Leggende metropolitane giapponesi

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Scusate veramente, è che sono in fissa con queste storie, quindi ho deciso di fare un capitolo "generale" dove metterò alcune delle più famose.
Enjoy!

Aka Manto:

Aka manto è uno spirito che infesta i bagni e che risiede nell'ultima cabina delle toilette femminili

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Aka manto è uno spirito che infesta i bagni e che risiede nell'ultima cabina delle toilette femminili. Solitamente vestito di un mantello, di una cappa o di una veste rossa, alcune versioni lo descrivono inoltre con indosso una maschera per coprire il viso, troppo bello per essere mostrato. Quando le malcapitate vittime sono chiuse nella propria cabina, una voce misteriosa chiede loro se vogliono "carta rossa" o "carta blu" (in altre versioni al posto della carta c'è la veste o il mantello). Se si opta per la carta rossa, si viene uccisi violentemente e i propri vestiti vengono intrisi di sangue. Se si opta per il blu, si va incontro a una morte per strangolamento o dissanguamento, lasciando il viso o la pelle di un colore bluastro. Se si sceglie un altro qualsiasi colore si viene trascinati all'inferno da delle mani che appaiono dal pavimento.

Teke-Teke:

Teke-teke è una leggenda metropolitana giapponese, riguardante una ragazza che saltò o cadde sopra i binari e fu tagliata a metà dal treno in arrivo

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Teke-teke è una leggenda metropolitana giapponese, riguardante una ragazza che saltò o cadde sopra i binari e fu tagliata a metà dal treno in arrivo. La storia narra di un ragazzo che andando via da scuola, sentì un rumore alle sue spalle. Voltandosi vide una bella ragazza affacciata ad una finestra. La giovane aveva le braccia posate sul davanzale, e lo fissava. Accortasi di essere osservata, la ragazza sorrise e strinse le braccia intorno al corpo. All'improvviso, cadde dalla finestra e atterrò sul suolo. Il ragazzo si rese conto, con orrore, che la ragazza era priva della parte inferiore del corpo. La ragazza iniziò ad avvicinarsi, correndo sui gomiti e producendo un rumore simile ad un teke-teke-teke. Il ragazzo provò a camminare, ma paralizzato dalla paura non si mosse. In pochi secondi, lei fu sopra di lui, estrasse una falce e lo tagliò a metà, rendendolo come lei. Si dice che i malcapitati che vengano uccisi in questo modo diventino teke-teke a loro volta.

L'inferno di Tomino:

La leggenda dell'inferno di Tomino parla di una poesia dal testo disturbante che porterebbe alla morte chiunque la leggesse ad alta voce o la ascoltasse

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La leggenda dell'inferno di Tomino parla di una poesia dal testo disturbante che porterebbe alla morte chiunque la leggesse ad alta voce o la ascoltasse. Il primo a parlare della poesia maledetta fu Inuhiko Yomota nel suo libro Kokoro wa korogaruishi no yō ni. La leggenda narra di Tomino, una bambina giapponese affetta da disabilità fisica e odiata dalla famiglia. Questo stile di vita portò Tomino alla follia, che scrisse una poesia dal testo demoniaco per sfogare tutto l'odio provato verso i genitori, maledicendo chiunque la leggesse. I genitori di Tomino, trovando e leggendo la poesia, rimasero traumatizzati. Per punire la figlia la chiusero in cantina, dove morì di polmonite. Si dice che l'anima della bambina si sia impressa nelle parole della poesia, infittendo ancora di più la maledizione.

Passeggero fatale:

La leggenda racconta di un autista solitario che percorre col suo taxi una strada buia durante la notte. All'improvviso appare una persona che chiede di salire. La persona si siede sempre e solamente nei sedili posteriori dell'autovettura e chiede di essere portato in un luogo di cui il tassista non ha mai sentito parlare. Quando chiede informazioni al passeggero, quest'ultimo gli fornirà indicazioni sempre più complesse fino a portarlo in vicoli e strade sconosciuti di campagna. Dopo aver percorso questa distanza il conducente incomincia a sentirsi a disagio. Si gira verso il sedile posteriore per chiedere al passeggero il luogo esatto in cui si trovano, ma a quel punto si accorge che egli è svanito nel nulla. Il tassista si rigira verso il volante giusto in tempo per rendersi conto che la sua vettura sta precipitando dal bordo di un precipizio.


Poi forse un giorno aggiornerò il capitolo mettendone altre, se volete.
Per ora mi fermo a queste, dato che quella di Futakuchi-onna e Kuchisake-onna le ho già messe.

𝕾𝖍𝖔𝖗𝖙 𝕳𝖔𝖗𝖗𝖔𝖗 𝕾𝖙𝖔𝖗𝖎𝖊𝖘Where stories live. Discover now