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"Sei il migliore amico di Seungmin, vero?" Jisung sentì qualcuno chiedere, chiaramente rivolto a lui.
Chi altro era il migliore amico di Seungmin?

Il ragazzo biondo sembrò sorpreso all'inizio quando Chan era arrivato al tavolo, mentre era seduto da solo.

Con un piccolo sorriso, più per cortesia, annuì, ma sembrava molto distratto da Chan.
La sua attenzione era ancora chiaramente focalizzata sui suoi pensieri.

"Posso sedermi qui?" Chiese gentilmente Chan, ricevendo di nuovo un cenno della testa mentre spostava lo zaino nell'altra seduta.

"Allora, Jisung vero?" Chiese, non sapendo davvero come iniziare la conversazione.
Non si conoscevano e non erano amici o conoscenti.

"Sì, sarei io." Il ragazzo rispose incerto.

"Sono Chan, un amico di Minho." Il più grande si presentò.

"Oh giusto", rispose Jisung.
Non gli venne subito in mente dove aveva già visto quel ragazzo, Chan.

"Perché sei seduto da solo?" Chiese quindi di nuovo.

"Anche Minho è seduto qui?" Il biondo sembrò improvvisamente svegliarsi e probabilmente pronto a correre via dal tavolo e fuori dalla stanza.

"No, in realtà è da qualche parte a sostenere un esame, non ti preoccupare. Veramente sono solo anche io, oggi a pranzo." Il maggiore lo rassicurò.

"Oh, mi dispiace." Jisung sembrava sinceramente dispiaciuto.

"Non preoccuparti, non sono qui per conto di Minho per infastidirti." Chan fece un piccolo sorriso solo per rassicurare l'altro.

"Uhm, grazie?" Sembrava incerto, cosa avrebbe dovuto dire in questa situazione? Bene, stava diventando molto imbarazzante.

"No, ma sul serio, mi dispiace per Minho. Conoscendolo da molto tempo so quanto può essere difficile. Quindi, proprio per questo, sai che sono pronto a picchiarlo se ti dà fastidio?" Chan gli stava sorridendo.
Perché questo ragazzo che non conosceva, si proponeva per colpire il suo stesso amico per averlo infastidito?

"Non è tuo amico?" Sentì il bisogno di chiedere.
Era sicuro che non sarebbe mai riuscito a colpire Seungmin o Hyunjin, specialmente per qualcun altro.
Secondo lui non era giusto.

"Sì, te lo sto dicendo proprio per questo."

"Uhm grazie, immagino. Ma, uhm, non è poi così male. Non c'è motivo di preoccuparsi." Spiegò Jisung.
Di certo non voleva lasciare che questo ragazzo Chan colpisse qualcuno per lui.
La situazione stava diventando un po' surreale.

"È perché sono amico di Minho? Puoi dirmelo te lo giuro, io e Changbin possiamo parlare con lui." Il più grande lo rassicurò, di nuovo.

A questo Jisung sorrise, sembrò sinceramente divertito. "Non so chi sia questo Changbin, ma se riesce a mettere in riga Minho, allora sono il suo nuovo migliore amico."

"Sono sicuro che a Changbin non dispiacerà. Comunque avete litigato o qualcosa del genere? Minho mi è sembrato infastidito stamattina e anche tu"

"E quando mai non sembra infastidito," mormorò il biondo prima di rendersi conto che lo stava davvero dicendo a un amico di Minho.

"Okay, vero, ma me lo stavo solo chiedendo. Inoltre mi dispiace se sono inquietante è solo che gli ho parlato di recente ed è per questo che lo so. Di solito non vado in giro in questo modo parlando con la gente di picchiare Minho". Spiegò Chan sembrando un po' imbarazzato ora.

"Oh, va bene. Comunque, no, non riguarda Minho in ogni caso. Non preoccuparti, stavo solo pensando. Sono solo pensieri." Jisung lo rassicurò, ed era vero.
Si era persino dimenticato dell'esistenza di Minho per un momento, era davvero assorto in altri pensieri, non lo stava solo dicendo per dire.

"Bene allora, vieni ancora a trovarmi se combina qualcosa." Il maggiore ha insistito.

"Grazie mille Chan hyung. Ma non credo che sarà necessario. Posso comunque gestirlo da solo, almeno credo." Jisung rispose ancora una volta.
Detto questo, iniziò a preparare la cartella.

"Mi dispiace lasciarti così presto, ma devo davvero andare in un posto prima delle lezioni. Starai bene da solo?" Ancora una volta Jisung sembrava sinceramente dispiaciuto per Chan.
Questo ragazzo era così dolce che il più grande ripensò ancora una volta al comportamento di Minho.
C'era qualcos'altro che Chan doveva ancora capire.

"No, va bene. In realtà ho qualcosa da fare anch'io. Ci vediamo in giro Jisung." Il biondo lo salutò con la mano quando ebbe finito di preparare le sue cose.

Jisung era davvero dispiaciuto di aver lasciato l'altro da solo, ma aveva bisogno di parlare con il suo insegnante.
Anche se aveva cercato di ignorare la questione, doveva ancora trovare il modo di recuperare quel debito.

Ma dal momento che non poteva ignorare il problema per sempre eccolo lì, mentre camminava nell'ufficio del suo professore di matematica.
Temeva davvero di tutto, ma doveva farlo.
Doveva ancora avere il voto del suo ultimo esame, ma sapeva già che non sarebbe andato bene.

Quindi una volta entrato, quando aveva effettivamente visto il suo compito sul tavolo con un numero non troppo bello stampato in rosso, non era così sorpreso.

Il fatto era che Jisung aveva studiato molto duramente per quell'esame, eppure ricordava di essersi sentito completamente perso mentre fissava le domande.

Per questo non potè evitare la sensazione di delusione anche se lo voleva.
Era davvero stupido, era solo un test di matematica, ma la sensazione era ancora lì.
Avrebbe totalmente perso la materia se non fosse migliorato rapidamente.

Questo era stato uno dei suoi principali punti deboli dal liceo, su cui aveva discusso molte volte con sua madre.
Lui non era un libro intelligente stampato.
La matematica non era affatto una cosa per lui, non lo era mai stata, ed era definitivo.

Con esercizi extra e un discorso di incoraggiamento da parte del suo insegnante, aveva lasciato la stanza molto frustrato.
Non aveva nemmeno i soldi di sua madre per pagare un tutor in più o altro.
Probabilmente avrebbe dovuto chiedere a Seungmin di spiegargli di nuovo tutto.
E il fatto era che lo avrebbe sicuramente fatto anche se avesse dovuto studiare per le sue lezioni.

Questo, di nuovo come molti altri prima, non era stato il suo giorno migliore.

s t r a n o; 𝕄𝕚𝕟𝕤𝕦𝕟𝕘Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang