Capitolo 38

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«Mi sposo».
Era esattamente la settima volta che ripetevo questa frase, ma nessuno dei presenti era riuscito a dare un minimo segno di vita, per farmi capire che qualcuno avesse compreso la notizia.

Gli umani non dovrebbero sbattere le palpebre come bisogno fisiologico?
E allora perché nessuno le stava muovendo?

Bruce era seduto sulla poltrona dell'attico e mi guardava con occhi spalancati.
Wanda, mentre stava facendo levitare un bicchiere, per lo sgomento lo fece cadere a terra.
Clint si era accovacciato con i gomiti sulle ginocchia, e le mani in testa.
Thor, da poco tornato da chissà dove, stava facendo roteare il martello sul palmo della mano, e per la notizia lo fece cadere addosso al petto di Loki.
Non a caso, quest'ultimo non solo stava rischiando l'asfissia, ma saettava il suo sguardo fra me ed il fratello con gli occhi che uscivano fuori dalle orbite.
Visione era Visione, quindi mi guardava non capendo nemmeno l'utilità di un matrimonio.
Infine Nat, era rimasta impassibile, come una statua di marmo. Quasi mi stupì.

Si, insomma, è del mio matrimonio che stiamo parlando, mica di una passeggiata sul Tamigi.

«Non credo che ripeterlo per più di sette volte cambierà la situazione» Tony mi raggiunse da dietro, mettendomi due mani sulle spalle.
Mi voltai con un sopracciglio alzato, in segno di confusione «Secondo te sono morti?» sussurrai appena.
«Sei incinta per caso?» Bruce fu il primo a parlare.
Sgranai gli occhi.

Ma perché tutti dovevano pensare che fossi incinta?

«A meno che tu non ti riferisca alla faccenda dello Spirito Santo» dissi portando le braccia al cielo «Ma sai com'è, non è una cosa molto frequente... No, non sono incinta» risposi sarcastica.
Clint si alzò lentamente dal divano e si mise le mani in tasca «Esattamente chi ti ha chiesto di spostarti? Sono abbastanza confuso dalla quantità di ex che ti gira costantemente intorno» e fissò per un breve momento Loki, poi rivolse lo sguardo a me.
Lo fulminai con gli occhi.

Sul serio? Erano due mesi che le cose fra me e Bucky funzionavano.

Tradimento a parte.

Si, tradimento a part- cosa?

«Bucky» dissi come se fosse abbastanza scontato, il che, in realtà, lo era.
All'improvviso scoppiò un boato assordante di voci.
Chi iniziò a fare mille domande, chi invece era incredulo, chi sosteneva fosse una scelta azzardata, chi ancora stava soffocando sotto un martello, in preda a grida isteriche.

«QUALCUNO MI TOLGA QUESTO COSO DI DOSSO»

Ecco, appunto.

Thor, come se solo ora si fosse reso conto di aver soffocato il fratello, tolse con agilità il mantello dal suo petto.
Loki si alzò da terra, scacciando via dai pantaloni la polvere immaginaria, e fissò me.

«Vuoi farmi credere che tu, la figlia di Ade, o Lucifero, o Satana, o Diavolo o qualsiasi altra religione ci sia su questo pianeta di idioti, vuoi sposarti? Mi prendi in giro?».
Non sapevo se Loki fosse semplicemente sconvolto o arrabbiato per la notizia.
Tutto quello che riuscii a percepire, fu una nota di ironia nella sua voce.

«Ma quindi Ade è il nostro diavolo?» sussurrò Clint.

Ma stiamo ancora a questo?

Io non staccai lo sguardo dal Dio degli inganni nemmeno per un secondo.
«Cosa c'è di strano?» chiesi, ignorando completamente la domanda di Clint.
«Sei una Dea! E perdi tempo con dei futili drammi da umana» Loki era fuori di se.
«Vacci piano rocchettaro forestiero» lo ammonì Tony.
Mi trattenni dal sorridere al nuovo nomignolo che Tony gli aveva affibbiato.
Bisognava ammettere che aveva un talento naturale nel trovare nickname adatti a tutti.
«Vi sposerete in chiesa?» chiese Bruce.
Mi voltai verso di lui facendo un'alzata di spalle «Probabile. Bucky è cattolico».
Loki si sbatté le braccia sulle cosce con aria esasperata «Tesoro, ti ricordo che Dio chiede la castità prima del matrimonio, e tu sei fuori di millenni» mi schernì ancora una volta.
Lo fulminai con lo sguardo «Adesso vuoi farmi credere ti sei convertito al cattolicesimo?» alzai un sopracciglio.
«La strada per il perdono è aperta a tutti».
«Ma non sei quello che ha ucciso ottanta persone in due giorni?» chiese Natasha sgomenta.
«È adottato» dicemmo in coro io e Thor, per giustificarlo.
Lui ci guardò incredulo «Davvero? Avete da dire solo questo?».
«Non essere permaloso, fratello» lo rimbeccò Thor con una pacca sulla spalla.
Il Dio per la prima volta si trattenne dal dire la sua, e quasi mi sconvolse.
«Ma Bucky non era in missione?» chiese Bruce.
Io annuii, avvicinandomi al bancone del bar, allungandomi per prendere un bicchiere «Si, ma lui ancora non sa della mia risposta».

PHOENIX ☯︎︎//MARVELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora