Imbracciando il mio fucile, elmetto in testa, giacca mimetica, nel fango e nel freddo pungente di questo postaccio dimenticato da Dio...
File di sciocchi ed inutili bestie passano davanti a me. File e file di... Impuri... "Unreine".
-Eins, zwei, drei... Non perdete il passo...-Arriva un altro carico di bestie, un ufficiale mi fa segno di andare ad accoglierli... e per farlo devo parlare nella loro lingua.
Mi avvicino alla camionetta militare... posso vedere la paura nei loro volti, ma questo è ciò che si meritano.
-Scendete, forza. Gli uomini e le donne in salute vadano dritti, gli altri seguano il sentiero a destra.-
-... und gehen Sie auf die.-
Vedo donne e bambini, sporchi e malridotti.
Non dovrei essere qui, in mezzo a questi animali. Dovrei starmene a casa, da bravo Arish, invece mi mandano in questo postaccio, a controllare che tutti gli Unreine muoiano.
Una sola cosa mi fa continuare questo lavoro: il pensiero che, una volta svolto questo lavoro, non ci saranno più guerre, niente più scontri, solo Arisch, solo coloro che sono degni di vivere.
In più non devo mai dimenticare il nostro motto...
"ARBEIT MACHT FREI."
YOU ARE READING
𝕾𝖍𝖔𝖗𝖙 𝕳𝖔𝖗𝖗𝖔𝖗 𝕾𝖙𝖔𝖗𝖎𝖊𝖘
Horror𝕃𝕒 𝕥𝕣𝕒𝕟𝕢𝕦𝕚𝕝𝕝𝕚𝕥𝕒̀ 𝕕𝕖𝕝 𝕓𝕦𝕚𝕠... 𝕟𝕠𝕟 𝕝𝕒 𝕧𝕖𝕕𝕣𝕒𝕚 𝕡𝕚𝕦̀ 𝕒𝕝𝕝𝕠 𝕤𝕥𝕖𝕤𝕤𝕠 𝕞𝕠𝕕𝕠.