Capitolo 3. Te lo prometto

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I'm obsessed, I'm embarrassed
I don't trust no one around us
I'm a mess for your love, it ain't new

I'm obsessed, I'm embarrassedI don't trust no one around usI'm a mess for your love, it ain't new

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La cosa che mi piace di più di Jamie è il modo in cui si preoccupa per me. Ma credo sia anche la cosa che mi piace di meno. Non fraintendetemi, lo trovo carino perché nessuno all'infuori di Jamie si è mai preoccupato per me, però alcune volte esagera.

«No, non se ne parla, non parto!» mi dice categorico, incrociando le braccia al petto e guardandomi con un'occhiata seria. Io sbuffo, appoggiandomi allo schienale del divano. Questa discussione sta andando avanti da venti minuti buoni e né io né lui sembriamo intenzionati a mollare. Vediamo chi è più cocciuto!

«E perché?»

«Smettila di chiedermi il perché», mi incalza. «Settimana scorsa hai quasi fatto a pugni con uno e lo stesso giorno sei svenuto al supermercato perché non avevi mangiato niente a pranzo! Come se non bastasse il giorno dopo hai pensato bene di non andare a scuola, anche se sapevi di essere in punizione, e tua madre è venuta da me a chiedermi se sapessi dove fossi. E indovina? Non lo sapevo! Da quando ci nascondiamo le cose io e te, Chase?»

«Non ti nascondo niente. E non credo di doverti sempre dare conto di ogni cosa che faccio».

«Io invece credo che tu mi stia nascondendo qualcosa». Rimango in silenzio, abbassando lo sguardo e Jamie ride nervosamente, spingendomi a guardarlo. «Ma che combini? Ultimamente ti vedo distratto e mi sembra tuo padre prenda la tua distrazione come pretesto per sfogarsi».

«Jay, te l'ho già detto! Solitamente a scuola mangio, quel giorno stavo avendo una giornata difficile, dovevo ripassare per la verifica e me ne sono dimenticato. E per quanto riguarda la mia assenza a scuola, scusami se te lo dico ma credo tu sia l'ultima persona a poter parlare! Mi hai sempre detto che facevi sega a scuola e più di una volta mi hai proposto di farlo, per passare la giornata con te!» gli ricordo, beccandomi un'occhiataccia che mi fa venire i brividi.

«Ehi, vieni a sederti qui vicino a me», gli dico sbattendo la mano contro il divano. Un po' controvoglia Jamie decide di accontentami, lasciandosi cadere vicino a me.

Mi sposto leggermente, accoccolandomi contro il suo petto. Lui mi passa un braccio attorno alla spalla, accarezzandomi con il dorso della mano. Rimaniamo così, in silenzio, e vorrei questo momento potesse durare per sempre, ma dura solo un secondo.

«Non stai facendo niente di illegale, vero? Tipo vendere droga», mi chiede, facendomi scuotere la testa con insistenza.

«Jamie, seriamente, chi cazzo farebbe vendere della droga a me?»

«Beh, io lo farei! Sei la persona più improbabile da cui comprare droga». Sollevo la testa, lasciandogli uno sguardo veloce e lui ride, per poi ritornare subito serio. «Se dovesse esserci qualcosa che non va, qualsiasi cos-»

Mille Graffi || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora