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"Uhm Minho, sai dov'è Seungmin? Non trovo nemmeno Hyunjin." Jisung si ritrovò a picchiettare la spalla del più grande e a chiedere dopo aver cercato i suoi amici per molto tempo.

Aveva discusso con se stesso se era una buona idea chiedere a Minho tra tutte le persone disponibili, ma alla fine si era reso conto che non aveva nessun'altro lì in quel momento, quindi Minho era ò'unica scelta.

"Oh ciao Felix." Il biondo aggiunse notando l'altro ragazzo che aveva incontrato in circostanze piuttosto particolari proprio l'altro giorno.

"Forse sono tornati a casa prima?" Minho rispose piuttosto freddamente come se fosse ovvio.

"Perché dovrebbero? Seungmin ha ancora delle lezioni." Jisung rifletté ulteriormente.

"Per allontanarsi da te." Il corvino rispose sarcasticamente.

"Oh," Jisung sembrò quasi preso alla sprovvista dalla risposta del ragazzo che fece apparire un accenno triste sulla sua bocca. "Hanno detto qualcosa su di me?"

"Quello che Minho stava cercando di dire è che, forse, volevano un po' di tempo da soli o forse sono andati ad un appuntamento." Chan corresse rapidamente le parole del suo amico notando la leggera espressione ferita che il biondo aveva sul viso.

"Ohh, ok grazie." Con un piccolo sorriso e un cenno della mano Jisung lasciò il tavolo, lasciando dietro di sé un Chan perplesso e un Minho che lo fissava storto.

"È stato.." commentò Chan mentre guardava il ragazzo biondo allontanarsi dal loro tavolo.

"Strano, vero? Beh, lo fa sempre." Minho aggiunse rapidamente alla dichiarazione di Chan.

"Intendevo ... veloce." Chan lanciò un'occhiataccia a Minho.

"Sai, non devi essere così scortese con lui, ha solo chiesto dei suoi amici." Chan aggiunse leggermente infastidito dal fatto che Minho si stesse comportando in quel modo con qualcuno con cui viveva.

"Comunque avrebbe potuto capirlo da solo, ha diciotto anni e non sei." Rispose il corvino alzando gli occhi al cielo.

"Minho si comporta di nuovo da stronzetta." Felix si aggiunse improvvisamente alla conversazione, senza nemmeno preoccuparsi di abbassare la voce.

"Lo dici solo perché è il tuo gemello di compleanno o qualunque cosa dicevi l'altro giorno." Felix aveva parlato un po' con Jisung e Jeongin il giorno prima, conoscendoli un po' meglio.
Così, per puro caso, aveva appreso che lui e Jisung erano nati a un solo giorno di distanza e che forse tecnicamente si poteva considerare lo stesso giorno in quanto il più giovane dei due era nato in Australia.
Ciò significava che fosse solo colpa del fuso orario.

"Ma non è questo il punto, l'altro giorno è sembrato così carino. Cosa ti ha fatto?" Felix si chiese per pura curiosità.

"Sì come vuoi." Mormorò Minho evidentemenete seccato.

"Posso almeno chiederti di come fate a vivere insieme o?" Chan vagava a gran voce curioso ora su come e se le cose fossero diverse a casa.

"Ho la sensazione che me lo chiederai comunque, quindi continua."

"Beh, com'è?" Chan chiese semplicemente.

"Sinceramente lo ignoro e lo tengo lontano dai miei gatti. A volte discutiamo, è fastidioso per la maggior parte del tempo, il resto dorme. Quel ragazzo è problematico, ve lo dico io. Dorme sempre in posti a casissimo come il bancone o il tavolo della cucina. A volte mi chiedo come Seungmin e Hyunjin lo sopportino. Dorme persino sul loro letto quando non sono a casa, quanto è inquietante?" Minho parlò in tono basso esasperato dopo la sua breve spiegazione.

"Beh, sembra come se non riuscisse a dormire o avesse l'insonnia." Mormorò Chan.

"Ha anche provato a dare la colpa ai miei gatti, assurdo vero?" Minho aggiunse ulteriori prove contro Jisung o qualunque cosa stesse cercando di dimostrare.

"Aspetta perché? Non lasci che i tuoi gatti dormano nella tua stanza di notte?"

"Sì, dormono in soggiorno." Chan si affrettò a mettere insieme i pezzi di ciò che implicava quella frase, e no, non gli piaceva per niente.

"Quindi sostanzialmente Jisung condivide il divano con i gatti?" Chiese sembrando molto sorpreso.
Non in senso buono.

"No, lui ha rubato il divano ai miei gatti." Minho lo corresse in fretta.

"Stai scherzando, vero? Hai un letto in più nella tua stanza e fai stare quel povero ragazzo in salotto con i tuoi animali pazzi?" Chan era incredulo per aver confermato i suoi presupposti.

"Praticamente."

"Beh, stai davvero facendo la stronza, non è carino Minho, non dormi nemmeno tu con i tuoi gatti, ma lui deve farlo?"

"Ha letteralmente invaso il mio appartamento e devo dare via parte della mia stanza? Assolutamente no?" Per Minho era come se nessuno riuscisse vedere dal suo punto di vista, tutti volevano farlo apparire cattivo, ma quella era la sua casa in primo luogo non quella di Jisung, per l'amor di Dio.

"Beh, probabilmente c'è una ragione per cui vive improvvisamente con i suoi amici piuttosto che con la sua famiglia. Lo hai mai considerato? Si chiama semplicemente essere gentile." Felix aggiunse utilmente, schierandosi chiaramente con Chan.

"Probabilmente sta esagerando o qualcosa del genere."

"Minho! Questo non è carino da dire su qualcuno! Non ti senti minimamente male?" Chan si sentiva frustrato da questa 'argomentazione', se avesse potuto anche essere contata come tale.

Minho alzò le spalle, rimpiangendo seriamente di essersi seduto con gli amici a pranzo.
Chan aveva solo un anno più di lui ma già amava comportarsi come un genitore.
E quella era una cosa o buona o cattiva a seconda del contesto, nessuna mezza via.

"Farai meglio a dargli quel letto a partire da stasera Minho, la schiena di quel ragazzo è probabilmente inesistente ormai. Smetti di essere meschino per una volta." E quello fu il definitivo per Chan poiché il corvino sapeva bene di non poter continuare.

"Perché finisce sempre con me che sono il cattivo?" Il fastidio di Minho era tutt'altro che nascosto, ma nessuno dei ragazzi seduti lì si era davvero offeso.
Entrambi conoscevano bene i suoi modi di fare, specialmente nei confronti del ragazzo che aveva lasciato il tavolo solo pochi istanti prima.

"Minho, sia io che Felix sappiamo che non sei il 'cattivo'", Chan citò le stesse identiche parole che Minho stesso aveva usato per descriversi, "solo, cerca di essere un po' più aperto di mente con quel ragazzo almeno, okay?"

Con suo grande sgomento, Minho si ritrovò ad annuire, trovando non molte ragioni per continuare una conversazione per lo più inutile.

Fortunatamente per lui aveva solo una lezione dopo pranzo, quindi fu fortunato ad essere a casa nel primo pomeriggio anziché all'ora di cena come spesso faceva.

Solo quando aprì la porta principale del suo appartamento, per trovarlo ovviamente vuoto, con Seungmin e Hyunjin da qualche parte scambiandosi la loro privacy e beh il pensiero di Jisung non gli attraversò nemmeno la mente fino ad ora.

Pensandoci ora, sentendosi ancora appesantito dalla lezione di vita di Chan, probabilmente avrebbe dovuto dare al biondo un passaggio a casa dato che entrambi andavano, ovviamente, nello stesso posto e fuori faceva un po' freddo.
Ma non era colpa sua, di solito il minore tornava con Hyunjin e Seungmin, quindi non era poi così strano che l'idea non gli fosse passata per la testa prima.

Riflettere su questo non gli sembrò ancora utile, quindi il corvino cominciò a togliersi le scarpe e godersi per una volta il silenzio dell'appartamento vuoto.

s t r a n o; 𝕄𝕚𝕟𝕤𝕦𝕟𝕘Where stories live. Discover now