio?» chiese facendo un smorfia di disgusto guardandogli il braccio sinistro. Draco sollevò le sopracciglia sorpreso e maledisse quello stupido incantesimo che l'aveva portata via da lui.
«Un pazzo furioso voleva punire i traditori così mentre il Marchio cicatrizza, che già di suo fa male, lui faceva direttamente passare le pene dell'inferno.» rispose tranquillo alzando le spalle, poi si sollevò la manica e guardò la ragazza che ora lo stava fissando disgustata e questo fu l'ennesimo colpo al petto del ragazzo.
«Non è bello lanciare quegli sguardi alle persone lo sai Granger? Tu non ricordi quello che è successo in questi mesi, ma io si.» disse spazientito lasciando scioccata la ragazza.
«Sei tu che mi hai sempre guardata in quel modo. Non biasimarmi se ti odio.» rispose sbuffando e incrociando le braccia al petto.
«Sai Granger non m'importa. Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore... se mi odi, sarò sempre nella tua mente.» lo disse con tale enfasi che il cuore della ragazza si fermò per un instante.
«Shakespeare.» rispose lei guardandola confusa per poi dire ad alta voce.
«Era un mago, un Corvonero...vero?» il biondo la guardò rilassando il volto e si sentì morire.
«Si...come...?»
«Devo averlo letto da qualche parte...»
A quel punto la grande porta dell'infermeria si aprì ed entrarono Ronald e Blaise che si avvicinavano tranquilli ai due letti.
«Si torna alla vita normale, domani sera è festa! L'anno nuovo ci aspetta.» disse il moro avvicinandosi a Draco e aiutandolo con la benda alla spalla sinistra.

Non appena uscì si diresse nella Stanza Delle Necessità con il quaderno stretto tra le mani e lo sfogliò non appena fu rimasto da solo, si fermò ad osservare il disegno datato 18-12, Hermione era china sul suo libro con i capelli che le ricadevano in viso ed era così concentrata da non rendersi conto del biondo che la stava ritraendo.
Sfogliò ancora fino al 25-12, lei nel letto, nuda con solo il cammeo addosso, dopo la loro prima volta, ma lei non la ricordava, il disegno seguente aveva la stessa data, Hermione e sua madre vicine al pianoforte dove il padre suonava allegro. Fece apparire il suo tavolo di pozioni e ci si avvicinò continuando ad osservare il profilo della ragazza disegnata. Chiuse di scatto quel quaderno e lo lanciò con forza sul muro accanto alla porta che poco dopo si aprì rivelando la figura magra di Hermione ma lui troppo preso dai suoi pensieri non se ne accorse.
La ragazza abbassò lo sguardo e vide quel quaderno nero, lo raccolse e iniziò a sfogliarlo rimanendo incantata sui disegni che vedeva là sopra, c'erano parecchi suoi ritratti ma uno la fece bloccare e arrossire furiosamente. La data era quella di Natale solo che lei non ricordava niente. Era lei a mezzo busto, addormentata con un seno coperto dal lenzuolo e l'altro in bella vista, indossava una bellissima collana e d'istinto si portò una mano al collo ma non c'era niente.
«Malfoy che significa questo?» chiese avvicinandosi a lui e mettendogli sotto al naso il disegno.
«Mai visti dei ritratti Granger?» chiese ironico afferrando il quaderno e infilandolo nella borsa che aveva lì accanto.
«Li hai fatti tu, quei disegni?» chiese cercando di tenere un tono fermo e coinciso.
«Si, ti piacciono?»chiese a sua volta ghignando.
«Sono belli ma, il ritratto di Natale, io ero...tu come hai fatto a ritrarmi...n-nuda?»disse evidentemente imbarazzata.
«Eri accanto a me» rispose semplicemente ghignando e sollevando le spalle.
La ragazza smise di respirare per qualche secondo e poi lo guardò scioccata.
«Non è possibile. Stai mentendo» gli disse arrabbiata non riuscendo a credere alle parole del biondo.
«Non è nel mio stile infilarmi nelle stanze delle persone per guardarle nude e poi ritrarle.» rispose stizzito continuando a sfidarla con lo sguardo.
«Io a Natale ero in Australia!» esclamò con più fervore.
«Io ero con te!» le disse di rimando prima di mostrarle una fiala di pozione anti-oblivion e guardarla intensamente. 
«Io non ricordo cosa sia successo in questi mesi, ma voglio e pretendo di ricordare.» disse osservando la pozione avidamente.
«Ma lo sai che sono due incantesimi diversi vero?» le spiegò Draco spostando un riccio ribelle che le ricadeva davanti agli occhi.
«Si su di un libro ho letto che l'occultatum memorias è un incantesimo che prende i ricordi di un certo periodo e li rinchiude in un oggetto, per sbloccarli serve una parola importante collegata ad esso. Non riavrò mai i miei ricordi, ma li rivoglio!»
«Anche io voglio che ritorni a ricordare...»
«E se non dovessi riaverli mai più?»
«Vorrà dire che dovrò riconquistarti Granger.»
«Si...può darsi» disse prima di voltargli le spalle e uscire fuori da quella Stanza sempre più decisa a scoprire la verità.

Dramione||la leggenda di IcaroNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ