VIII

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Andrej Kirill Ivanov, Motel Desire, Confine stato di Washington.

"Dmitriy ya ser'yezno, chto mne teper' s ney delat'?" Sbuffai al telefono contro quel rincoglionito di mio fratello. "Dimitriy?" Mi ero portato dietro la dottoressina solo perché al momento della rivelazione su Vittorio Bruno mi era sembrata sull'orlo di una potente crisi di nervi, ma ora che avevamo disperso le nostre tracce ed avevamo pagato una stanza nel motel più fatiscente alla periferia di New York, non sapevo che farmene; o meglio, sarebbe stato così semplice sedersi di fianco a lei, prenderla tra le braccia e cullarla, ma no, non ero quel genere di uomo e dovevo darci un taglio con queste fantasie. "Sì, dottoressina, sono davvero russo," le dissi quando, seduta sul ciglio del letto, sgranò gli occhi sentendomi parlare. "Dimka!"

"Dottoressina, è? Quale soprannome particolare per una che non ti interessa, fratello."

Quando sentii Dimitri ridere, mi ci volle tutta la mia volontà per non lanciare il telefono contro la parete di quello schifo di albergo.

"Dimitri, concentrati, vorrei tornare a casa e non rimanere chiuso in queste quattro pareti o avere i Tagliagole e Chicago alle calcagna."

Digrignai i denti e con la coda dell'occhio osservai la dottoressa strofinarsi le braccia con le mani; mi sembrava alquanto strano che non fosse ancora scappata a gambe levate o non si fosse messa a strillare come una matta.

"Lo so." Percepii il sorriso solcare il volto di mio fratello, al caldo nella nostra villa e sentii la voce di Maria in sottofondo. "Credimi che lo so."

"Kak protekayet beremennost?"

Gli chiesi come stesse procedendo la gravidanza e seppur la dottoressa mi sembrasse innocua, non avrei rischiato per nulla al mondo porre mio fratello in pericolo; per tale motivo, decisi di parlare in russo.

"Fratello, io te lo dico, non mettere mai incinta la tua donna per la seconda volta. Questi ormoni sono pericolosi," sussurrò, perché probabilmente Maria si trovava nei paraggi. "L'altro ieri mi ha svegliato alle tre del mattino, dopo due ore intense di sesso e se io dico intense, Rej, vuol dire davvero intense, per chiedermi di andarle a comprare un fottuto McFlurry all'Oreo al fottuto McDonald's."

Scoppiai a ridere così forte, che Lily Rose sussultò e mi guardò incuriosita con quei due occhioni verdi da cerbiatta.

"E tu?" Feci fatica a trattenere le risate, nonostante i suoi insulti. "È, Dimka?"

Era inutile che lo negavo: quasi un mese in quel manicomio e la mia famiglia mi era mancata più dell'aria.

"Ed io? Io stavo per dirle che non mi sembrasse il caso, che dopotutto erano le tre del mattino e nevicava, ma indovina? È scoppiata a piangere, così mi sono vestito e sono uscito con il freddo per comprarle quel fottuto gelato." Sospirò, però potei quasi sentirlo concludere la frase lasciata in sospeso: perché la amo così tanto che farei di tutto per lei. "Non un altro figlio."

Non lo negai a me stesso, ma in quel momento provai un po' di gelosia nei confronti dell'amore che scorreva tra mio fratello e sua moglie.

"Dimka." Mi schiarii la voce e con essa i pensieri. "Come procedo?"

"Credo che il miglior modo sia stare per qualche giorno all'attico, quello sopra la nostra palestra, giusto per valutare se qualcuno vi abbia seguito e come verrà pilotata dal Rosemary questa tua ennesima fuga, aggravata dalla presenza della dottoressa. Non so in che modo possa concludersi per lei." Ora Dimitri era nel pieno della sua carica e lo si poteva riconoscere dal timbro fermo e deciso. "Dopodomani verrò a trovarti. Non uscire da quell'appartamento per almeno quarantotto ore, se Vittorio Bruno l'ha cercata, significa che è davvero intenzionato a farci saltare per aria." Una nota di preoccupazione solcò gli ordini di mio fratello. "Mobiliterò i nostri uomini oggi stesso e perlustreranno il perimetro della nostra area. Per quanto riguarda la dottoressa, Rej, non posso dirti come fare, ma è una questione di onore: lei ti ha salvato il culo, noi la proteggiamo e anche se non te l'avesse salvato, è una donna ed ho detto tutto."

Pazzia | THE NY RUSSIAN MAFIA #2Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz