Capitolo 14. Completamente

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Dove sei?
Stavo cercando di vederti in mezzo a tutta questa folla
Lo riconoscerei il tuo nome
Tra quasi otto miliardi di persone

Dove sei?Stavo cercando di vederti in mezzo a tutta questa follaLo riconoscerei il tuo nomeTra quasi otto miliardi di persone

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***

Sembra una vita che io e Jamie non ceniamo insieme, a casa sua. Prima di Charles e di Lando ci capitava di farlo sempre, ogni settimana, come un rituale.

Jamie è uscito da poco dallo stato di isolamento che si era imposto dopo essersi preso la mononucleosi. Direi che ha recuperato alla grande tutto il tempo perso. In meno di ventiquattro ore dal suo ritorno nel mondo dei vivi ha già fatto le peggio porcherie con Charles (e credetemi, avrei preferito non saperlo cosa si può fare con del cioccolato e dei frutti di bosco), lasciandomi in pasto a quelle squilibrate delle sue amiche. A tal proposito...

«Ti hanno dato qualche consiglio utile?» mi chiede. «Passami il sale per favore», aggiunge poi, indicandomelo con la mano.

«Io non credo di voler ripetere quello che mi hanno detto, ti prego!» risposto, passandogli il sale. Jamie ride, lasciandomi uno sguardo prima di ritornare a cucinare. «Credo di volermi unicamente fidare del mio istinto d'ora in poi. E di Lando». In fin dei conti gli ho detto che l'avrei fatto...completamente. Della festa a casa di Lewis non abbiamo più parlato, non ho detto niente a nessuno di quello che è successo in quel bagno. Voglio solo dimenticare quello strano tentativo di sedurre Lando, pensando che facendolo avrei risolto le insicurezze che mi porto dentro.

«Ottima idea Chasey!» suggerisce Jamie. «Però, se ti servisse un qualsiasi consiglio. Tipo sui pompini o -».

«No! Grazie», mi affretto a dire, sorridendogli imbarazzato. Jamie alza le spalle, con la sua tipica espressione da "peggio per te".

***

Lando non mi da la possibilità di fidarmi di lui per le tre settimane avvenire. Mi sembra sempre sfuggente, ma mi dico che sia solo perché deve concentrarsi sulle ultime gare prima della pausa estiva. Cerco di non stargli addosso, rivolgendo le mie attenzioni sul lavoro, gli esami a settembre e nuove canzoni, che però hanno tutte una maledetta aria malinconica.

Un venerdì pomeriggio lo vedo entrare al Coco Momo, senza che mi abbia detto che sarebbe passato. Lo guardo confuso, ma incapace di trattenere un sorriso.

«Ehi, che ci fai qui?» chiedo.

«Sono venuto a prenderti», mi dice, come se fosse già stato programmato ed io me ne fossi dimenticato. Prendermi per andare dove?! Probabilmente capisce dalla mia espressione che sono confuso, quindi chiarisce subito. «Questo fine settimana a Bristol ci sarà la fiera annuale, ed io non me ne perdo mai una da quando avevo sei anni! Ho pensato che potessimo andarci insieme».

«Sì, certo!» rispondo con entusiasmo. «Non facciamo qualcosa insieme da un po'», gli faccio notare, mordendomi il labbro.

«Questo fine settimana siamo solo io e te». E lo siamo davvero! Quando arriviamo a casa dei suoi è tutto buio e silenzioso, Lando apre con il suo mazzo di chiavi e mi fa entrare, accendendo la luce.

Mille Graffi || Lando NorrisWhere stories live. Discover now