Capitolo 15

2.6K 104 96
                                    

1945

Aprii gli occhi lentamente cercando di mettere a fuoco l'ambiente circostante.
Bianco. Vedevo solo il bianco.
Forse mi trovavo in mezzo alla neve vista la temperatura pungente che mi stava entrando dentro fino alle ossa.
Cos'era successo?
Iniziai a vedere dei flash nella mia mente, come dei frammenti di ricordi:
Io che collaboravo con l'Hydra.
Io come assassina spietata.
Io che uccidevo senza alcun tipo di rimorso.
Io che dovevo trovare il soggetto perfetto.
Ero davvero io quella persona?
E perché avevo dei ricordi così frammentati e confusi?
Camminai, affondando i piedi sempre più nella neve.
Alzai lo sguardo e vidi un paio di binari sopra le montagne.
Sentii il rumore di un treno in corsa, si stava avvicinando, ed io avrei potuto scappare da quel posto in un battito di ciglia.
Era la mia occasione.
Mi avvicinai sempre di più ai binari, cercando di scalare il più in fretta possibile.
Guardai verso i vagoni del treno, ed uno di questi era saltato in aria.
Fu una questione di attimi.
Dal vagone, notai come un uomo stesse cercando con tutte le sue forze di tenersi aggrappato al treno.
Ma i suoi sforzi furono vani, non riuscì a mantenere la presa ed iniziò a precipitare nel vuoto.
Mi buttai anch'io.
Se c'era anche una minima possibilità che quell'uomo fosse ancora vivo io dovevo prenderla e farla mia.
La caduta non fu una delle migliori, ma la neve riuscì ad attutire il colpo.
Cosa che non potevo dire dell'uomo a pochi passi da me.
Mi avvicinai a lui, a passo lento, quasi ne avessi paura, era disteso.
Mi abbassai alla sua altezza presi la sua testa e la appoggiai sulle mie gambe.
Toccai il torace e sentii il battito cardiaco che ancora c'era, lento e straziante ma c'era ancora, cosa che non potevo dire del suo braccio, maciullato durante la caduta.
Scostai i capelli che gli stavano coprendo la faccia, e mi resi conto di quanto fosse affascinante l'uomo davanti a me.
Avrà avuto ad occhio e croce 27 anni.
Se avessi voluto davvero cambiare, ed essere una "persona" migliore, quella era la mia occasione per iniziare il mio percorso di "redenzione".
Non potevo lasciarlo morire.
Era troppo giovane per poter dire che la sua vita fosse finita.
«Se decidi di salvarlo, ci sarà un prezzo da pagare» la voce di mio padre rimbombò dalle viscere del suolo.
«Quanto è alto il prezzo?» chiesi.
«Nessuno lo sa, potresti pagarlo tu, o potrebbe pagarlo lui, ma qualunque cosa tu scelga di fare, ricorda che ci sarà sempre un correttivo che farà in modo tale da ristabilire l'ordine mancato».
Guardai il ragazzo ormai pallido in viso, le palpebre degli occhi erano abbassate e le labbra dischiuse.
Faticava perfino a respirare.
Evocai una piccola fiammella dall'oltretomba.
Con quella, avrei potuto salvare il ragazzo e iniziare un cammino diverso da quello che avevo intrapreso fino ad ora.
La portai vicino il suo petto, e lì, vicino alla sua uniforme, vi era una targhetta con su scritto "Sergente Barnes".
La fiamma penetrò dentro di lui, ed un sorriso mi scappò dalle labbra.
Le palpebre del ragazzo iniziarono lentamente a muoversi.
Dopo poco il ragazzo aprì di scatto gli occhi e mi mancò il fiato.
Due pozze azzurre come il ghiaccio mi stavano fissando con uno sguardo misto fra lo spaventato ed il grato.
«Mi hai salvato» sussurrò, ed io in risposta sorrisi «Il mio nome è Phoenix» mi presentai.
«Io sono il Sergente Barnes, ma puoi chiamarmi Bucky».
Stetti lì a fissarlo per un tempo indefinito accarezzandogli i capelli.
Sembrava stanco, spossato, avrei voluto tranquillizzarlo in qualche modo, ma mi resi conto che dover fare una caduta del genere poteva portare danni notevoli ad un umano.
«Non ricordo nulla» mi rivelò ed io sgranai gli occhi.
«Hai preso una brutta colluttazione, vedrai che con il tempo i ricordi arriveranno».
Ero davvero convinta delle mie parole, volevo aiutare questo ragazzo e riscattare in qualche modo un briciolo di umanità che avevo.
Ma non ebbi la minima idea, di quanto invece sarebbe stata un inferno la vita di Bucky da quel giorno a seguire.
«Ottimo lavoro Soldato Phoenix» una voce dall'accento tedesco mi fece rizzare i peli sulla nuca.

PHOENIX ☯︎︎//MARVELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora