Confessioni

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#Myriam POV

Stiamo camminando verso l'auto e sia Niccolò che i suoi amici hanno deciso di accompagnarci.

- Guarda che ci sappiamo difendere. - scherzo io.

- E' notte fonda fidati che è meglio se vi accompagnamo. - replica lui e io non so proprio come rispondere, devo dire che mi ha spiazzato, tante cose di me non le conosce eppure questo gesto mi fa sentire in un certo senso protetta, non mi capitava da parecchio tempo a dire il vero.

- Come vuoi. - dico io dopo un po'.

- E penso che anche loro siano felici. - e con il capo indica i suoi amici che stanno parlando fitto con Eva e Benedetta.

- Si. - e sorrido divertita, vorrei vedere le mie amiche felici con qualcuno che tiene a loro.

Recupero le chiavi dell'auto. - E' stata una bella serata! - mi dice Niccolò distraendomi dai miei pensieri.

- Ti mancavo già? - provo a buttarla sullo scherzo.

- Forse. - e lo vedo vago. - Domani che fate? -

- Si chiama stalking Moriconi se ci perseguiti anche nell'unico giorno di chiusura del bar. - scherza Eleonora che a quanto pare sta ascoltando tutto.

Io ridacchio ma alla fine dentro di me mi ritrovo a pensare che io forse più di tutte loro so cosa vuol dire sentirsi perseguitate da qualcuno che vuole continuare a farti del male.

- Va beh! - e alza le mani in segno di resa.

- Scherzava. - dico io riferendomi ad Eleonora. - Comunque non abbiamo programmi, perchè? -

- Ero solamente curioso. - si giustifica lui mentre siamo arrivati alle auto e casualità vuole che anche loro abbiano parcheggiato qui vicino dunque iniziano i saluti di rito.

- Buonanotte! - mi dice Niccolò avvicinandosi e mi stupisce lasciandomi un bacio sulla guancia, direi che non mi aspettavo minimamente questo gesto e sento anche i brividi lungo la schiena ma cerco di non dargli peso.

- Anche a te. - replico mentre gli sorrido e poi apro la portiera dell'auto mettendomi al volante e aspetto solo che salgano le altre, non vedo l'ora di arrivare a casa, non ho molto sonno ma voglio stare un po' da sola con me stessa e i miei pensieri.

Le ragazze salgono e io metto in moto dirigendomi verso casa, le strade della capitale sono comunque un po' trafficate, è sabato sera e molti ragazzi sono usciti a divertirsi proprio come noi.

- Tutto bene? - mi domanda Eleonora e ho la netta impressione che avesse persino timore a rivolgermi la domanda per risvegliarmi dai miei pensieri.

- Certo. - e le sorrido. - Sono un po' stanca. - le dico poi per provare a rassicurarla ma so che mi conosce abbastanza bene.

- Mmmh fingerò di crederti sappi solo che quando vuoi parlarne io sono qui, come sempre ti lascio i tuoi tempi e spazi. -

- Grazie Cicci. - replico io sorridendole, penso che persone come lei siano veramente rare da incontrare, spesso le amiche dicono che ci sono e che ti ascoltano ma poi in poche lo fanno realmente mentre so che Eleonora mi ascolta e cerca sempre di aiutarmi nel migliore dei modi anche se io tendo molto spesso a tenere tutto per me, odio chiedere aiuto preferisco risolvere le mie cose solamente con le mie forze.

Finalmente siamo a casa e tolgo immediatamente i tacchi, mi concedo una doccia e mi ritrovo nuovamente a pensare, sicuramente non sto passando un bel momento e il fatto che quel gesto di Niccolò mi abbia fatto provare i brividi mi destabilizza.

Voglio stare un po' sola e lontana dal genere maschile, ho avuto troppe brutte esperienze, mi sono sempre buttata a capofitto nelle storie d'amore dando tutta me stessa e quando dall'altra parte non vieni capita è una grande sofferenza, sentirsi rinfacciare le cose è a dir poco assurdo quando dai anima e corpo ad una persona.

𝓤𝓷'𝓪𝓵𝓽𝓻𝓪 𝓬𝓪𝓷𝔃𝓸𝓷𝓮 𝓹𝓮𝓻 𝓷𝓸𝓲 [Terminata]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt