Sei veramente ottuso

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La mattina dopo la festa Caleb si era svegliato fresco e riposato. Aveva fatto colazione in tranquillità, si era cambiato e poi era andato ad allenarsi insieme ai suoi compagni come di norma doveva fare.

La sera prima però le cose non erano andate proprio come sperava. Nel bus gli venne la nausea e un mal di testa incredibile tanto che quasi a mezzanotte, quando tutti erano già a letto, dovette andare a recuperare una pastiglia in cucina. Lì però, quasi lo aspettasse, trovò Celia. Proprio una fortuna.

- Oh Caleb. Cosa ci fai qui a quest'ora della notte?-

Celia indossava una camicia da notte bianca che le arrivava fino alle ginocchia, probabilmente convinta di non trovare nessuno, però non sembrò farci caso e stette ad ascoltare cosa Caleb aveva da chiedere.

- Prendi questa e vedrai che dopo una sana dormita ti sentirai meglio!- aveva esclamato alla sua richiesta.

Caleb accettò la piccola compressa e la ingerì con dell'acqua. Indeciso su cosa fare, fece per voltarle le spalle e andarsene.

- Aspetta Caleb!- lo fermò la ragazza. - Noi.. non ci siamo visti da nessuna parte prima d'ora vero? Ho come l'impressione di averti già visto, molto tempo fa..-

Caleb spalancò gli occhi sorpreso ma poi li assottigliò, adesso infastidito. Perchè Celia sembrava ricordarsi di lui nonostante si fossero visti solo un paio di volte e Jude, con cui si era incontrato tutti i giorni per oltre tre mesi, invece no?

- Deve essere la tua immaginazione..-

Caleb provò a levarsela di torno, ignorando le sue parole e il suo modo sincero di approcciarsi a lui, ma non mise in conto la determinazione della ragazza.

- Ne sei sicuro? Mi ricordi tanto qualcuno che ho conosciuto quando ero piccola, era un amico di mio fratello. Non ricordo molto di quel bambino però era sempre corrucciato e scorbutico, proprio come te.-

Celia allungò la mano e con la punta delle dita toccò la fronte corrugata di Caleb, distendendola ed eliminando il suo cipiglio.

- Così sei più carino.-

Celia sorrise sinceramente e Caleb, rimasto imbambolato senza sapere cosa fare, sentì le sue gote arrossarsi per il complimento.

- Uh..-

Non una sillaba gli uscì dalle labbra, il suo cervello era andato in fumo. L'unica cosa sensata che riuscì a pensare fu quella di scappare al piano di sopra e, ignorando i richiami della ragazza, salì le scale. Per disgrazia sua si scontrò proprio con Jude, gli sbattè contro ed inciampò nei suoi stessi piedi, afferrando la spalla del ragazzo per reggersi. Sentì le mani di Jude sorreggerlo per i fianchi e, oddio, era troppo.

- Va tutto bene?-

Caleb aveva il cervello in blackout totale ma la genuina domanda di Jude insieme al suo sguardo preoccupato contribuì solo a peggiorare la situazione.

- Io.. io..- balbettò.

Merda, aveva balbettato come un cretino.

- Caleb?-

Celia accorse preoccupata dalla cucina e Caleb non poté più attendere oltre. Sentiva le orecchie bollenti, il viso accaldato e gli occhi bruciare, così corse via. Si separò bruscamente da Jude e velocemente salì le scale, ignorando i continui richiami di entrambi i fratelli e chiudendosi a chiave in camera sua.

Respirò velocemente una manciata di volte poi si buttò sul letto con la faccia sepolta sul cuscino e tutta l'intenzione di soffocarsi lì dentro. Strinse il cuscino tra i pugni stretti e strinse gli occhi.

Promesse ~ FudouKidouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora