Capitolo 24

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Firewhisky or Hydromel?

La mattinata era stata dannatamente pesante e Daphne voleva solo andarsene a pranzo senza nessun intralcio quando vide Pansy correrle incontro in lacrime, l'abbracciò senza dire una parola e quando si staccarono cominciò a parlare.
«Theo-e-tua-sorella-si-sposano.» disse tutto d'un fiato guardandola con gli occhi stracolmi di lacrime.
Blaise aveva appena saputo la notizia e cercava la ragazza in lungo e in largo per vedere come stesse. Arrivò nel corridoio e la vide in lacrime tra le braccia della sua fidanzata e quando si avvicinò la mora lo strinse a se'.
«Ehi piccola, non ti merita, è un idiota.» le sussurrò accarezzandole i capelli per poi asciugarle le lacrime.
«Pan!» la voce di Draco la raggiunse poco dopo e quando lo vide si staccò da Blaise e gli andò incontro fiondandosi tra le sue braccia.
«Draco cosa ho fatto di sbagliato!? Perché nessun uomo mi ama?» disse singhiozzando tra le braccia dell'amico.
«Facile cadere nelle vecchie abitudini vero Pansy!?» una voce femminile arrivò alle loro orecchie facendoli staccare e voltare allo stesso tempo. Intorno a loro gli alunni delle altre case stavano fermi a guardarli.
«Che vuoi Greengrass?» fu il commento acido di Blaise che stringeva a se Daphne.
«Io!? Niente. Solo che l'abito da sposa che ho scelto mi sta d'incanto, non sai cosa ti sei perso Draco. Non troverai mai un'altra come me, bella, sexy, disponibile e so che qualsiasi donna avrai dopo di me non ti soddisferà come me. Sono praticamente una Dea per gli uomini e tu mi hai persa.» disse facendo saettare lo sguardo verso di lui mentre gli occhi del biondo erano appena stati catturati dal sussulto che ebbe Hermione a quelle parole. Lui capì perfettamente a cosa pensava la ragazza e quello che voleva fare in quel momento era stingerla tra le braccia e farle capire che tutto quello che Astoria aveva detto erano stupidaggini. Pansy si staccò dal biondo e le puntò un dito contro.
«Tu sei spregevole.» disse a denti stretti mentre le lacrime rischiavano di scendere lungo le sue guance senza che lei potesse fermarle.

«Adesso basta! Tutti a lezione o avviserò la McGranitt e tu Greengrass, puoi essere bella quanto vuoi ma agli uomini non interessa solo l'aspetto fisico ma quello che si ha dentro e tu sei vuota e mi dispiace per te.» la voce di Hermione Granger era arrivata alle orecchie di tutti che la guardavano sconcertati mentre la giovane bionda scoppiava e ridere di gusto.
«Nessuno verrà mai a letto con te Granger. Puoi avere quanto cervello vuoi ma non sai neanche che cosa vuol dire essere sexy, povero il tuo futuro ragazzo che quando ti vedrà in intimo dovrà reprimere un conato di vomito. Sei brutta Granger, se staranno con te sarà per vincere qualche scommessa, nessuno ti vorrà mai davvero»rimase colpita dalle parole della bionda senza sapere come rispondere senza sfociare nel volgare.
«Smettila Astoria, sparisci.» disse Draco mentre teneva le mani infilate nelle tasche del pantalone e gli occhi puntati sulla Granger, la giovane Greengrass andò via dando una leggera spallata al biondo che guardò gli amici in maniera al quanto eloquente per poi afferrare un braccio di Hermione e portandola in un'aula fortunatamente vuota.
«Granger.» disse vedendola tenere lo sguardo basso mettendo le manti sulle sue guance.
«Sei stato a letto con lei?» chiese di getto mentre il biondo rimase immobile a fissarla.
«Si quando stavamo insieme ma...» la ragazza non gli diede il tempo di finire che cominciò a dirigersi alla porta, lui la rincorse e l'afferrò.
«Tu lo hai fatto tante volte con tante ragazze, tutte bellissime e con il fisico perfetto, tu sei bellissimo - ammise arrossendo -  e io...tu pensi le stesse cose della Greengrass vero?» il ragazzo sgranò gli occhi capendo dove volesse andare a parare, le afferrò la vita e la fece sedere su di un banco infilandosi tra le sue gambe.
«Io penso che anche tu sia bellissima, sexy ed estremamente fastidiosa. Penso anche che dovrò farmi una doccia fredda quando uscirò di qui, anzi ultimamente faccio molte docce fredde, sai per non saltarti addosso ogni volta che ti vedo. Per me, e spero sia solo per me perché giuro su Salazar che se qualcuno ti si avvicina lo uccido con le mie mani, tu sei perfetta.» la riccia arrossì a quelle parole e strinse il ragazzo in un abbraccio affondando la testa nel suo petto.
«Quindi non stai con me solo per una scommessa con i tuoi amici?»
«No Granger, non avrei mai potuto scommettere su una donna.»
La Grifondoro sorrise lasciandosi cullare dal battito del cuore del Serpeverde mentre lui le lasciava un dolce bacio tra i capelli e le accarezzava delicatamente la schiena.
«Ci vediamo stasera?» chiese ad un tratto Hermione staccandosi leggermente da lui.
«Si alle 18 nella Stanza Delle Necessità come sempre.» si staccarono definitivamente e dopo essersi scambiati un casto bacio si separarono per terminare le loro lezioni.

Finite le noiosissime lezioni Draco e Blaise andarono nella stanza del biondo per poter parlare un po' da soli quando sul letto del ragazzo trovarono una lettera, la lesse tutta d'un fiato per poi tirare un forte pugno contro il muro tanto da farsi sanguinare le nocche.
«Dra!» esclamò Blaise guardandolo basito prima di afferrare la lettera e leggerla per capire perfettamente ciò che passava nella mente del suo amico.
«Firewhisky o Idromele?»chiese il moro afferrando due bottiglie e mostrandogliele
«Firewhisky!» afferrando quella che teneva stretta nella mano sinistra l'amico. A tarda serata il biondo era già ubriaco e con una mano ancora dolorante inforcò la scopa e arrivò a una delle finestre di Grifondoro bussandoci insistentemente finché una dolce ragazza dai capelli crespi non lo fece entrare guardando sconvolta il suo stato.
«Draco. Hai saltato il nostro appuntamento e ti presenti qui come se niente fosse!? Ma che hai fatto alla mano?!» esclamò prendendogli la mano ancora sanguinate e sentendo l'inconfondibile odore di Firewhisky provenire da lui.
«Ehi ma sei ubriaco?» chiese vedendo i suoi occhi lucidi facendolo sedere sul suo letto.
«Mia madre mi ha scritto una lettera nella quale mi chiede trecentomila galeoni per far uscire mio padre dal carcere» disse lui fissando un punto indefinito del muro mentre lei gli fasciava la mano delicatamente.
«Trecentomila galeoni!? Ma sono un sacco di soldi!»
«Non per me. Ho l'eredità dei Malfoy in mano! Sono io il re!» esclamò cercando di alzarsi ma ricadendo goffamente sul letto con le braccia spalancate.
«Che cosa farai?» chiese lei accarezzandogli i capelli biondissimi passando anche sulla sua guancia.
«Non lo so. Ora bevo, poi mi porto a letto la Granger anzi no la faccio diventare la mia ufficiale ragazza, sai...quella ragazzina è esasperante ma mi piace per questo, speriamo duri con lei...»disse senza guardarla in viso.
«Draco io sono qui...» sussurrò lei mentre il
biondo si sollevava sui gomiti e la guardava con un grande sorriso sulla faccia.
«Oh ciao Granger ci sei anche tu, che ne dici se resti insieme a me e alla mia amica - si guardò intorno confuso per poi posare di nuovo lo sguardo su di lei - non so dove sia andata però...» Hermione rise di gusto e allargò le sue coperte facendogli segno di sdraiarsi lì accanto a lei, quando lo vide stare scomodo lo aiutò a togliersi la cinta, la cravatta e aprire i primi quattro bottoni della camicia.
«Non posso, io frequento la Granger, se mi scopre mi fa il culo, è piccola ma aggressiva» disse cercando di fermare la ragazza accanto a lui che ridendo di gusto disse:
«Non pensavo fossi così divertente.»
«Mi piace come ridi»
La ragazza arrossì, chiuse le luci e in pochi attimi entrambi furono accolti tra le braccia di Morfeo.

Dramione||la leggenda di IcaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora