19. La storia di un uomo

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Aprii gli occhi a stento, il sonno aveva deciso di non lasciare con troppa facilità il mio corpo, ma i raggi di sole che trapassavano dalle persiane mi continuavo a svegliare.
Capii che ormai non sarei più riuscita a riaddormentarmi, così iniziai a fissare come al solito il soffitto.
Pensavo al fatto che ieri io e Niccolò c'eravamo detti il fatidico "ti amo".
Alla fine ieri notte presi dall'entusiasmo, dall'allegria non mi ero soffermata a pensarci troppo. Stava succedendo tutto così in fretta, era tutto così surreale. Se devo essere onesta, per quanto ho deciso di godermi a pieno tutto, la paura c'è lo stesso. Ho paura perché non mi è mai successo niente di simile nella mia vita, mi sembra tutto un sogno. Tutto così fragile, quel tipo di cosa che se stringi un po' più forte la rompi. Ma magari mi sbaglio, ero al settimo cielo e non volevo rovinar tutto ciò con le mie classiche paranoie.

Sentii un braccio che cinse il mio basso ventre. Mi girai verso di lui.
"Buongiorno amore." disse Niccolò.
"Buongiorno a te, amore." dissi sorridendo.

'Amore',  quanto è bella come parola? È quel tipo di parola che non ho mai usato a sproposito, non ho mai chiamato le mie amiche così, non ho mai chiamato nessuno così se davvero non sentivo dentro che quella persona era il mio 'amore'. Ed in tutta onestà era successo solo con la mia relazione passata, ma che come ormai sappiamo, l'amore non tardò a svanire.

"Ti stavo osservando da un po', scommetto che eri persa nei tuoi pensieri come al solito."
"Si capiva così tanto?" chiesi girandomi e mettendomi a cavalcioni su di lui.
"Sisi signorina, e ora mi dica a cosa pensava."
"Pensavo che almeno i pensieri fossero privati." dissi accarezzando il suo petto. Lui fece un'espressione come se si fosse offeso.
"E va bene allora. Pensavo al fatto che ieri mi hai reso felice, felice come non lo ero da anni ormai."
"Io ti ho reso felice? Quando ieri mi hai detto che mi ami mi è esploso il cuore. Sarò onesto, non me l'aspettavo da te. Ma cazzo quanto ci speravo. Ti amo." disse lasciandomi un dolce bacio nel naso.
"Anche io amore." risposi sorridendo.

Dopo esserci coccolati, mi alzai per andare a farmi una doccia.
Aprii l'acqua, mi tolsi i vestiti ed entrai. Adoravo quella doccia, era enorme, in marmo. Quel tipo di docce dove se fosse possibile ci resterei anche tre ore filate.
Mi insaponai, e infine inizia a risciacquarmi.

A rovinare la mia idilliaca doccia fu qualcuno di mia conoscenza.
"Spiegami, cosa stai cercando di fare?" chiesi.
Niccolò entrò in bagno e cercò di aprire la doccia.
"Non vorrai negare a questo povero piccolo e indifeso ragazzo una doccia. Sono molto preoccupato per l'ambiente, bisogna risparmiare acqua." disse.
"Non sono completamente d'accordo..." dissi.
Mi mise una mano sulla bocca.
"Ti faccio cambiare idea." disse.
Mi spinse contro il muro bagnato della doccia, e iniziò a baciarmi con passione.
"Dio quanto sei bella." Sussurrò mentre mi metteva le mani sul volto.
Continuò a baciarmi in ogni centimetro del mio corpo. Io chiusi gli occhi per godermi ancora di più quella sensazione.
Unimmo i nostri corpi in un unico corpo e facemmo l'amore, passionale, dolce, lento.

"La prossima volta chiedi il permesso per entrare in bagno Moriconi." dissi mentre mi avvolgevo l'asciugamano al mio corpo bagnato.
"Ah si? Mi sembrava avessi apprezzato lo stesso, con o senza permesso." rispose dandomi un bacio sulla guancia, e sentii delle gocce scendermi lungo il collo, provenienti dai suoi capelli bagnati.
"Blablabla, non vantarti ora." dissi facendo una linguaccia.

Scendemmo giù, dove trovammo già alcuni amici di Niccolò che sgranocchiavano qualcosa. Sara e Giacomo erano fuori che fumavano una sigaretta e così li raggiunsi e mi unii a loro.

"Dov'è Marta?" chiesi guardandomi intorno.
"È tornata a casa stamattina verso le 10, dice che non si sentiva benissimo." rispose Sara facendo spallucce.
"Dopo la chiamo allora." risposi portandomi una sigaretta alla bocca.
"Allora? A quando le nozze?" chiese Jack.
"Ah - ah, che ridere." risposi. "Fatemi godere almeno questo momento, fra 5 anni almeno potremo iniziare a parlare di nozze."
Si misero a ridere entrambi.

Del mio sogno la parte migliore  // Ultimo COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora