20. Amati sempre

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Nella villa di Niccolò eravamo rimasti solo io e lui. Tutti i nostri amici erano andati via, lasciandoci godere la nostra privacy per i prossimi giorni.

Presi un telo da mare e lo portai vicino alla piscina, mi stesi in una sdraio nel frattempo che Niccolò era intento a suonare la sua chitarra in una sorta di stanza della musica.
Non mi azzardavo mai a disturbarlo in questi casi, senza che lui me lo dicesse capii che quando aveva l'espressione di chi era perso nei propri pensieri e successivamente imbracciava la sua chitarra dovevo lasciarlo solo, o non parlarlo perché con tutte le probabilità in quel momento era intento a comporre una canzone nella sua testa. Quasi sempre andava via lui dalla stanza, ma a volte rimaneva con me e adoravo guardarlo in silenzio creare la sua arte.

Ancora non mi rendevo conto di chi fosse Niccolò, o meglio, mi rendevo benissimo conto di chi fosse Niccolò Moriconi, non mi rendevo per niente conto di chi fosse Ultimo. Da quando ci frequentavamo non eravamo mai stati in pubblico dove lui poteva essere disturbato o fermato, e quando andava in studio per me era come se andasse a lavoro. Ma sapevo che prima o poi questa cosa mi avrebbe travolto in qualche modo, sopratutto perché tra poco meno di un anno sarebbe iniziato il suo tour. Quest'estate l'aveva presa come "estate sabbatica", aveva bisogno di staccare un po' per sentire di nuovo il contatto con la realtà diceva. Era innamorato della sua vita, della sua musica, dell'arte. Era davvero grato pre tutto quello che stava ottenendo, ma per quanto ci si potesse attaccare, a volte la realtà scivola via, e tutto quello che hai sempre sognato talvolta rovina le cose che hai sempre dato per scontato.
Questo era un discorso che mi aveva fatto un giorno, in una delle tante nostre chiacchierate notturne. Lo disse velatamente, ma da quel che mi dissero le mie amiche capii che si riferiva (in parte almeno) alla sua ex, Federica.

"Ammazza, proprio bella sta ragazza qua oh. Sei impegnata scusa?" disse Niccolò mentre arrivava verso di me.
"Ma chi te se 'ncula. Ma guarda questo oh, cafone!" risposi scherzosamente.
"Senti a bella, vedi de non imità il mio bellissimo accento che te riesce veramente male."
"Ahahah come darti torto."
Si sedette su bordo della sdraio e con la parte superiore del suo corpo si accoccolò sopra di me. Gli accarezzai i capelli.
"Mi addormento di nuovo ora." rispose chiudendo gli occhi.
"Beato te, a me chi ci pensa. Non mi coccola nessuno. Mi toccherà trovarne uno che lo faccia." risposi facendo l'offesa.
Niccolò si sollevò.
"Che hai detto?" disse.
Mi prese di peso e iniziai ad implorarlo capendo subito la sua intenzione.
"No no no ti prego Niccolò no! Dai per favore!"
Fece un salto e ci buttammo entrambi nella piscina, contro il mio volere.
"Sei un bastando! Me la paghi te lo dico io." dissi mentre riemersi dall'acqua.

Andò nel bordo della piscina e ci appoggiò le braccia tutto soddisfatto.
"Così impari!" disse lui con un sorriso beffardo.

Mi avvinai a Niccolò, e attaccai il mio corpo al suo. Lo guardai negli occhi e gli morsi il labbro inferiore, scesi più giù e li baciai il collo nel frattempo che le mie mani vagavano attorno alle parti più sensibili. Il suo respiro si fece più pesante, così intrecciai la mia lingua con la sua, unendole in una lenta danza. Mi staccai, lo guardai negli occhi a alzai un sopracciglio. Lui mi guardava con la bocca semi aperta, desideroso di scoprire il mio prossimo passo.

"Ok ciao, vado a bermi un bicchiere d'acqua." dissi voltandomi.
"Che?!" alzò la voce.
"Mh, aspetta. Com'era? Ah già! Così impari!" dissi io beffarda tra una risata.

Beh, mi ero presa la mia rivincita, ed ero molto soddisfatta. Uscii dalla piscina, mi voltai per guardare Niccolò ed era ancora lì con la bocca spalancata. Scoppiai in una risata.
"Oddio Ní, ti giuro ti farei una foto. La tua espressione è impagabile!"
"Sei crudele!!"
"Oh povero lui." risposi facendo finta di essere dispiaciuta.

Qualche ora dopo, ancora non riuscivo a togliermi l'espressione di Niccolò dalla testa e mi capitava di ripensarci e ridere da sola. Ma dopo quel siparietto eravamo finiti in camera da letto e mi ero fatta perdonare, cosa che non mi dispiacque.
Eravamo seduti sul divanetto, nella grande terrazza. Ci stavamo godendo il tramonto. Niccolò aveva un braccio attorno al mio collo, e io ero abbracciata a lui come se fossi un koala.
A un certo punto vidi che prese il suo cellulare, alzai lo sguardo e scattò una foto.
"Guarda come siamo belli." disse mostrandomi la foto.
La luce del tramonto ci illuminava i volti abbronzati e un po' arrossati dal sole di oggi, ma eravamo davvero carini dovevo ammetterlo. Adoravo l'estate, era l'unica stagione in cui riuscivo a vedermi struccata grazie al colore della mia abbronzatura.
"Pensavo, che ne dici se la pubblico?" chiese.
Mi alzai per guardarlo meglio negli occhi, avevo un'espressione un po' preoccupata.
"Non voglio che ci scoprano prima i paparazzi e quelle cazzo di pagine di gossip su Instagram. Sopratutto voglio dirlo al mondo che tu sei la mia ragazza. Tanto prima o poi bisognerà dirlo."
"Hai ragione amore. Sono solo un po' spaventata, ma hai ragione. Però non taggarmi, so che non ci metteranno molto a trovarmi ma evita comunque per favore." dissi.

Ero spaventatissima, non volevo ammetterlo davanti a Niccolò ma avevo il terrore del giudizio della gente. Non mi interessava quello che pensavano, mi interessava come io l'avrei presa. Magari tutto ciò mi sorprenderà e mi aiuterà a diventare più sicura di me.

"Ok pubblicata." disse Niccolò risvegliandomi dai miei pensieri.
Andai subito a vedere su Instagram, avevo deciso che avrei evitato di guardare i commenti.

"Ti addormenti di sera e ti risvegli col SOLE 💛"

Sorrisi, e lo guardai.
"Tu sei il mio sole, e lo sei anche di notte. Ti amo."
"Oh amore, anche io. Più di quanto pensi." gli risposi stampandoli un dolcissimo bacio sulle labbra.
"Mi sta esplodendo Instagram, guarda."
Mi mostrò il telefono e vidi che la foto aveva già migliaia di commenti.
Io sbloccai il mio telefono e vidi che avevo già tantissimi messaggi, su whatsapp e su Instagram. Su whatsapp erano i miei amici che si complimentavano per aver reso la relazione ufficiale. Su Instagram erano persone con cui non parlavo abitualmente e i messaggi era quasi tutti tipo:

"Oddio Ale ma sei tu?!
Ma ti fidanzi con Ultimo e non me lo dici?
Ale ma sei insieme ad Ultimo?
Ma questa novità enorme dove l'avevi nascosta?"

E via dicendo.
"Oddio santo..." dissi.
"Cosa ne dici se mettiamo i telefoni da parte per un po'?" disse Niccolò prendendomi il telefono dalle mani.
"Amore non ti devi mai preoccupare per quello che dice la gente. Primo perché sei bellissima, dentro e fuori. Secondo perché puoi essere la persona più bella del mondo, ma la gente troverà comunque qualcosa di cui parlare. Terzo ci sarò sempre io a proteggerti."
Mi avvinai a lui e lo strinsi forte.
"Grazie amore mio."

Dopo qualche minuto.
"Ho fame. Speriamo che le pizze arrivino presto."
"Sempre a pensare al cibo stai tu eh!"
"A Moriconi senti chi parla oh!"

Del mio sogno la parte migliore  // Ultimo COMPLETATAWhere stories live. Discover now