Capitolo 54

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La vita al Complesso stava tornando lentamente alla normalità: Tony aveva deciso di chiedere a Pepper di sposarlo, ed il matrimonio si sarebbe celebrato da lì, entro poche settimane, Thor aveva preferito andare via in cerca di un nuovo posto per ricominciare, Bruce si era allontanato per un po' senza dare alcuna spiegazione, Natasha e Loki non perdevano un momento per litigare, e sì, io ed il miliardario avevamo scommesso in una loro possibile relazione, mentre Tony aveva scommesso cento dollari su un'ipotetica relazione solo ed esclusivamente fisica, io avevo scommesso ben trecento dollari per una relazione stabile.
Poi c'era Rhodey, che quasi ogni giorno ordinava cibo spazzatura per evitare che qualcuno di noi potesse cucinare e avvelenarci tutti, ed infine Steve.
Fra me e lui c'era sempre un'elettricità magnetica che ci spingeva a stare più vicini di quanto non volessimo, ma il problema era che, dopo quella disastrosa missione al Giardino, nessuno dei due aveva fatto un passo in avanti verso l'altro.
Un po' per paura, un po' per dare il tempo di metabolizzare il tutto.
Forse ero io quella che ancora non riusciva ad andare avanti: mi mancava Wanda ed il suo perenne leggermi nella mente anche quando non avrebbe dovuto, mi mancava Visione, ed il suo non usare le porte ma i muri per entrare in una stanza, mi mancava perfino Bucky e le sue battute fin troppo allusive.
Mi mancavano tutti in realtà.
Ma più di tutto, non sapevo che fine avesse fatto Clint.
Sapevamo fosse vivo, ed avevano cercato di convincerlo nel venire al complesso, ma non c'era stato modo. Voleva stare solo.
La prima arma di difesa che ci prefissiamo è proprio la solitudine, ma siamo proprio sicuri che sia questo ciò di cui abbiamo più bisogno?
Passiamo la vita a fingere di stare bene, di potercela fare senza l'aiuto di nessuno, eppure sarebbe tutto molto più semplice se allungassimo la mano e ci fidassimo delle persone che rimangono al nostro fianco.

«Sai che stai mescolando questa poltiglia da trenta minuti?» Tony mi risvegliò dai miei pensieri.
Sbattei più volte le palpebre per attestare che effettivamente stavo mescolando il sugo da fin troppo tempo.
Spensi il fuoco e lasciai il cucchiaio dentro la pentola «Più ore sta, meglio è» risposi.
Mi si affiancò sul lato destro «Non potevi farti spedire un sugo decente dall'Italia?» mi chiese ovvio, come se fosse la richiesta più semplice del mondo.
Inarcai un sopracciglio «E come?».
Lui mi guardò esterrefatto «Ermes con questo blip universale non ha granché da fare, no? Ci potrebbe fare da fattorino!» esclamò serio.
Ridacchiai scuotendo la testa.
Mi pulii le mani con il canovaccio e guardai il panorama verdeggiante davanti a me.
Il bello del complesso era che, nonostante fosse una struttura con sistemi di sicurezza ed allarme pari ad una fortezza per i peggiori criminali, le vetrate che la circondavano rendevano tutto molto più vivibile e sereno.
Non mi sentivo oppressa, ma forse Tony aveva ragione, rimanere in questa casa non ci avrebbe mai fatto andare avanti con le nostre vite.
«Come pensi andranno le cose?» chiesi al miliardario in tono affranto.
«Se continuiamo a mangiare così, moriremo di diabete» rispose ironico.
Gli lanciai uno sguardo di rimprovero.
Lui in risposta alzò le mani al cielo «Sono settimane che non facciamo altro che mangiare cibo spazzatura, se continuiamo così qualcuno rischia di rimanerci secco per trombosi. E non voglio fare nomi... Rocket!».
«È un coniglio intergalattico» gli ricordai.
«Ma è pur sempre un coniglio».
«Che cos'è?» anche Steve si aggiunse a noi, indicando il contenuto della pentola.
Adesso eravamo tutti e tre, in cucina, ed io ero al centro tra due fuochi. Speravo solo non bruciassero anche me.
«Sugo».
Il biondo stette per rispondermi, ma le urla di Loki e Natasha ci distrassero momentaneamente.
Li vedemmo oltrepassare la porta della cucina con aria del tutto che calma.
La vedova aveva il suo solito passo felpato ma stavolta, trapelava un po' di rabbia e frustrazione, Loki invece era decisamente irritato.
«Non osare entrare mai più nelle mie stanze, midgardiana!» sentenziò Loki furente.
Alzai gli occhi al cielo.
«La prossima volta non dimentichi il tuo elmo nella mia!» ribatté ancora più furiosa Natasha.

PHOENIX ☯︎︎//MARVELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora