Uniti

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Caleb borbottò e socchiuse gli occhi, richiudendoli immediatamente quando la luce del sole li accecò. Con un lamento si girò dall'altra parte e si scontrò contro un corpo solido che gli stava di fianco. Subito sbarrò gli occhi e focalizzò il volto addormentato di Jude a pochi centimetri dal suo viso.

Trattenne il respiro e strinse convulsamente le lenzuola, sentendo il suo cuore battere ad una velocità inimmaginabile. Scrutò il suo volto e capì che no, non era una sua fantasia. Jude era veramente lì, sdraiato nel suo letto e al suo fianco.

Mollò la presa sulle lenzuola e avvicinò una mano al suo viso. Sfiorò con delicatezza la pelle morbida della sua guancia, con solo il dorso delle dita, e la accarezzò con l'intero palmo della mano. Proprio in quel momento gli occhi di Jude si socchiusero e si fissarono nei suoi. Con un movimento appena accennato della testa, Jude andò incontro alla sua mano e gli rivolse un timido sorriso.

- Ciao.-

La sua voce, leggermente roca per via del sonno, riuscì a farlo rabbrividire come non mai.

- Ciao. Scusa se ti ho svegliato.-

La voce di Caleb era carica di tenerezza, mentre il suo sguardo vagava sugli occhi di Jude per poi scendere lentamente lungo tutto il suo viso, fino a giungere alle sue labbra. Provò l'irrefrenabile voglia di saggiarle, per vedere se erano veramente morbide come sembravano, e il suo corpo si mosse da solo, spingendosi in avanti.

Jude scosse la testa e si accoccolò ancora più vicino a lui. I loro visi adesso erano ad una distanza irrisoria, tanto che Caleb poteva sentire il respiro caldo di Jude sulle sue labbra e i loro nasi sfiorarsi. Bastava solo un piccolo movimento in avanti e le loro labbra si sarebbero potute incontrare.

All'improvviso, però, bussarono alla porta.

- Caleb? Sei sveglio?-

Caleb si ricordò in ritardo l'abitudine che aveva Shawn di bussare alla sua porta, di prima mattina, per sapere se volesse scendere con lui a fare colazione. Jude, di fronte a lui, aveva gli occhi spalancati quanto i suoi e sembrava essersi reso conto di dove si trovasse solo in quel momento. Di fatti scattò a sedere, ma Caleb fu più veloce di lui e balzò giù dal letto.

- Caleb, ci sei? Sto aprendo la porta.-

Prima che Shawn potesse effettivamente aprirla, lui aveva messo la mano sulla maniglia e socchiuso leggermente la porta, di modo che Jude, alle sue spalle, non potesse essere visto.

- Credo che scenderò fra un po'. Mi sono appena alzato.-

Shawn sorrise e scosse la testa.

- Sei sempre il solito. Allora ti aspetto di sotto.-

Shawn gli diede una pacca sulla spalla, poi si voltò e se ne andò. Caleb chiuse la porta alle sue spalle e, quando si girò, incontrò gli occhi indagatori di Jude.

- Cosa c'è?-

Jude scosse la testa e si alzò dal letto con un sospiro, legandosi i capelli in una coda alta. Successivamente gli passò di fianco e fece per aprire la porta.

- Aspetta!- lo bloccò Caleb. - Quindi cos'è che siamo adesso? Amici? Qualcosa di più?-

Jude abbassò lo sguardo, fissando la mano di Caleb poggiata contro il suo petto, poi lo rialzò per incontrare il suo. Caleb, per un attimo, fu sopraffatto dalle mille e più emozioni racchiuse in quei bellissimi occhi rossi, solitamente coperti dagli occhialini.

- Beh...-

Jude fece una smorfia, probabilmente non sapendo cosa dire, e strinse con forza la maniglia della porta. Sospirò e alzò lo sguardo su di lui, con le guance e le orecchie completamente rosse.

Promesse ~ FudouKidouDonde viven las historias. Descúbrelo ahora