Cʜᴀᴘᴛᴇʀ 20

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"ARRIVO! RESISTI NAM!"

Gridò Seokjin, cercando disperatamente di farsi strada in quella sorta di lago dove il livello dell'acqua raggiungeva le sue ascelle.
Sbracciava con foga, sino a che non raggiunse Namjoon, afferrando il suo braccio.

Improvvisamente, e, senza alcun apparente motivo le labbra di Namjoon si curvarono in un sorriso che Jin non poté fare a meno di trovare...strano.
C'era un qualcosa di terribilmente fuori luogo nell'espressione che Namjoon aveva in volto, come se quello non fosse Namjoon o, per lo meno, non il Namjoon che lui conosceva.

???: "Oh tesoro, da queste parti non tutto è quel che sembra".

Seokjin continuò ad osservarlo con le sopracciglia inarcate e l'espressione confusa, mentre, intanto, il volto di Namjoon prese a mutare, assumendo tratti inumani; i denti si trasformarono in una sorta di zanne, la pelle cambiò colore, divenendo grigiastra e le sue iridi si tinsero del medesimo colore del sangue.
Jin tentò di indietreggiare, calciandolo via, ma, quell'essere, lo afferrò per il collo, stringendo la presa.

Alle spalle di quell'essere, dalla cui morsa stava tentando di liberarsi con quanta forza aveva in corpo, vide nuovamente Namjoon, anche se, questa volta, non vi era alcun dubbio che si trattasse di lui.

Galleggiava sulla superficie dell'acqua, con il volto rivolto verso l'alto, gli occhi spalancati e l'espressione terrorizzata.
Immobile, morto.
Probabilmente nel medesimo modo in cui stava per morire Seokjin.

"Vaffanculo".

Mormorò il ragazzo digrignando i denti, con il volto solcato dalle lacrime, mentre ancora tentava con quanta disperazione e forza aveva in corpo di scappare e di allontanare le mani di quel mostro dal suo collo.

Jin realizzò una cosa: non è vero che negli ultimi istanti prima di morire ripercorriamo i momenti più felici della nostra vita.
Gli ultimi istanti di vita del ragazzo, furono caratterizzati solo ed esclusivamente dal terrore della morte e dal dolore di aver perso una delle sue principali ragioni di vita.
Non riuscì ad accettare la morte neppure quando il suo corpo smise di lottare e le braccia ricaddero lungo il suo busto.

Hᴏsᴇᴏᴋ
22 Settembre ore 19:23

"Che fine avranno fatto?"

Chiese Hoseok, camminando con un velo di impazienza avanti e indietro per il salone. Yoongi rispose scrollando le spalle, alzandosi dal divano sul quale era seduto da oramai fin troppo tempo.

Yoongi: "Non ne ho idea, vado un attimo in bagno".

Hoseok annuì mentre intanto Yoongi usciva dalla stanza, provando a chiamare Namjoon per chiedergli che fine avessero fatto, notando che però non vi era segnale.
Stava per riporre nuovamente il telefono in tasca quando un grido proveniente dal corridoio lo fece trasalire.

Yoongi: "Hoseok! Vieni qui!".

Il ragazzo non esitò un secondo prima di raggiungerlo nella camera da letto in fondo al corridoio, cercando di capire cosa fosse accaduto.

"Tutto okay?"

Yoongi scosse il capo, indicando l'armadio in mogano che si trovava in un angolo della stanza.
Era visibilmente scosso ma, Hoseok, d'altro canto, non riusciva a comprenderne il motivo.

Yoongi: "C'è qualcuno...l'ho visto. C'è qualcuno".

Mormorò il ragazzo, in preda al panico più assoluto; inizialmente Hoseok pensò che lo stesse prendendo in giro ma, Yoongi non era poi un attore così bravo e convincente.
Pertanto, decise di andare a controllare, avvicinandosi all'armadio ed aprendo una delle due ante.
La richiuse immediatamente dopo.

"Okay ci sono cascato. Ti hanno già detto che non sei affatto simpatico Yoon?".

Yoongi scosse il capo, muovendo un passo verso di lui.

Yoongi: "No, ti giuro che...".

"Forza torniamo in sala".

Hoseok afferrò la mano di Yoongi, uscendo dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.

Yoongi: "Hoseok, ti giuro che non ti sto prendendo in giro".

"LO SO!"

Replicò, alzando il tono di voce, quasi urlando ed incrociando il suo sguardo, assumendo, a sua volta, un'espressione tutt'altro che calma.

"Lo so Yoon, l'ho visto anche io. Ma se lui non sa che l'ho visto non può farmi del male, no?".

Ridacchiò in maniera isterica, chiudendo a chiave la porta. In quella stanza, in quell'armadio, era certo di aver visto qualcuno che sorrideva in maniera atrocemente innaturale; non era ben certo di chi fosse o come fosse finito lì, tutto quello che sapeva è che doveva allontanarsi da quel luogo quanto più in fretta possibile.

"Usciamo di qui".

Yoongi: "Sh aspetta, lo senti?"

Hoseok smise di camminare, guardandosi attorno, in effetti, ora che Yoongi lo aveva sottolineato, vi era un costante ticchettio che riecheggiava per la casa; come se qualcuno stesse bussando contro la finestra.
Pertanto, i due presero a vagare per la casa, sino a che, Hoseok non si accorse che quel ticchettio non proveniva affatto da una delle finestre, bensì dallo specchio del bagno.

Yoongi: "Ma che ca-. Ascolta Hobie, andiamocene".

Hoseok scosse il capo, aveva bisogno di capire, di sapere cosa fosse, non poteva semplicemente scappare.
Perciò decise di comportarsi come tutti i protagonisti di un qualsiasi film horror che da sempre aveva criticato per la loro imprudenza.
Si avvicinò allo specchio, e il ticchettio terminò.
Lo specchio, iniziò ad appannarsi e, iniziarono a formarsi dei segni, come se qualcuno li stesse tracciando dall'altra parte dello specchio.

"Yoongi, vieni a vedere".

Il ragazzo lo raggiunse, cercando di decifrare le scritte che stavano comparendo sul vetro; tuttavia prima ancora che i due riuscissero a capirci qualcosa, una voce alle loro spalle li fece sobbalzare.

Vecchia: "Ehi ragazzi, tutto bene?"

Hoseok inarcò un sopracciglio, chiedensosi come avesse fatto a non accorgersi dell'arrivo dell'anziana signora.
Si voltò nuovamente verso lo specchio, il quale era tornato alla perfetta normalità.

"Uhm si, tutto okay. Non c'è segnale però".

Vecchia: "Oh già, se avete bisogno di fare una chiamata, in cucina ho un telefono fisso, quello dovrebbe funzionare".

"Okay grazie".

Vecchia: "Se vi va posso prepararvi un qualcosa di caldo da bere mentre aspettiamo che i ragazzi facciano tornare la luce".

Disse la donna, uscendo dal bagno, seguita dai due ragazzi.

Yoongi: "Non le diciamo nulla di...quelle cose?"

Sussurrò Yoongi.

"Non lo so, per ora meglio di no".

Vecchia: "Però per cortesia dovreste andare in cantina a recuperare la mia candela ad olio, altrimenti non posso vedere quel che combino ai fornelli".

Rise appena la signora, incamminandosi verso la cucina.

SCELTA: Questione di priorità

Provate prima a contattare gli altri tramite telefono (chapter 36)

Andate prima in cantina (chapter 37)

Bᴜᴛᴛᴇʀғʟʏ ᴇғғᴇᴄᴛ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora