4. Il ballo delle incertezze

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Era ormai quasi l'alba quando mi svegliai . I raggi del sole iniziavano ad entrare timidi nella grande camera da letto in cui mi trovavo. In cui ci trovavamo, anzi. Si perché al mio fianco c'era Niccolò che dormiva beatamente in un sonno profondo. Abbracciava con il braccio sinistro il cuscino e la bocca socchiusa. Io sorrisi e gli spostai una ciocca di capelli dalla fronte.
Mi misi seduta alla testiera del letto, ormai non avevo più sonno.
Che faccio? pensai.
Non me la sentivo ad aspettare che Niccolò si svegliasse. Non me la sentivo perché la notte prima non si era conclusa nel migliore dei modi. E io e lui non abbiamo praticamente mai parlato, si ci siamo baciati. Rimane comunque uno sconosciuto con cui non mi va di affrontare l'imbarazzo del mattino. Non avrei saputo che dire, non so perché ma sentivo che dovevo dare spiegazioni del mio atteggiamento della notte prima. Non c'è niente di male nel non voler andare a letto con uno sconosciuto la stessa sera in cui lo si ha conosciuto, il fatto è che io lo volevo, e mi sentivo in imbarazzo perché sapevo il motivo per cui non l'ho fatto. Non voglio scottarmi, non voglio invaghirmi di qualcuno che non conosco, che a quanto pare è molto conosciuto nel mondo della musica, e che sopratutto con tutte le probabilità questa notte stava solo cercando qualcuno con cui passarla allegramente. Missà che ne è rimasto deluso.
Decisi di alzarmi dal letto. Misi i piedi nudi nel pavimento, mi stiracchiai per bene le braccia e la schiena e finalmente mi misi in piedi. Mi girai di nuovo per guardare Niccolò, dormiva nella stessa posizione.
Presi le poche cose che avevo in quella camera ed uscii veloce cercando di non fare il minimo rumore.
Andai al piano di sotto e per fortuna trovai il gentiluomo che si occupava della villa. Gli spiegai il problema che avevo avuto con la chiave e me ne diede una seconda.
Magari cerca di non perdere anche questa in questi 15 minuti, pensai.
Salii nella mia camera, presi velocemente le mie cose e le misi nella piccola valigia. Chiusi la camera alle mie spalle, diedi indietro la chiave e m'incamminai nel parcheggio. Salii in macchina e andai verso il mio B&B.
Una volta arrivata, mi tolsi le scarpe senza toccarle con le mani e mi buttai nel letto esausta. Si, ero esausta nonostante mi fossi svegliata da poco più di un'ora. Ero esausta forse perché il mio cervello non smise di pensare neanche per 10 minuti.
Allungai il braccio per cercare il cellulare che avevo buttato nel letto con me. Lo presi e decisi di mandare un messaggio a Marta:

Alessia -" Buongiorno sposina! Com'è andata la prima notte da marito e moglie? 😏 Anzi non voglio saperlo!!! Comunque se puoi dopo chiamami, ti voglio parlare di una cosa che mi sta tartassando il cervello! 🤭 A dopo"

Ributtai il telefono nel letto, mi girai sul fianco e mi addormentai di nuovo.

Mi svegliai di colpo quando sentii il mio cellulare squillare. Mi passai una mano sul viso come per aiutare me stessa a svegliarmi e presi il telefono.
"Pronto?" dico con una voce assonnata.
"Sei seria? Sono le 18.20 e tu ti sei svegliata ora?" sentii una voce che mi rimproverava dall'altro lato del telefono.
"Ciao bambina" dico accennando un sorriso ripensando al tono di voce di Marta.
"Ciao baby, senti io se vuoi sto passando da te ora. Riccardo è dovuto andare a fare delle commissioni. Così mi puoi parlare di qualsiasi cosa sia, spero di non dovermi preoccupare!" disse cambiando il tono di voce nell'ultima frase. Le dissi che andava benissimo e dopo circa 20 minuti l'accolgo in casa.
"Allora?!" disse buttando la borsa su una poltrona tenendo lo sguardo fisso su di me. Io mi misi a ridere e le feci un gesto con le mani di stare tranquilla.
"Siediti. Mi stai facendo venire l'ansia!" le dissi ridendo. Lei si sedette, si mise con le braccia conserte sul tavolo e mi fece segno con il capo, facendomi capire che dovevo iniziare a raccontare.
"Allora, ricordi ieri durante il matrimonio ti ho chiesto informazioni su Niccolò?" lei socchiuse gli occhi e annuì "ecco, per farla breve sono finita a dormire in camera sua e ci siamo baciati" dissi tutto d'un fiato. Lei sgranò gli occhi e si mise una mano davanti alla bocca aperta.
"Non dire cazzate! Giuro che mi potevo aspettare di tutto tranne una notizia del genere. Non ci avevo nemmeno pensato! Ma avete solo dormito o ci sei andata a letto? Insomma dimmi i dettagli" chiese lei con un sorriso malizioso.
Io roteai gli occhi e mi misi entrambe le mani sul viso.
"No, sta lì il problema diciamo." le raccontai la nottata per filo e per segno "...ecco, quindi non ci ho fatto niente. Solo uno stupido bacio!" dissi allargando le braccia "Marta a me questo ragazzo attira, anche tanto. Per questo non ci ho fatto niente, perché so come sono alcuni ragazzi, passata la notte non li rivedi più. E sinceramente io non voglio questo con lui, perché poi sono sicura che avrei passato le prossime settimane a pensarci." dissi. Marta mi ascoltava con attenzione, non era sicuramente la prima volta dove una delle due aveva un problema e l'altra stava anche ore ad ascoltarla in silenzio. Il fatto è che io non avevo mai avuto un problema del genere. Nessun ragazzo mi aveva attirato talmente tanto appena incontrato.
"Si Ale, capisco benissimo poi so come sei. In effetti non ti era mai successo. Se vuoi posso parlare con Riccardo e mi faccio dare il numero di Niccolò" mi disse lei.
"No, assolutamente non voglio passare come quella che va dietro ad un ragazzo appena conosciuto. Lascia stare, è meglio così" dissi abbassando lo sguardo.
Mi alzai, presi due bicchieri, una bottiglia di vino bianco.
"Ci devo bere su per oggi, e tu mi farai compagnia!" le dissi porgendole il bicchiere.
"Si ma solo un bicchiere, altrimenti mi tocca dormire con te".
Erano le 21:40 io ero appena uscita dalla doccia.
Iniziai a mettere a posto le cose che avevo nella valigia. A un certo punto trovai una maglietta bianca. La presi a notai che per sbaglio avevo preso anche la maglietta che mi prestò Niccolò, l'avvicinai al mio naso e l'annusai. Aveva ancora il suo odore sopra nonostante l'avessi indossata io. Mi voltai verso un cassetto e la riposi per bene.
"Smettila di pensarci, toglitelo dalla testa" dissi parlando tra me e me.

Ciao a tutte!
So che questo è un capitolo abbastanza noioso, ma necessario. Volevo ringraziare chi sta leggendo e dirvi che se volete lasciare dei commenti per farmi sapere cosa pensate a me farà più che piacere. Baci! 😘

Del mio sogno la parte migliore  // Ultimo COMPLETATANơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ