pinky promise

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Dopo neanche un paio di secondi che il corvino aveva messo piede nel suo appartamento, Taehyung si era già bello che pentito della sua scelta, un silenzio imbarazzante era sceso nel salotto e sembrava non volesse abbandonarli. Il biondo non aveva idea di come iniziare anche la più innocua delle conversazioni perché, come aveva ben pensato, prima di rilasciare la notizia bomba voleva assicurarsi che l'alfa fosse una persona a modo ed educata.

Preso ancora un po' dall'imbarazzo lasciò Jungkook in salotto per avviarsi verso la cucina e preparare il caffè e, per sua piacevole sorpresa, poco dopo fece il suo ingresso in cucina anche Jungkook.

-"il tuo appartamento è molto bello"- disse Jungkook entrando nella stanza.

-"grazie"- rispose semplicemente Taehyung. 

-"ma non è troppo grande per una persona?"- chiese subito dopo l'alfa.

Gelo. Gli occhi di Taehyung si aprirono in modo innaturale ma, dato che per preparare il caffè stava dando le spalle all'alfa, quest'ultimo non se ne accorse.

-"vuoi dello zucchero nel caffè?"- domandò Taehyung sempre di schiena cercando di cambiare discorso.

-"no grazie, lo preferisco amaro"- rispose il corvino semplicemente. 

Taehyung prese le due tazzine, le appoggiò sul tavolo per poi allungarne una a Jungkook. I due ragazzi si trovavano seduti uno davanti all'altro ma Taehyung, ancora non a suo agio, guardava il caffè nella tazzina mentre Jungkook guardava fisso l'omega.

-"non voglio che le cose tra noi siano imbarazzanti"- ruppe finalmente il silenzio Jungkook -"non preoccuparti per quello che è successo alla festa di Hoseok, sono passati anni"- disse semplicemente sorridendo per poi avvicinare la tazza alla bocca per prendere un sorso.

Come faceva Taehyung a non preoccuparsi quando "quello che era successo alla festa di Hoseok" si trovava al parco a giocare. Sospirò pesantemente guardando per la prima volta negli occhi il ragazzo che si trovava davanti a lui.

-"hai bussato insistentemente per una settimana alla mia porta"- disse Taehyung freddo -"ti serviva qualcosa?"- chiese non staccando gli occhi dal corvino.

-"ho detto qualcosa di male?"- domandò Jungkook subito dopo -"sembra che tu ti sia arrabbiato"- disse.

Il biondo abbassò lo sguardo, non era colpa di Jungkook, lui non poteva sapere quello che era successo dopo quella notte e l'unico motivo per cui era ancora all'oscuro di tutto era a causa di Taehyung e della sua insicurezza. 

-"no"- rispose questa volta con voce più flessibile -"scusami, è che questa è una situazione abbastanza strana"- disse accennando un sorriso.

-"hai proprio ragione"- rise Jungkook -"sai, ti ho cercato tanto"- rivelò l'alfa -"e mi sembra impossibile averti trovato proprio qui, a Seoul, nella casa di fianco alla mia"- 

-"già, quanto è piccolo il mondo"- sussurrò Taehyung. 

-"come sono andati gli studi in America?"- chiese Jungkook. 

-"come fai a saperlo?"- domandò sorpreso l'omega. 

-"ho chiesto un po' di te in giro dopo quella festa"- iniziò Jungkook non staccando gli occhi da quelli del biondo -"ma mi han detto che eri partito per l'America per studiare"- 

Quindi Jungkook lo aveva cercato ed aveva chiesto di lui in giro, queste rivelazioni scaldarono un po' l'animo di Taehyung, e un po' anche le sue guance.

-"è stata una bella esperienza"- rispose Taehyung -"molto faticosa ma bellissima"- sorrise ricordando tutti i bei momenti passati là. 

-"e hai conosciuto qualcuno?"- domandò Jungkook di getto.

Taehyung si incupì per un attimo, gli occhi persero la vitalità che possedevano fino a pochi istanti prima e le labbra si tramutano in una linea diritta. Notando il veloce cambio d'umore dell'omega, Jungkook subito si pentì della domanda appena fatta.

-"scusa non volevo"- iniziò a parlare -"puoi anche non rispondere"- disse ma Taehyung parlò lo stesso. 

-"sì, qualcuno c'è stato ma ero troppo occupato per una relazione fissa"- disse semplicemente -"sono troppo occupato"- si corresse.

-"cosa occupa le tue giornate?"- domandò Jungkook curioso. 

Il nostro bellissimo bambino di due anni che corre ovunque e non sta fermo un minuto, pensò Taehyung e per un momento avrebbe davvero voluto dirlo.

-"lavori?"- domandò Jungkook di nuovo non avevo ricevuto nessuna risposta alla domanda precedente.

-"no ma lo sto cercando"- sorrise e in quel momento il suo cellulare, che si trovava nella tasca posteriore, vibrò.

Jiminie

Tae, stiamo tornando,
Binnie ha fame


-"è stato bello parlare con te Jungkook ma ora devi andare"- disse Taehyung alzandosi velocemente da tavola, prendendo le tazze per metterle nel lavandino.

-"perché?"- chiese Jungkook confuso alzandosi dalla sedia.

-"io-io devo fare una cosa importante"- disse agitato Taehyung accompagnando il suo ospite alla porta.

-"posso sapere cosa?"- domandò alzando un sopracciglio.

-"magari un'altra volta"- rispose sorridendo.

-"mi ha fatto piacere rivederti"- disse Jungkook ormai fuori dalla porta.

-"sì anche a me"- sorrise Taehyung chiudendogli la porta in faccia.

-"ci avrei scommesso"- sbuffò Jimin alzando gli occhi al cielo.

-"ascolta, non abbiamo mai parlato come si deve"- si giustificò Taehyung -"non potevo dirglielo subito, devo conoscerlo un minimo prima"- incrociò le braccia -"metti che è un pazzo"- 

-"sei te il pazzo"- disse Jimin serio -"smetti di fare l'egoista e permetti a Soobin di avere due padri"- 

-"ma"- cercò di controbattere Taehyung. 

-"niente ma"- tagliò corto Jimin -"se non vuoi farlo per te stesso o per Jungkook, fallo per tuo figlio"- 

Taehyung sospirò, odiava litigare con Jimin e, in più, se il motivo della litigata era Jungkook, lo odiava ancora di più. 

-"una settimana"- disse Taehyung dopo poco -"aspetterò una settimana e se alla fine mi sembrerà un bravo ragazzo glielo dirò"- 

-"pinky promise?"- disse Jimin allungando verso l'amico il mignolo. 

-"yes, pinky promise"- sorrise Taehyung unendo i due mignoli.

-"ora vado"- disse Jimin dando un bacio a Soobin -"ci sentiamo"- concluse uscendo dalla porta.

Stanco morto, a causa della stancante giornata appena passata, Taehyung si lanciò sul divano coprendosi gli occhi con il braccio sospirando pesantemente. Poco dopo sentì una manina toccargli la gamba e, spostando il braccio dagli occhi, si scontrò con i grandi occhi del suo bambino.

Prese Soobin sotto braccio e lo adagiò piano sopra il divano, in mezzo alle sue lunghe gambe, il bambino velocemente si arrampicò sopra il petto del padre, per poi adagiare la testa sulla sua spalla e allungare la mano verso la catenina di Taehyung e dopo pochi minuti entrambi si addormentano.

Your Omega, My Alpha |taekook|Where stories live. Discover now