22. Fateme cantà

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"Ma davvero? E scusa TU sei riuscita a mantenere la calma?" chiese Marta nel mentre che fece l'ultimo sorso del suo caffè. Era passata una settimana dalla conversazione che Niccolò e Federica avevano avuto. E solo ora trovavo il tempo di riuscire a parlarne con Marta. Era rimasta molto sorpresa dal fatto che fossi riuscita a non fare nemmeno mezza scenata.
"Beh aspetta però, sto dimenticando di dirti il piccolo particolare che ho sbadatamente origliato la loro conversazione." dissi guardandomi attorno per fare la vaga.
"Ah ecco! Mi sembrava strano. Comunque se devo essere sincera a me quella Federica non mi è mai piaciuta. Mi è sempre sembrata una a cui piacesse che Niccolò fosse sempre ai suoi comodi. Lo lasciava, lo rivoleva. E quel pirla di Niccolò sempre pronto a fare come voleva lei. Per fortuna è cambiato." disse lei gesticolando.

Già, per fortuna è cambiato, chissà.

"Allora per stasera siete dei nostri?" mi chiese Lei risvegliandomi dai miei pensieri.
"Si, cioè credo. Non ne ho ancora parlato con Niccolò ma penso di sì."

Stasera volevano andare in un posto nuovo. Era una discoteca di un certo livello che aveva preso in gestione un caro amico di Riccardo, per quanto non mi piacessero le discoteche al chiuso e i locali fighetti, accettai nella speranza di passare una bella serata tutti insieme.

Alessia:
Ciao amore. Marta mi ha chiesto per stasera.
Andiamo?
Niccolò:
Ciao baby 💜 Si dai perché no.
Ci sentiamo dopo ora sono in studio. Ti amo
Alessia:
Va bene chiama quando finisci. Ti amo 💜

Misi il telefono sul tavolo, aggiornai Marta che saremo andati e lei fece un piccolo urlo di gioia.
L'idea non mi gasava come gasava Marta ma sono sicura che sarebbe stata una bella serata.
Quindi decisi di tornare a casa, pensare a cosa mi sarei messa e aspettare il momento per prepararmi, rigorosamente in ritardo.

Mi buttai sul divano e aprii Instagram. Per ora, grazie al fatto che Niccolò non mi avesse taggato nella foto, per fortuna non mi avevano trovato in tante. E quelle poche che mi avevano trovato ancora non le avevo accettate, avendo l'account privato. Decisi quindi di andare a curiosare sotto la foto di noi due che postò Niccolò. C'erano tantissimi commenti, e tantissimi likes. Ne aveva quasi 800k, un'infinità. Non mi soffermai sui commenti perché tanto sapevo che mi sarei rovinata in qualche modo la serata, mi soffermai però sulla nostra foto. Sorrisi, mentre ci guardavo. Eravamo proprio carucci.

Mi squillò il telefono e lo presi.
"Ciao amore mio"
Ancora a quelle parole potevo sentire il cuore esplodermi nel petto.
"Ciao amore." risposi con un sorriso.
"Senti ho finito ora in studio. Passo a casa a prendermi dei vestiti puliti e mi faccio una doccia veloce da te. Magari ti unisci che dici?" disse con tono malizioso.
"Magari no, mi so sono già lavata mi dispiace Moricó!"

Dopo circa mezz'ora suonarono al campanello e andai ad aprire la porta.
Niccolò mi si fiondò addosso. Li diedi un bacio e per un breve momento spinse dolcemente la sua lingua contro la mia.
"A cosa devo tutto ciò?" chiesi spostandomi dal suo corpo per guardarlo meglio negli occhi.
"Mi sei mancata, che ce posso fá!"
Gli schioccai un altro bacio sulle sue morbide labbra e si fece spazio per andare a farsi una doccia.
"Io inizio a prepararmi. Come al solito, non venire a rompere i coglioni quando mi preparo mi raccomando!"
"Va bene Miss Acidella! Ai suoi ordini!"
Scoppiai a ridere e mi rintanai nella mia camera.

Avevo sempre avuto questa fissa di prepararmi da sola. Qualsiasi occasione, qualsiasi momento. Amavo prepararmi da sola, mettevo la musica a tutto volume e potevo cantare e ballare tra una passata di mascara e l'altra.
Prima di iniziare a prepararmi dovevo capire come vestirmi. Era una discoteca abbastanza pettinata, quindi sicuramente non potevo andare con le mie amate Vans.
Pescai dall'armadio un carinissimo vestito che non avevo mai avuto occasione di usare. Era verde smeraldo, in raso, abbastanza corto, leggermente scollato e con la schiena completamente scoperta, dove solo le finissime spalline si incrociavano. Ai piedi un paio di scarpe nude con un tacco importante. Mi feci le onde con il ferro sui miei lunghi capelli castani. Sugli occhi eye-liner nero e ciglia lunghissime, sulle labbra una tinta rossa opaca.
Dovevo ammetterlo, non era sicuramente il mio stile e sicuramente non era un outfit che avrei usato più volte alla settimana. Ma le poche volte che lo facevo, mi sentivo bella.
Non fa male a nessuno uscire dalla propria comfort zone.

Del mio sogno la parte migliore  // Ultimo COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora