Decisioni importanti

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#Eleonora POV

Decisamente la sveglia all'alba per andare al lavoro non mi mancava per niente, però quando i risvegli sono con Fabrizio non mi dispiacciono per niente. - Buongiorno! - biascico ancora mezza addormentata mentre nascondo la testa nell'incavo del suo collo, lui mi accarezza dolcemente la schiena e un sorriso involontario si fa spazio sul mio viso.

- Buongiorno! - replica lui e quando decido di guardarlo in faccia noto che ha il mio stesso sorriso. - Come ti senti? - mi chiede e solamente ora mi ricordo che questa mattina dovrò parlare con la titolare.

- Me ne ero dimenticata. - ribatto mentre mi alzo e lo seguo in direzione della cucina per fare colazione, abbiamo deciso di mettere la sveglia ancora prima del solito per avere il tempo di fare tutti i nostri rituali. La colazione insieme è quella cosa a cui non potremmo mai pensare di rinunciare. - Comunque appena ci parlo ti faccio sapere. - lo rassicuro io. - Devi andare in studio? -

- Si, devo registrare oggi. - e mi sorride. - Però quando hai bisogno mi chiami e sai che volo da te. - sorrido per la sua dolcezza, so che vuole mantenere la promessa di esserci e che io posso sempre contare su di lui.

- Lo so, però sai che me la cavo anche da sola e con me ci sarà Myriam. - lo rassicuro. - Però se passi in pausa pranzo mangiamo qualcosa insieme al volo, so che non è una prospettiva allettante però almeno passiamo un po' di tempo insieme. - gli propongo io.

- Anche se non è allettante mi piace perchè voglio passare del tempo con te, mi fai sapere a che ora hai pausa così mi organizzo. - ribatte lui mentre finiamo di fare colazione, lui si concede la prima sigaretta della giornata e io intanto vado a fare la doccia per poi prepararmi. Dal momento che fa ancora caldo decido di non esagerare con il trucco, matita e mascara oltre a definire le sopracciglia, un po' di rossetto e mi ritengo soddisfatta del mio lavoro. Lascio il bagno a Fabrizio andando in camera a vestirmi semplicemente con un paio di jeans e una maglietta a mezze maniche.

Recupero la mia borsa e il telefono e siamo praticamente pronti ad uscire di casa. - I ragazzi a che ora arrivano in studio? - gli domando curiosa.

- Penso tra un paio di ore ma intanto posso fare comunque parecchie cose, ho varie idee per la testa. -

- Comunque domani dormo a casa, non voglio farti svegliare sempre all'alba e penso che sia anche ora che supero il blocco di mettermi al volante. - gli annuncio, ci ho pensato molto e non posso sempre contare sui passaggi di Fabrizio o di Myriam soprattutto ora che cambierò lavoro.

- Ele con calma, sai che non ti devi forzare, io ti accompagno volentieri e quando vuoi provare io mi offro come istruttore. - e ride.

- Tu sei pazzo io non guiderò questa macchina. - e indico la sua Audi, è fin troppo costosa perchè io impari a guidare con questa.

- Ele tu sai guidare devi solamente superare quel limite che ti mette il panico. - decreta deciso. - E un'auto vale l'altra. - ovviamente è un grande testardo motivo per cui so che non si arrenderà tanto facilmente e forse avrei fatto bene a tenere la bocca chiusa.

- Poi ne riparliamo. - dico scendendo dall'auto e troviamo Myriam e Niccolò mentre lei alza la serranda.

- Si ricomincia!- mi dice lei e io annuisco, dopo aver salutato i due uomini entriamo mettendoci immediatamente al lavoro. - Stai bene? - mi chiede Myriam un po' preoccupata.

- Si, un po' tesa, spero che possa andare bene. - dico mentre accendo la macchina del caffè. - Te? Racconta tutto! - e sono veramente curiosa di sapere com'è andata la sua serata di annunci.

- Siamo arrivati che c'erano già tutti, inutile dire che le mamme avevano cucinato per un reggimento. - e sorride. - Loro già sapevano della proposta che Niccolò voleva farmi, aveva chiesto il permesso ai miei genitori e questo penso che sia qualcosa d'altri tempi; comunque abbiamo annunciato che ho accettato e devo dire che sono tutti felici. Mio padre era un po' preoccupato e voleva sapere se sono felice e cose del genere. - e mi sorride. - Abbiamo anche parlato della novità di Niccolò, non sapeva nulla nè Anna nè i fratelli. - e dopo queste parole di Myriam sono spiazzata, pensavo ne avesse parlato almeno con la famiglia. - Ti anticipo, non voleva deluderli o che pensassero che è pazzo e quindi gli ha spiegato bene di ciò che ha bisogno. -

𝓤𝓷'𝓪𝓵𝓽𝓻𝓪 𝓬𝓪𝓷𝔃𝓸𝓷𝓮 𝓹𝓮𝓻 𝓷𝓸𝓲 [Terminata]Where stories live. Discover now