Capitolo 13. Paranoie

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Io c'ho le pa-rano-ie per la no-ia e so
Che non dovrei dimostrami vulnerabile
Ma vorrei fosse più facilе

Io c'ho le pa-rano-ie per la no-ia e soChe non dovrei dimostrami vulnerabileMa vorrei fosse più facilе

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«Sei veramente bellissima stasera Val», le faccio sapere appena la vedo con addosso un vestitino a fiori, lungo fino al ginocchio e con una scollatura a cuore. Lei mi sorride, avvicinandosi a me e sistemandomi i capelli. «Vuoi fare colpo su qualcuno questa sera? Perché se la risposta è sì, credimi ci riuscirai benissimo», la informo. Lei si affretta a scuotere la testa, ma diventa totalmente rossa e capisco di aver fatto centro.

«Sono contenta che tu e Lando avete fatto pace», mi dice cambiando discorso. «Lui verrà?» chiede. Annuisco in risposta, sorridendole.

«E verrà anche Carlos», le faccio sapere. «Tra di voi è tutto okay?» chiedo. Lei cammina sui suoi tacchi, facendo rumore contro il pavimento ad ogni passo, così da avvicinarsi a prendere la borsa.

«Sì, tutto okay», dice semplicemente. La guardo aggrottando la fronte, facendole capire che non le credo, ma mi ignora. «Andiamo?» chiede ed io annuisco, seguendola fuori da casa sua. Non credo sia il momento giusto per parlare di Carlos, quando si sentirà pronta lo farà.

Dopo la gara siamo ritornati a Londra, per fortuna sali e salvi, siamo passati da me così che potessi prendere un cambio e mentre stavo per uscire mio padre è rientrato.

«Esci?» mi ha chiesto, facendomi irrigidire.

«Ho il turno di sera», ho mentito io e quando lui si è avvicinato a me, trascinandosi dietro l'odore di alcol e sigarette, ho davvero creduto che sapesse che stessi mentendo.

«Pensavo fossi andato al lavoro stamattina».

«D-doppio turno». Lui è rimasto in silenzio a guardarmi per dei secondi che mi sono sembrati eterni, poi mi ha dato una pacca un po' troppo forte sulla spalla, spingendomi verso la porta.

«Sì vai a lavorare, almeno fai qualcosa di utile». Mentre lui si è allontanato, andando verso la cucina, io ho preso un respiro di sollievo e sono letteralmente fuggito giù per le scale. Mi sono fermato da Jamie, che siccome ha la mononucleosi è praticamente costretto a stare in isolamento. Ci siamo parlati attraverso la porta, gli ho detto della festa e lui mi ha chiesto di chiamarlo domani, così da raccontargli tutto, perché secondo lui sarà la festa dell'anno.

Quando io e Valerie arriviamo all'indirizzo che Lewis le ha inviato per messaggio, ci troviamo di fronte una villa enorme. Tutte le stanze sono illuminate, la musica è al massimo e nelle vicinanze è pieno di macchine e di persone. In tutta questa confusione io riesco a trovare senza difficoltà Lando; è appoggiato alla sua macchina, insieme a Carlos e Daniel. Stanno parlando ma appena vedono arrivare me e Valerie si bloccano di colpo.

«Wow Val, sei uno schianto!» le fa sapere Daniel, mentre Carlos resta a guardarla in silenzio, ma si capisce anche fin troppo bene che lo pensa anche lui.

Mille Graffi || Lando NorrisOn viuen les histories. Descobreix ara