Cʜᴀᴘᴛᴇʀ 135

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Yoongi esitò per qualche istante, ancora indeciso sul da farsi, poi, rivolse lo sguardo ad Hoseok, posandolo su di lui.

"Seguimi".

Mormorò, abbandonando la lanterna ad olio sul tavolo accanto al registratore, risalendo le scale con passo quasi felpato, nel tentativo di fare quanto meno rumore possibile.

Percorsero nuovamente il corridoio, raggiungendo la finestra in fondo ad esso.
Questa opzione di fuga, era decisamente la più sicura; l'anziana signora non se ne sarebbe neppure accorta.

Hoseok: "Mi raccomando fai piano".

Sussurrò Hoseok mentre Yoongi sollevava con cautela lo stipite della finestra; la leggera brezza proveniente da fuori piombò all'interno della stanza, accarezzando il volto dei ragazzi.

"Okay ci sono".

Yoongi si apprestò ad uscire dalla finestra, aiutato dal suo fidanzato.
Non appena fuori dall'abitazione di guardò attorno, giusto per sicurezza.

"Vieni, via libera".

Hoseok lo raggiunse poco dopo e i due si incamminarono diretti verso la loro auto, nella speranza di incontrare gli altri per poterli mettere al corrente della situazione in cui si erano cacciati.

In lontananza, intravidero qualcuno.

Hoseok: "Taehyung! Jimin! Jungkook!"

I ragazzi, che stavano parlando in prossimità dell'auto di Yoongi, si volsero nella loro direzione.

Taehyung: "Ragazzi! Grazie a Dio! C'è qualcosa che non va in questi boschi".

Yoongi annuì leggermente con il capo.

"Ce ne siamo accorti, dobbiamo andarcene di qui".

Jimin: "Pensate che Namjoon e Jin siano ancora in casa?"

Hoseok: "No, pensavamo che fossero con voi".

Jungkook: "Non li ho visti per tutta la serata. Qualcuno di voi ha le chiavi?"

"No, credo di averle lasciate sul tavolino della sala".

Jimin: "Cazzo".

Taehyung: "Ed ora?"

Jungkook: "Penso che non possiamo far altro che aspettare Joon e Jin".

In lontananza dopo Dio solo sa quanti minuti, intravedero un bagliore, quasi come una sorta di miraggio.
Blu. Poi Rosso. Poi Blu.
Ed in quel momento realizzarono: erano salvi.

Corsero verso l'auto della guardia forestale, dalla quale scesero due agenti, che puntarono le proprie torce contro di loro.

Agente 1: "Tutto bene? Siete soli?".

Chiese l'uomo, rivolto in direzione di Yoongi.

"No. Ci sono due altri nostri amici ed una signora anziana. Perfavore portate in salvo anche loro".

Agente 2: "Okay, manderemo una pattuglia, intanto vi portiamo in caserma dove potrete raccontatci meglio quel che è successo".

I cinque, naturalmente, acconsentirono, salendo sui sedili posteriori della vettura.

ENDING 36:
SAFE AND SOUND (good ending)

22 Settembre ore 21:37

STANZA A: YOONGI

"Cosa è accaduto in quella casa".

"Nulla. Io non ho visto nulla".

"Ne è certo?"

"Ah già ha ragione, c'è una vecchia che vive lì".

"Non abbiamo trovato nessun'altro oltre a Kim Namjoon e Kim Seokjin"

Yoongi curvò le proprie labbra in un sorriso.

"Stanno bene allora".

STANZA B: JIMIN

"Può ripetere cosa ha detto di aver visto in quel capanno?"

"C'era un cervo a terra. Ma credo che sia stato un orso".

"Un orso?"

"Si, ne sono certo".

STANZA C: JUNGKOOK

"Glielo ripeto. Ci siamo spaventati, tutto qui. Non dovete investigare su un bel mucchio di niente".

"Qualcuno però ha chiamato la guardia forestale."

"Beh, evidentemente non sono stato io".

STANZA D: TAEHYUNG

"Dunque cosa ha visto in quel capanno?"

"Nulla che gli altri non le abbiano già detto. Possiamo andarcene ora?".

"Avrei ancora un paio di domande"

STANZA E: HOSEOK

"Abbiamo preso la casa in affitto per il fine settimana, ma il posto è incredibilmente fatiscente, per questo vogliamo amdarcene".

"L'abitazione non mi sembrava poi così male"

"Mi creda, non c'è elettricità e c'e una tale puzza di vecchio".

"Capisco.."

STANZA F: NAMJOON

"È stato lei a chiamare la guardia forestale?"

"Si".

"Affermando che c'era un assassino?"

Namjoon finse una risata estremamente convincente.

"Probabilmente si trattava di qualche animale selvatico. Il mio fidanzato è particolarmente suscettibile e si è spaventato a morte. Ci deve scusare".

STANZA G: SEOKJIN

"C'erano delle ossa animali. Non sono un esperto, pensavo fossero umane, per questo ho chiamato aiuto".

"Dove ha visto queste ossa?"

"Uhm..non mi ricordo, in una radura, all'aperto. Il bosco è grande, non riesco ad indicarle il luogo esatto".

"Va bene, potete andare".

Mentirono, tutti loro, dal primo all'ultimo, omettendo o modificando la realtà.
Sarebbe stato inutile tentare di raccontare quel che avevano effettivamente visto, nessuno gli avrebbe creduto.
Nessuno sapeva però che fine aveva fatto quell'anziana signora; si ripromisero di non parlarne mai più, a loro stava bene così.

L'importante era esserne usciti vivi.

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Bᴜᴛᴛᴇʀғʟʏ ᴇғғᴇᴄᴛ Onde as histórias ganham vida. Descobre agora