Capitolo 35

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Candlelight...

Verso le due del mattino, quando tutti i festeggiamenti terminarono Hermione e Draco corsero nella Stanza Delle Necessità, avevano un bisogno disperato di amarsi e la Stanza lo percepì facendo apparire uno splendido letto a baldacchino e delle candele profumate. Camminarono lungo la stanza fermandosi a pochi passi dal letto, le gote della riccia erano diventate rosee ma la luce soffusa non lo fece notare.
Draco le baciò il collo mentre Hermione gli dava le spalle e dopo essersi sciolta l'acconciatura fatta qualche ora prima.
La sentì sospirare quando le sue labbra seguirono il profilo perfetto della sua spalla spostandole di lato i capelli ormai liberi dalle forcine, piegò la testa di lato lasciandogli totalmente libero accesso. Sfilò le spalline con una lentezza quasi esperante ma era una carezza troppo delicata e travolgente per la riccia che lo lasciò fare.
Afferrò tra il pollice e l'indice i lacci sottili che si incrociavano dietro la sua schiena facendo allargare e cadere l'abito a terra con un rumore sordo, lasciando la ragazza seminuda ai suoi occhi. Poggiò le mani sulla sua vita e la fece voltare verso di lui, era bellissima con solo quelle mutandine di semplice cotone nero. La ragazza aveva le gote tremendamente rosse ma prese coraggio sfilando la giacca al ragazzo e iniziando a sbottonargli con le mani tremanti la camicia. Draco era immobile, l'ammirava e si godeva le sue splendide carezze, quasi come se fosse a corto di ossigeno e lei fosse l'aria di cui tanto aveva bisogno. Dopo avergli sbottonato la camicia si baciarono, fu un bacio dolce, passionale e intenso tanto da lasciarli entrambi senza fiato. La luce soffusa delle candele si rispecchiava perfettamente nelle loro iridi che bruciavano di passione.
Hermione poggiò entrambe le mani sul petto del ragazzo accarezzandolo e salendo verso le sue spalle facendo scivolare lungo le sue braccia la camicia candida che aveva indossato quella sera, mentre lui le lasciava un casto bacio sulla fronte facendole socchiudere gli occhi.
Dopo averlo liberato da quel semplice pezzo di stoffa scese con le mani lungo il suo addome lievemente scolpito fermandosi alla sua cinta di cuoio, si morse il labbro e abbassò lo sguardo prima di aprirla e fargli scivolare lungo le gambe i pantaloni. Erano entrambi in intimo quando Draco le prese il viso tra le mani e la baciò ancora, poi in un gesto veloce le afferrò le cosce e la sollevò da terra portandola sul grande letto al centro della stanza.
Si spogliarono completamente e fecero l'incantesimo prima di donarsi completamente l'uno all'altra.
Si spinse contro di lei lentamente, non voleva farle male, gemette quando fu completamente in lei, entrambi in quel momento si sentirono  finalmente completi. I suoi movimenti erano lenti e intensi, Hermione stringeva le sue gambe intorno ai suoi fianchi e i suoi capelli biondissimi tra le dita. Draco le stava torturando il seno destro con le labbra mentre aumentava la velocità delle spinte.
Dopo un po' l'intensità dei suoi movimenti portarono Hermione a graffiargli le spalle mentre Draco orami travolto dalla passione le stava mordendo una spalla e le circondava la vita con un braccio sollevandola leggermente dal materasso, la riccia si sollevò leggermente quando la mano libera del biondo, che prima era ferma sulla sua coscia, affondò tra i suoi capelli portandola a nascondere il viso nell'incavo del suo collo.
Vennero insieme felici come mai lo erano stati prima, finalmente erano di nuovo insieme e rimasero stretti l'uno all'altro fino alle undici del mattino quando si svegliarono.
«Buongiorno» sussurrò Hermione accarezzando il volto di Draco che ricambiò tacitamente con un ampio sorriso.
«Dobbiamo alzarci.» continuò lei guardandolo dolcemente.
«Restiamo qui» disse tranquillo stringendosi a lei.
«Non possiamo, si chiederanno che fine abbiamo fatto.» Draco sbuffò sonoramente e si mise a sedere.
«Comunque perché mi hai fatto così tanti ritratti?» chiese afferrando il quaderno che Draco aveva nella borsa.
«Te l'ho detto, sei una perfetta modella da ritrarre e poi mi piace disegnare qualcosa di bellissimo da poter guardare e riguardare all'infinito.»
«Ho davvero un seno così bello?»chiese ridendo mente guardava il ritratto di Natale.
«Non ricordo ora, fammi controllare bene. - si avvicinò e scostò la sua camicia che da poco Hermione aveva indossato - Sì, hai decisamente il seno più bello che abbia mai visto.» lei arrossì furiosamente e lo baciò.
«Stupido...» sussurrò prima di vestirsi e separarsi da lui tornando dai suoi amici nella Sala Comune.

Dramione||la leggenda di IcaroWhere stories live. Discover now