#Niccolò POV
Ho dormito dalle ragazze e ora sto accompagnando Myriam al lavoro e poi andrò in studio.
- Ehi! -
- Sono preoccupata per Ele, non so se sia stata una buona idea lasciarla a casa da sola. -
- Non potevamo fare diversamente, oggi non se la sente di lavorare e ci sta. - provo io sperando di essere abbastanza convincente.
- Non sarà facile pensare che possa riprendersi e poi quello sa dove abita. - si lamenta lei.
- Non penso che si avvicinerà tanto facilmente a lei. -
- Tu dici? -
- Fidati. - e provo ad essere il più rassicurante possibile.
- Tu che impegni hai oggi? - mi domanda Myriam.
- Devo andare in studio, ho finito la canzone e oggi la faccio sentire a Fab spero che sia la versione definitiva. - affermo deciso.
- E io quando potrò ascoltarla? - mi chiede curiosa.
- Presto. - e le sorrido.
- Lo spero. E mi raccomando! - la vedo puntarmi un dito contro il petto.
- Che? - domando io.
- Lo sai benissimo, non dire niente a Fab. - e la vedo studiarmi.
- Sai bene che non parlerò. - replico io.
- Diciamo non in modo diretto. - e ride di conseguenza mi rendo conto che mi conosce veramente bene.
- Ma che dici? - le domando.
- Dico che ti conosco Niccolò, tieni ad Ele e non vuoi infrangere la promessa che le hai fatto ma sei anche amico di Fabrizio e in qualche modo vuoi che lo sappia perché pensi che solo lui possa aiutarla. - afferma Myriam.
- Mi conosci proprio bene. -
- E quindi come pensi di fare? - mi domanda Myriam.
- Tu potresti essere mia complice, scrivimi che sei preoccupata per Ele non entrando troppo nei dettagli e io lascerò aperta la chat. -
- Va bene. -
Scendiamo dall'auto e la accompagno fino di fronte alla serranda del bar. - Buona giornata piccola! - e le lascio un bacio a stampo.
- Anche a te! - e mi sorride dolcemente, mi rendo conto che è diventata per me importante e questi piccoli gesti quotidiani mi fanno stare bene.
Salgo nuovamente in auto e mi dirigo in studio e spero che il mio piano possa funzionare.
- Buongiorno! - sobbalzo quando sento la voce di Fabrizio.
- Buongiorno già sveglio? -
- Pensavi seriamente che sarei arrivato in ritardo? - mi chiede lui.
- Sinceramente si. - e rido. - Non sei mai stato tanto puntuale. -
- Diciamo che ho fin troppa fretta di uscire di casa ultimamente. E tu invece come mai sei in ritardo? - mi domanda lui. - Non è da te. -
- Ho accompagnato Myriam al lavoro. - dico io semplicemente e so che così sto iniziando a mettergli la pulce nell'orecchio.
- Si? -
- Eh si, ed è curiosa di sentire la canzone. -
- Penso che sia assolutamente normale. - mi dice Fabrizio. - Ed Ele ha fatto il terzo incomodo? - mi chiede Fabrizio.
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