8. Fermo

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"Oddio! Niccolò, Niccolò svegliati" dissi allarmata mentre cercai di svegliarmi e di svegliarlo. Avevo appena aperto gli occhi e notai che dalle tapparella entravamo dei caldi raggi di sole. Ci eravamo addormenti entrambi nel suo letto, e non mi ero accorta che ormai si era fatta mattina inoltrata.
"Niccolò! Svegliati cazzo!"
"Mmh, che c'è?" disse girandosi dall'altro lato mentre cercava di aprire gli occhi.
"Ci siamo addormentati insieme. Sono le 11!! Non voglio che gli altri vedano che ho dormito qua devi alzarti per vedere se c'è qualcuno in piedi." dissi spingendolo giù dal letto.
"Oh merda" disse buttandosi giù dal letto di peso. Non accorgendosi però, a causa del sonno, che affianco alla sua testa ci fosse il comodino, e inevitabilmente ci sbatté la fronte.
"Aia porca puttana che male!"
Io non riuscii a trattenermi e scoppiai in una fragorosa risata.
"Che idiota!" dissi toccandomi la pancia mentre continuavo a ridere sonoramente.
"Ma che te ridi eh? Viè qua!!" disse mentre faceva dei passi veloci verso di me.
Cercai di scappare ma mi prese da dietro e iniziò a farmi il solletico.
"No no, scusami ti prego Niccolò smettila" lo imploravo mentre mi dimenavo nel cercare di scappare dalle sue grinfie. Mi girò verso di lui e si avvicinò alle mie labbra.
"So come potresti farti perdonare..." disse con un tono malizioso.
Indietreggiò e mi fece andare contro il muro. Mi prese per i polsi e mi bloccò le braccia sopra la testa. Iniziò a baciarmi la guancia fino a scendere lungo il collo. Io chiusi gli occhi mentre mi godevo la situazione che si era creata ma poi tornai sulla terra ferma.
"Non possiamo! Devi cercare di farmi uscire da questa casa. Se i miei amici sono già svegli e non mi trovano in casa si prenderanno un bello spavento." dissi vestendomi.
Niccolò sbuffò, mi fece cenno di stare in camera e andò a controllare se i due suoi amici, Adriano e Gabriele, fossero svegli.
Tornò dopo 2 minuti per dirmi che li era tutto a posto e che se volevo potevo andare.
"Dai stai ancora" mi disse con il tono di un bambino.
Sorrisi gli diedi un bacio sulle labbra e gli dissi che ci saremo visti dopo. Mi diede una pacca sul sedere e mi mandò un bacio. Mi misi a ridere e uscii dalla casa.

Entrai in casa mia come se fossi una ladra. Mi aggirai per la cucina ma nessuno era lì. Così mi feci un giro nelle camere e notai che stavano ancora beatamente dormendo.

Meno male, pensai.

Andai in bagno mi feci una lunga doccia. Mentre mi insaponavo le mie labbra si curvarono in un sorriso senza che nemmeno me ne accorgessi. Avevo passato una bellissima nottata con Niccolò, stavamo iniziando a conoscerci. Ma nonostante quello c'era una sintonia che non avevo mai riscontrato con nessun altro ragazzo che avevo frequentato in passato, e questo mi faceva stare benissimo.
Devo ammettere che mi spaventava però, e se stessimo affrettando le cose e uno dei due dopo si scoccia? E se lui non fosse una persona seria e tutto quello che mi ha detto non sia verità? Lui è un personaggio pubblico, e io mi dimentico di questa cosa. Come ci si comporta con una persona piena di impegni e che ovunque vada ha sempre ragazze che gli stanno attaccate? Come si vive la quotidianità con un personaggio pubblico?
Come sempre non riuscivo mai a godermi qualcosa di bello perché arrivavano i pensieri nella mia testa a smontarmi tutto. E il problema di questa cosa non è altro che me stessa, perché sono io forse troppo paranoica e sono io a volte con la mia negatività a far andar poi male le cose.

Ma adesso non dovevo pensarci a tutte queste cose, ora eravamo in vacanza e in vacanza non ci si fa paranoie. Avevo deciso che mi sarei goduta tutti i giorni a mia disposizione senza rovinarmi niente con i miei pensieri.
Finii di farmi la doccia, mi misi un asciugamano all'altezza del seno e uscii dal bagno. Andai in camera mia, mi vestii e andai fuori nella terrazza a fumarmi una sigaretta e sgranocchiare qualcosa.
In terrazza trovai Sara e Marta intente a bersi un caffè fissando il vuoto.
"Buongiorno principesse" dissi dando un bacio sulla guancia ad ognuna.
"Ti prego non urlare" disse Sara passandosi una mano sulle tempie.
"Ma chi urla. Marta hai lasciato tuo marito per trasferiti nella casa con le tue persone preferite?" Dissi sorridendo.
"Ma credo che Riccardo si sveglierà direttamente stasera guarda, non volevo fare colazione sola." rispose lei.
Presi una brioche e feci per portarmela alla bocca per addentarla quando Sara decise di sganciare la bomba.
"Vogliamo continuare a fare finta di niente o vuoi dirci tu dove hai passato la notte?"
Io rimasi con la brioche a mezz'aria.
"Non so di che parli" dissi non riuscendo a trattenere un enorme sorriso.
"Cooosa? Non hai dormito a casa tua?" si intromise Marta.
Non riuscivo a mentire, un conto sarebbe stato fare finta di niente e non dire niente per un po' di tempo ma un altro sarebbe stato mentire alle mie due migliori amiche.
"Sentite, dovete PROMETTERMI che non dite niente a NESSUNO" le ragazze mi fecero cenno e io andai avanti "Mh, mi fido di voi sappiatelo. Comunque... ho dormito con Niccolò" dissi lasciandomi andare allo schienale della sedia.
"Oddio!" esclamarono entrambe.
Roteai gli occhi al cielo "Ma non avevate detto di non urlare? Abbassate la voce maledette!"
Dissi mettendomi una mano in faccia mentre mi scappava una risata.
"Ma avete dormito dormito oppure...?" chiese Sara.
"Oppure." dissi io facendo un occhiolino.
Le due fecero dei versetti strani, giusto perché le avevo detto di non urlare.
"Devi raccontarci tutto" disse Marta.
Così inizia a raccontarle tutto, e siccome Sara non sapeva l'avventura precedente iniziai proprio dal principio.
"...e alla fine mi ha detto che gli piaccio. E io gli ho riposto che anche lui piace a me. Ragazze mi sembra di essere tornata a quando avevo 15 anni, mi sento le farfalle nello stomaco solo a parlarne. Mi sento anche un po' stupida se devo ammettere, e un po' impaurita."
"Ale sappiamo tutti come sei, è normale che ti senta così. Ma pensaci, da quando non eri così serena? Sopratutto con un ragazzo di mezzo. Direi che non devi prendere sottogamba la situazione, e sopratutto se ti fa star così bene dall'inizio non devi lasciartelo scappare." disse Sara.
"Beh io non ho intenzione di lasciar scappare nessuno, ma se sarà lui a voler scappare?" dissi mettendo le braccia sul tavolo e appoggiai la testa.
"E te pareva che non partissi negativa guarda. Senti, non fare come fai sempre, non pensare troppo al futuro. Oggi è oggi. Se passi le tue giornate a pensare a cosa succederà domani, finirai per non goderti neanche l'oggi. Quindi smettila se no ti do una pappina ogni volta che fai così!" disse Marta facendomi il gesto con la mano. Scoppiai a ridere.
"Vi voglio bene amiche, grazie. Mi raccomando, non dite niente per ora."
Mi dissero di stare tranquilla e continuammo a parlare nell'attesa che i ragazzi si sveglino.
Pronte per passare un'altra meravigliosa giornata.

Del mio sogno la parte migliore  // Ultimo COMPLETATAWhere stories live. Discover now