il mio cuore appartiene a te

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C'era qualcosa che non andava, sicuramente, perché Jungkook continuava a non farsi vivo e Taehyung era sempre più preoccupato, per non parlare poi di Soobin. Il bambino era diventato davvero ingestibile e quando si svegliava senza la presenza del corvino in casa, il suo umore peggiorava sempre di più.

Il biondo aveva fatto di tutto per mettersi in contatto con lui, lo aveva chiamato, gli aveva mandato una decina di messaggi, era andato davanti alla sua porta bussando più e più volte, si era addirittura appostato dietro alla sua finestra sperando di beccarlo in corridoio ma era stato tutto futile.

Contrariamente a tutte le altre volte però questa volta Taehyung non si abbattè e soprattutto non si mise a piangere, era stanco di sprecare lacrime su persone che da un momento all’altro sparivano senza dire una parola. Si mise così ancora una volta davanti alla finestra, quel pomeriggio Soobin era a casa di Jimin perciò non avrebbe avuto nessun'altra fonte di distrazione, in quel momento c’erano solo lui e la sua voglia di risposte.

Dopo circa quaranta minuti di appostamento davanti alla finestra, con tanto di tè caldo e fitte al braccio destro, che non si sentiva più, perché gli aveva retto la testa per tutto quel tempo, finalmente Taehyung intravise da lontano una figura corvina in avvicinamento. Aveva la mascherina che gli copriva gran parte del viso ma a Taehyung si illuminarono gli occhi lo stesso, aveva due buste della spesa, senza manici, che teneva sull’avambraccio appoggiate al petto.

L’omega aspettò qualche secondo, giusto il tempo che Jungkook si trovasse più o meno davanti alla sua porta, per poi spalancarla, Jungkook però fece finta di nulla proseguendo ed arrivando davanti alla sua porta. Cercò di aprirla ma le buste impedivano al corvino di raggiungere le chiavi che si trovavano nella tasca del giubbotto, Taehyung allora si avvicinò piano, mise una mano nella tasca notando quanto il corpo dell’alfa si fosse come pietrificato a quell’azione. Inserì le chiavi nella serratura e, una volta scattava, Jungkook entrò velocemente in casa, non un grazie arrivò alle orecchie del biondo.

Visibilmente infastidito dal comportamento maleducato del corvino, Taehyung entrò in casa del vicino senza troppi problemi e gli si mise davanti mentre questo continuava a disfare la spesa indisturbato.

-"non ti ho invitato ad entrare"- parlò acido Jungkook per la prima volta dopo giorni di silenzio.

-"qual è il tuo problema?"- chiese Taehyung irritato da quel comportamento. 

-"assolutamente nessuno"- disse aprendo il frigo per metterci dentro le cose comprate al supermercato.

-"perché non ti sei fatto vedere in questi giorni?"- domandò Taehyung -"lo sai che Soobin sta male se non ti vede per troppo tempo"- 

Quella frase gli fece quasi venire da piangere. Il suo bambino, era da tantissimo che non lo vedeva e gli mancava come l'aria. 

-"sono stato impegnato"- disse solamente.

-"potevi avvertire, potevamo sentirci per telefono"- disse ancora Taehyung. 

-"non c'ho pensato"- disse sbattendo il frigo -"ora puoi andare"- non voleva vederlo, faceva ancora tremendamente male.

-"mi spieghi cosa ti prende?"- chiese l'omega con voce più dolce avvicinandosi all'altro per poi prendere il suo polso.

A quel gesto Jungkook si allontanò subito dal biondo, come scottato, non voleva essere nemmeno toccato da una persona meschina come lui.

-"non lo dirò un'altra volta"- parlò Jungkook con voce tremante -"esci da questo appartamento"- urlò.

-"non esco finché non mi dici cosa c'è che non va"- gli urlò sopra Taehyung. 

-"cosa c'è che non va?"- riprese la domanda Jungkook utilizzando sempre un tono alto -"c'è che sei fidanzato e non me lo hai detto"- sbraitò con le lacrime agli occhi.

Taehyung si ammutulì immediatamente, rimase per un paio di secondi immobile ad osservare il corvino davanti a lui che piangeva silenziosamente, gli occhi lucidi, le guance rosse, le labbra bagnate fecero perdere il respiro al biondo. Aveva fatto piangere pure lui.

-"quale fidanzato?"- il biondo si azzardò a chiedere a voce bassa.

-"quello che l'altro giorno ti stava palpando il culo davanti alla tua porta"- disse Jungkook singhiozzando.

E ancora una volta il passato si era messo in mezzo rovinando l'attimo di felicità che stava vivendo. Piano si avvicinò a Jungkook, ritrovandoselo a pochi centimetri e questo finalmente non si allontanò. 

-"non è il mio fidanzato"- disse dolcemente asciugando via le lacrime dalle guance di Jungkook col pollice -"è uno stronzo che ho conosciuto in America"- 

-"e perché ti stava baciando?"- chiese Jungkook innocentemente.

-"perché pensava di avere qualche altra possibilità con me"- disse guardandolo negli occhi.

-"e non ce l'ha?"- chiese ancora il corvino.

-"assolutamente no"- disse Taehyung sorridendo -"e sai il perché?"- domandò all'alfa.

Il corvino mosse di poco la testa da sinistra a destra, i suoi occhi bagnati dalle lacrime sembravano ancora più grandi.

-"perché il mio cuore appartiene ad un'altra persona"- rivelò appoggiando le mani sopra le guance calde dell'alfa -"appartiene a te Jungkook"- 

Il cuore del corvino fece un tuffo e i suoi occhi si spalancarono, incredulo nel sentire quella frase. Mise le braccia attorno alla vita di Taehyung per poi abbracciarlo forte.

-"scusami"- disse tornando a piangere -"non volevo ignorare Soobin ma sono stato tanto male dopo aver visto quella scena"- parlò il corvino.

-"ssh tranquillo"- disse solo Taehyung passandogli una mano sulla testa, accarezzandogli i capelli scuri -"dovevo parlartene prima, non ci sarebbe stata questa incomprensione"- 

Jungkook poco dopo si staccò da quell'abbraccio che aveva significato tanto per entrambi, ancora una volta le mani di Taehyung finirono sulle guance del più piccolo cercando di asciugare le ennesime lacrime che stavano scendendo dai suoi occhi. 

I due ragazzi poi si guardarono, intensamente, sinceramente, non notando di star accorciando sempre di più le distanze. Le pupille legate come da un filo magnetico invisibile si sciolsero solo quando i loro nasi si sfiorarono, a quel punto entrambi gli occhi caddero sulle labbra di quello davanti e, senza pensarci due volte, chiusero le palpebre per poi azzerare le distanze. 

Le mani di Taehyung, che ancora si trovavano sulle guance del corvino, scivolarono verso la sua nuca, accarezzando ancora una volta i capelli color pece dell'altro. Jungkook invece continuò a stringere l'altro dalla vita avvicinandolo sempre di più al suo corpo.

Il bacio iniziale durò poco perché Taehyung, non del tutto soddisfatto, inclinò leggermente la testa di lato, in modo tale da avere facile accesso alle labbra del minore, iniziò a lasciare tanti piccoli e veloci baci che provocarono un sorriso divertito sulle labbra di Jungkook. I due poi si allontanarono senza staccarsi da quella sorta di abbraccio che ancora li teneva legati.

-"più di due anni ho aspettato per poterti baciare di nuovo"- disse Jungkook toccando dolcemente la guancia di Taehyung -"e stai sicuro che ora non mi fermo più"- sorrise avvicinandosi di nuovo alle labbra di Taehyung. 

...

Finalmente si sono baciati!!

Amici ho due notizie per voi,
una bella e una brutta

Quella brutta è che ho
finito di scrivere le
bozze perciò non
manca molto alla
fine della storia :,(

Quella bella è che lunedì
avrete una sorpresa.
Vi lascio un indizio,
nuova storia in arrivo♡

Your Omega, My Alpha |taekook|Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt