Cʜᴀᴘᴛᴇʀ 18

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"ARRIVO! RESISTI NAM!"

Gridò Seokjin, cercando disperatamente di farsi strada in quella sorta di lago dove il livello dell'acqua raggiungeva le sue ascelle.
Sbracciava con foga, sino a che non raggiunse Namjoon, afferrando il suo braccio.

Improvvisamente, e, senza alcun apparente motivo le labbra di Namjoon si curvarono in un sorriso che Jin non poté fare a meno di trovare...strano.
C'era un qualcosa di terribilmente fuori luogo nell'espressione che Namjoon aveva in volto, come se quello non fosse Namjoon o, per lo meno, non il Namjoon che lui conosceva.

???: "Oh tesoro, da queste parti non tutto è quel che sembra".

Seokjin continuò ad osservarlo con le sopracciglia inarcate e l'espressione confusa, mentre, intanto, il volto di Namjoon prese a mutare, assumendo tratti inumani; i denti si trasformarono in una sorta di zanne, la pelle cambiò colore, divenendo grigiastra e le sue iridi si tinsero del medesimo colore del sangue.
Jin tentò di indietreggiare, calciandolo via, ma, quell'essere, lo afferrò per il collo, stringendo la presa.

Alle spalle di quell'essere, dalla cui morsa stava tentando di liberarsi con quanta forza aveva in corpo, vide nuovamente Namjoon, anche se, questa volta, non vi era alcun dubbio che si trattasse di lui.

Galleggiava sulla superficie dell'acqua, con il volto rivolto verso l'alto, gli occhi spalancati e l'espressione terrorizzata.
Immobile, morto.
Probabilmente nel medesimo modo in cui stava per morire Seokjin.

"Vaffanculo".

Mormorò il ragazzo digrignando i denti, con il volto solcato dalle lacrime, mentre ancora tentava con quanta disperazione e forza aveva in corpo di scappare e di allontanare le mani di quel mostro dal suo collo.

Jin realizzò una cosa: non è vero che negli ultimi istanti prima di morire ripercorriamo i momenti più felici della nostra vita.
Gli ultimi istanti di vita del ragazzo, furono caratterizzati solo ed esclusivamente dal terrore della morte e dal dolore di aver perso una delle sue principali ragioni di vita.
Non riuscì ad accettare la morte neppure quando il suo corpo smise di lottare e le braccia ricaddero lungo il suo busto.

Yᴏᴏɴɢɪ
22 Settembre ore 19:23

"Che fine avranno fatto?"

Chiese Yoongi, camminando con un velo di impazienza avanti e indietro per il salone. Jimin rispose scrollando le spalle, alzandosi dal divano sul quale era seduto da oramai fin troppo tempo.

Jimin: "Non ne ho idea, vado un attimo in bagno".

Yoongi annuì mentre intanto Jimin usciva dalla stanza, provando a chiamare Namjoon per chiedergli che fine avessero fatto, notando che però non vi era segnale.
Stava per riporre nuovamente il telefono in tasca quando un grido proveniente dal corridoio lo fece trasalire.

Jimin: "Yoongi! Vieni qui!".

Il ragazzo non esitò un secondo prima di raggiungerlo nella camera da letto in fondo al corridoio, cercando di capire cosa fosse accaduto.

"Tutto okay?"

Jimin scosse il capo, indicando l'armadio in mogano che si trovava in un angolo della stanza.
Era visibilmente scosso ma, Yoongi, d'altro canto, non riusciva a comprenderne il motivo.

Jimin: "C'è qualcuno...l'ho visto. C'è qualcuno".

Mormorò il ragazzo, in preda al panico più assoluto; inizialmente Yoongi pensò che lo stesse prendendo in giro ma, Jimin non era poi un attore così bravo e convincente.
Pertanto, decise di andare a controllare, avvicinandosi all'armadio ed aprendo una delle due ante.
La richiuse immediatamente dopo.

Bᴜᴛᴛᴇʀғʟʏ ᴇғғᴇᴄᴛ Où les histoires vivent. Découvrez maintenant