XIV

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Lily Rose Deep, Villa Ivanov, New York.

"Come ti avevo raccontato, dopo che i miei poveri genitori sono morti, io e mia sorella siamo andate a vivere con i nostri zii. Quella sera c'era stata la mia festa di compleanno ed al contrario di oggi, ero una bambina piuttosto precoce, mh"— mi mossi a disagio tra la presa di Andrej, ma non mi permise di andare da nessuna parte, così sospirai sconfitta—"avevo già un accenno di forme e mio zio diceva che ero stata inviata dal diavolo per tentarlo; la nostra famiglia ha sempre avuto molta fede nella religione, ma fino a quella sera non era mai successo nulla." Mi portai le mani al volto. "E quando lui mi ha raggiunta a letto, obbligandomi a-a"—alcune lacrime mi rigarono le guance—"a fare quello che ha fatto, io ero così piccola e così innocente, che non ebbi il tempo di registrare da dove provenisse tutto quel dolore e quel sangue." Tremai e abbassai gli occhi, ma Andrej con delicatezza li riportò al suo livello e non vi lessi nessun tipo di giudizio, ma solo pura e semplice comprensione. "Mio zio buttò le coperte, ma la sera dopo successe ancora, ancora e poi ancora, fino a quando mia zia non si accorse del mio cambiamento." Tirai su con il naso e il mio sterno si profuse in una fitta di dolore. "Mangiavo sempre meno, ridevo sempre meno e vivevo sempre meno, riuscii a trovare conforto solo nello studio. Probabilmente fu a causa dei suoi sospetti che mio zio cessò le visite notturne nella mia camera. A quel punto pensai di essere libera e finalmente cercai di ricominciare a vivere." Accennai un sorriso triste rigato di lacrime silenziose con la sofferenza che mi faceva compagnia da sempre. "Ma l'incubo ritornò quando compii dodici anni e si protrasse fino ai quindici, ma ormai avevo capito come fingere in casa, come fingere in pubblico, anche se dentro ero dilaniata e fatta a pezzi, fuori nessuno si accorgeva di nulla. La mia maschera era perfetta, senza crepe e mi andava bene così: se lui veniva da me, non andava da mia sorella e, Dio, avrei fatto qualsiasi cosa in mio potere per risparmiarle quell'inferno." Mi accarezzò i capelli, ma non fu un gesto tranquillo, si vedeva che era pronto ad esplodere, e nonostante ciò non riuscii a fermarmi, non fino a quando non mi fossi pulita completamente l'anima. "Una sera mi permise di chiamare per ordinare la pizza: non era mai successo, evitava che avessi rapporti con il mondo esterno e credo minacciasse anche mia zia. Chiamai la polizia, l'unica cosa che rimpiango è aver perso mia sorella, ma so che qualcuno si sta prendendo cura di lei, me l'hanno assicurato." Lasciai andare parte del fiato che avevo trattenuto. "Non penso di essere mai guarita del tutto, ci sono ancora giorni e notti in cui percepisco il suo tocco sulla mia pelle, ma quando quella volta ho dormito con te, in quel motel, non potevo crederci: in qualche modo eri riuscito a spazzare via tutto, anche se per poco. Dolore, tristezza, spossatezza, quando ero in quel letto non vi era più nulla... Io non me lo spiego." Scossi la testa con forza. "Nella mia vita sono uscita con altri uomini, ma nessuno mi ha mai dato alcun senso di sicurezza come è successo con te."

Andrej rimase in silenzio, ma potei scorgere la furia dietro quegli occhi ghiaccio.

"È per questo che non hai mai messo un vestito attillato e non ti sei mai truccata?"

La sua domanda fin troppo oculata mi fece arrossire.

"Sì, io... non volevo attirare attenzioni inutili."

Si sollevò di slancio ed in quel movimento mi portò con sè, per poi dirigersi come un militare verso la porta della stanza ed uscire dalla sua ala della villa. Lo rincorsi, ma riuscii a raggiungere la sua marcia funerea solo quando fummo nei pressi della cucina ed un odore invitante mi invase le narici.

"Andrej, ma che diavolo fai?" Con il fiatone, cercai di non avere un infarto nel mentre ed ignorai il languore allo stomaco. "Andrej?"

"Mi sembra semplice, Lily Rose."

Continuò a camminare e quando raggiunse la sala da pranzo, tutti gli occhi si fissarono su noi due. Sorrisi brevemente a Maria, che dalla preoccupazione si afflosciò contro Dimitri.

Pazzia | THE NY RUSSIAN MAFIA #2Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin