Vecchie conoscenze

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Quando Caleb frequentava il quinto anno delle elementari Joe un giorno venne in classe tutto entusiasta con tra le mani la sua nuova rivista calcistica. Quel giorno passarono tutto il pomeriggio a spogliarla fino a quanto non arrivarono alla pagina dedicata alla Royal Academy che vantava una delle migliori squadre di calcio delle scuole medie del Giappone da anni nonostante il cambio di generazione presente ogni anno.

Da quel giorno non aveva fatto altro che pensarci. Voleva frequentare le medie lì ed iscriversi al club di calcio. Per lui sarebbe stato un onore far parte di quella squadra, anche semplicemente come riserva. Certo, appena sarebbe diventato un senior avrebbe ambito al ruolo di titolare ma fin tanto che era una matricola essere una riserva era più che sufficiente.

Ci aveva fantasticato insieme a Joe per anni ma alla fine rimanevano solo quelle, delle inutili fantasticherie di un bambino che non aveva ancora capito niente della vita nonostante tutto ciò che già aveva passato.

Sapeva che non doveva sperarci tanto, che non doveva perdere tempo con quei desideri da bambino, ma ancora una volta ci era cascato in pieno. E quando sua madre si presentò in camera sua con sguardo estremamente dispiaciuto sapeva già in anticipo che le cose non sarebbero andate come aveva sempre immaginato.

- Solo per quest'anno, te lo prometto. Cercati un bel club, magari di cucina, o di disegno, che ne dici?-

Caleb non sapeva dire di no alla sua mamma, anche se lo stava in qualche modo costringendo ad abbandonare la sua passione per il calcio. Ad abbandonare Jude, gli suggerì la sua mente.

Alla fine, con un sospiro si arrese. - D'accordo.-

Ora chi lo avrebbe sentito a Joe appena sarebbe venuto a saperlo.


Come aveva immaginato con Joe non ebbe pace. Nonostante le iscrizioni ai vari club fossero state chiuse da tempo il ragazzo lo tartassò per settimane cercando in tutti i modi di convincerlo a cambiare idea e ad inserirsi insieme a lui nella club di calcio.

Si arrese solo verso fine maggio incominciando. Ma la pace durò poco, infatti dopo un paio di giorni prese a sfinirlo parlando senza sosta dei suoi compagni di squadra. Prestava belle parole un po' per tutti ma elogiava con fin troppa enfasi una matricola che l'anno dopo avrebbe preso le redini della squadra diventandone il capitano.

- Dovresti vederlo, Sharp è proprio un giocatore eccezionale. Infondo è stato allenato fin da piccolo da Ray Dark, il nostro allenatore.-

Caleb sentì una sorta di pizzicore alla nuca ed ebbe come la sensazione che avrebbe dovuto riconoscere quel cognome. Provò a scavare nel suo passato alla ricerca di qualcosa che gli potesse dare una risposta ma non riuscì a ricordare dove e quando lo avesse sentito.

- Ah si?-

Joe annuì con vigore e si perse ancora una volta nei suoi racconti. Caleb si passò una mano sulla fronte e ignorò il suo istinto che gli ordinava di chiedere più informazioni su quello Sharp.

Caleb fece la conoscenza di David poco dopo la fine delle vacanze estive. Era un ragazzo di qualche centimetro più basso di lui, dai lunghi capelli celesti e un occhio coperto costantemente da una benda scura. Come tutti anche Caleb ignorava il motivo per cui la indossava e non poteva impedirsi di ironizzarci su un po' più del dovuto perchè dai, era davvero buffo. Non erano di certo amici e non lo sarebbero mai stati, a quanto pare David aveva preso la sua ultima uscita scherzosa molto sul personale. E a Caleb andava bene così. Meno gente aveva intorno e meglio era.

Osservò il cielo privo di nuvole e rabbrividì leggermente quando una piccola folata di vento lo colpi in pieno scompigliandogli il ciuffo di capelli ribelle. Sbuffò quando si rese conto che Joe era in ritardo e lui stava morendo di fame. Fece per alzarsi in piedi per andarlo a cercare ma all'improvviso il suddetto ragazzo gli si parò proprio davanti al viso.

Promesse ~ FudouKidouWhere stories live. Discover now