Attacco di panico

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#Myriam POV

Mi sto apprestando a fare chiusura come sempre con Eleonora quando vedo spuntare Niccolò, sembra essere visibilmente agitato ed è inutile dire che sento anche io l'agitazione crescere, domani finalmente avrà il concerto del Circo Massimo ed ero convinta che fosse già la per fare prove su prove oltre che controllare tutto nei minimi dettagli; mi aspettavo anche di doverlo portare via di peso.

- Nic! - Eleonora gli sorride.

- Ele! - replica lui con tono decisamente troppo da panico. - Amore! - e mi fissa intensamente negli occhi, è come se tutto ciò che ci circonda fosse completamente sparito.

- Che succede? - non riesco a contenermi e corro nella sua direzione afferrando la sua mano che trema abbastanza violentemente, fisso Ele anche lei abbastanza preoccupata dalla scena.

- Che succede? Mi sento male, domani devo cantare non so di fronte a quante persone. - e si fa aria, sembra essere decisamente un attacco di panico, non lo biasimo probabilmente io al suo posto potrei fare anche peggio.

- Siediti! - e lo accompagno verso il solito tavolo e mi siedo al suo fianco dal momento che non accenna a lasciarmi la mano. - Adesso respiriamo insieme ok? - essendoci passata tempo fa so benissimo come gestire situazioni del genere. Lui annuisce semplicemente mentre mi ascolta, sicuramente la cosa migliore è parlargli con estrema calma. Devo dimostrarmi calma e non spaventata, e non so per quale miracolo ci sto riuscendo. - Va meglio? - chiedo dopo un po' mentre Eleonora ha pensato bene di portare un po' di acqua e zucchero per Niccolò.

- Un po'! - biascica anche lui.

- Come sei arrivato qui? - domando io anche se sono consapevole che avrà guidato comunque nonostante il panico.

- In auto? - domanda lui ovvio e io lo guardo a dir poco male.

- Niccolò! - lo ammonisco. - Tu avevi un attacco di panico e ti sei messo al volante? Decisamente non va bene. - dico io. - Ele chiama qualcuno che porti a casa la macchina di Niccolò, lui in questo stato non guida! - e fisso la mia migliore amica che non batte ciglio ma avvia una chiamata e capisco subito che si tratta di Fabrizio.

- Tra un po' arriva Fab! - spiega lei mentre ci raggiunge.

- Ma tu stasera stai con me vero? - mi domanda Niccolò che sembra essere diventato improvvisamente un bambino di cinque anni, guardo Ele che sorride divertita dalla scena ma suppongo che quando Fab affronterà il tour anche lei vivrà qualcosa del genere.

- Si, sto con te, promesso! - e gli accarezzo dolcemente i capelli nella speranza di calmarlo e lui mi sorride dolcemente.

- Se vuoi puoi guidare tu la mia macchina così andiamo a casa mia! - a questa proposta di Niccolò quasi mi sento svenire, mi sta offrendo di guidare la sua auto e conoscendo quanto ci tiene penso che sia evidente che non sta proprio benissimo.

- Sicuro che non devo chiamare il tuo medico? - domando allarmata. - Mi stai offrendo di guidare la tua super auto? -

- Che c'è di strano? Io mi fido di te! - afferma deciso.

- Apprezzo che ti fidi di me, ma se faccio un bozzo devo vendere almeno un rene per poterti ripagare i danni. - mi lamento io guadagnandomi un'occhiataccia da parte di Niccolò.

- Non farai nessun danno, lascia le chiavi della tua ed Ele così va a casa con Fabrizio! - afferma deciso Niccolò, e io sono sempre più perplessa. Prima arriva completamente in panico e poi improvvisamente diventa una sorta di despota che detta legge.

- Va bene tranquilla, se ti fidi che Fab guidi la tua auto! - afferma divertita Eleonora.

- Cretina! - e le lancio le chiavi. - Ma la chiusura? -

𝓤𝓷'𝓪𝓵𝓽𝓻𝓪 𝓬𝓪𝓷𝔃𝓸𝓷𝓮 𝓹𝓮𝓻 𝓷𝓸𝓲 [Terminata]Where stories live. Discover now