Capitolo 20. Perdersi

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Ho perso tutto, ho perso un po' di me
Su una strada irragionevole
Andare in giro a cercarmi negli altri
E non trovare un cuore somigliarmi

***

Non ho mai temuto la solitudine, però non mi sono mai sentito così tanto solo come in questo momento

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Non ho mai temuto la solitudine, però non mi sono mai sentito così tanto solo come in questo momento. Ed è assurdo che mi senta solo, quando non faccio altro che incontrare gente nuova e sono costantemente circondato da persone. Sì, ma la verità è che non sono le persone giuste.

Il tour di Harry è finito da quasi un mese e da allora non faccio altro che lavorare al mio album, alternando interviste, servizi fotografici e tutto ciò che ne consegue. Adesso ho anche un'agente: si chiama Sarah, è nevrotica e poco incline al dialogo. Si fa sempre come dice lei, perché, come ama ricordare "Io ho fatto diventare famoso Ed Sheeran!", quindi "Se vuoi diventare il prossimo Ed Sheeran, dammi retta!". Mi fido di lei, sa il fatto suo, ma è estenuante seguire i suoi ritmi e se provo a chiederle di tornare a casa, anche solo per un fine settimana, fa la matta.

Ho preso un appartamento in affitto qui a Los Angeles, è al quindicesimo piano e dal terrazzo si riesce a vedere tutta la città. Mi piace starci soprattutto di notte, quando sono solo le luci a definire i profili delle case e delle strade, che come vene si diramano ovunque. Mi siedo sul piccolo divanetto in vimini e mi perdo nei miei pensieri, nei ricordi di quando non avevo niente ma mi sembra di avere tutto.

É quasi l'una di notte e non ho sonno. Ho un pensiero costante in testa: devo trovare il coraggio di chiamare Lando per dirgli che non potrò accompagnarlo al Gala annuale della FIA. Gli avevo promesso che avrei fatto di tutto per esserci, ma quel giorno Sarah mi ha fissato un'intervista radio a parer suo importantissima.

Mentre girovago distrattamente su internet, quasi per caso, mi ritrovo a leggere la prima pagina del Times. Mi lascio sfuggire un sorriso vedendo la foto di Jamie e l'articolo sul suo libro, che ormai è diventato un best seller. Cerco il suo numero in rubrica, chiamandolo immediatamente.

«SEI SUL TIMES!» dico con entusiasmo. «SUL. FOTTUTO. TIMES!»

«Già, il Times», ripete ridendo. «Devi ammettere che ho fatto un salto di qualità. La settimana scorsa ero sul The Sun e mi veniva detto che ho pessimo gusto nell'abbinare i vestiti». Faccio una smorfia, ridendo a mia volta.

«Vorrei essere lì», ammetto, malinconico. Non lo vedo da mesi e mi manca. Non ci sono potuto essere al lancio del suo libro, così da sostenerlo in un momento così importante per lui. Jamie mi ha sempre detto che non serve essere vicini a qualcuno, per sentirsi vicino a quel qualcuno. Eppure, io la mancanza la sento forte, fortissima.

«Lo so Chasey. Lo vorrei davvero tanto anch'io. Ma ehi, io sarò pure sul fottuto Times, ma tu sei nella fottuta Los Angeles. Che stai facendo? Ti stai crogiolando al sole?»

Mille Graffi || Lando NorrisWhere stories live. Discover now