Capitolo 10

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Camminava a passo spedito lungo il corridoio senza mai voltarsi, aveva appena commesso uno degli errori più grandi della sua vita, aveva baciato la Mezzosangue e stranamente non ne era pentito. Rientrò nella sua stanza trovandola vuota e si fece una lunga doccia fredda per sbollire tutte le strane idee venutegli in quei minuti.
Hermione ancora scioccata per quanto successo poco prima finì in fretta e furia tutto il giro di perlustrazione e corse nella sua camera senza parlare con nessuno. Malfoy l'aveva baciata e lei aveva ricambiato senza esitare e doveva ammettere che le era piaciuto molto, tra le sue braccia era sentita bene e questo la faceva arrabbiare molto, lui non meritava quei sentimenti, non da lei.

La mattina seguente la Grifona aveva deciso di ignorarlo totalmente, non voleva più avere niente a che fare con lui, ma non fu affatto facile, si erano guardati parecchie volte e molte altre era soltanto lui a guardarla. Dopo aver finito le due ore di Antiche Rune e l'ora di Storia della Magia uscì dalla scuola per sedersi nel giardino e respirare tranquilla un po' d'aria.
«Hermione che ci fai qui?» Rubeus Hagrid era lì dietro di lei che sorrideva dietro la grande barba.
«Volevo prendere un po' d'aria, tu dove vai vestito così?»chiese lei notando il suo abbigliamento che doveva essere lo stesso del Ballo Del Ceppo.
«Oh! Ehm...ci ho un appuntamento, sai Olimpe...» rispose torturandosi le mani imbarazzato.
«È fantastico Hagrid! Divertiti» gli rispose abbracciandolo e tornando direttamente nel castello per il pranzo.
«Herm...tu che pensi che debba fare? Per il ruolo di Auror intendo...» il suo migliore amico era lì davanti a lei che la guardava in cerca di aiuto.
«Harry tu sai che per me sei come un fratello, perciò ti dico fa ciò che senti, non avere paura di seguire l'istinto.»
«Tu Hermione Jean Granger che mi dici di seguire l'istinto anziché la ragione!?»
«Ehi! Guarda che per salvare il vostro didietro ho seguito molte volte l'istinto!» esclamò fingendosi offesa mentre l'amico scoppiava a ridere.
«Draco è da un po' che non stiamo soli in camera...» Astoria gli stava addosso da quasi trenta minuti e il biondo stava per perdere le staffe.
«Non ho voglia Astoria.» rispose lui senza guardarla e continuando a mangiare.
«Draco Malfoy che non ha voglia di fare sesso?» chiese ironico Theo sedutosi da poco di fronte a loro.
«Sta zitto.»
«Uh il principino si è svegliato con la luna storta» questa volta a parlare fu Blaise che lo guardava divertito. Draco gli riservò un'occhiataccia per poi guardare fisso davanti a se', la Mezzosangue si era appena alzata e stava uscendo dalla Sala Grande così senza parlare con nessuno si alzò e la seguì.

Nel corridoio del primo piano non vi era nessuno così la Grifondoro camminava tranquilla fino a quando un braccio non l'afferrò e la fece voltare.
«Mi ignori Mezzosangue?» fu il sussurrò che le arrivò alle orecchie.
«Non vedo perché dovrei darti attenzioni Malfoy.» rispose lei allontanandosi da lui.
«Non c'è motivo infatti.» rispose stizzito lui.
«Bene.» continuò lei con le braccia incrociate sotto al seno.
Draco allungò il braccio e le afferrò la vita attirandola a se' e senza preavviso la baciò di nuovo, lento e passionale, Hermione dal canto suo portò le sue mani tra i capelli biondi e morbidi e senza pensarci troppo rispose al bacio.
Si staccarono dopo minuti interminabili e si trovarono a guardarsi negli occhi.
«Perché?» chiese lei con il respiro veloce e il petto che si alzava e abbassava freneticamente.
«Mi andava.» rispose lui alzando le spalle prima che un forte colpo gli arrivò sul viso.
«Non sono un giocattolo da usare quando ti va Malferrett.» e detto questo corse via verso l'aula pozioni.

Prima di poter entrare in aula Orione, il gufo reale di sua madre, gli si posò sulla spalla. Prese la breve lettera che stringeva tra le zampe e la lesse attentamente.
Draco,
So che sei troppo giovane per sentir parlare di matrimonio, ma ricorda che tuo padre ha preso un impegno con la famiglia Greengrass, proverò a cancellare tutto, ma non so se sarà possibile.
Cerca di essere gentile con lei, trattala con dolcezza, ti scongiuro di capirmi.
Tua madre
                        Narcissa
Sbuffò sonoramente, scacciò il gufo ed entrò in aula.
«Buon pomeriggio ragazzi. Oggi vorrei farvi fare un piccolo allenamento per i M.A.G.O, la pozione peperita, chi sa dirmi...? Signorina Granger!» disse gioviale il professore guardando gli alunni.
«La Pozione Pozione Peperita o Pepata è stata inventata intorno al 1899 da Glover Hipworth e serve per curare malattie della gola come il raffreddore e gli stati febbrili in genere. Si dice che Linfred of Stinchcombe,abbia inventato la base per questa pozione.» rispose soddisfatta stringendosi al petto il suo libro.
«Ottimo dieci punti per Grifondoro! Chi sa dirmi quali sono i rischi di questa pozione? Ah due mani alzate, Signor Malfoy!»
«Bhe può causare la fuoriuscita di fumo dalle orecchie» rispose scocciato mettendo le sue mani in tasca.
«Ottimo, dieci punti a Serpeverde, ora vi metterò a coppie e vediamo cosa saprete fare quando oggi pomeriggio a orari alterni farete questa pozioncina.» e subito diede loro il foglio con su scritto il proprio compagno.

Dramione||la leggenda di IcaroWhere stories live. Discover now