Prima volta

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#Eleonora POV

Io e Fabrizio siamo in auto, stiamo andando a casa sua, mi dispiace averlo rapito dalla festa e mi auguro che sia per una giusta causa, penso che sia inutile dire quanto sono tesa ed agitata in questo momento. Ho aspettato per anni che arrivasse questo momento speciale, ho immaginato veramente un sacco di cose che ora spero che non sia una fiasco, non ho alcun dubbio su Fabrizio, so che lui non potrebbe mai deludermi, potrei però essere io a deludere lui e questo non potrei sicuramente perdonarmelo. Fabrizio allunga la mano afferrando la mia. - Stai bene? - domanda mentre non toglie lo sguardo dalla strada.

- Si, sto bene! - affermo io fissando la strada scorrere, non riesco a guardarlo presa da troppe paure.

- Ele se non te la senti sai benissimo che non è un obbligo, io posso aspettare, il sesso passa veramente in secondo piano quando posso dormire con te tra le mie braccia. - so che pensa sul serio queste cose.

- Fab so come la pensi, però non posso restare bloccata in eterno solo perchè ho paura. -

- Tu devi assecondare solamente te stessa e non ti puoi forzare di superare una paura, in qualche modo hai già accelerato troppo sotto questo punto di vista. - mi dice ancora lui.

- Chi dice che io mi stia forzando? Fab è solo ciò che desidero fare, penso che sia anche normale avere paura. - mi giustifico io.

- Vuoi dirmi di cosa hai paura? -

- Ho paura che possa fare male però la cosa che più di tutte mi spaventa è del fatto che potrei deluderti, e non sono assolutamente pronta a perderti. -

Dopo queste mie parole lo vedo accostare la macchina e prende il mio viso tra le mani. - Tu stai dicendo stronzate! - e mi bacia dolcemente. - Non mi deluderai mai! -

- Che ne sai? Io sono totalmente inesperta, non so nemmeno che cosa devo fare per farti stare bene! - mi lamento, anche se so che ciò che è già successo tra di noi a Milano in parte mi ha fatta sbloccare, e lui non mi ha mai fatto pesare la mia inesperienza, sono tutti pensieri miei che penso non se ne andranno dalla mia mente fino a quando non l'avremo fatto.

- So benissimo che non hai esperienza, e mi pare che ti ho detto mille volte che la cosa non mi pesa! - sbotta lui. - Ele te lo ripeto io posso aspettare, non sono una macchina del sesso. Non perchè in passato avevo relazioni basate solamente sul rapporto fisico vuol dire che allora penso solo a quello, per me ora la cosa più importante è che tu stia bene. E io lo percepisco che tu non stai bene! - e mi accarezza i capelli.

- Io ho compreso che non starò mai bene fino a quando non accadrà, quando forse l'avremo fatto potrei comprendere se le mie paure erano inutili o meno. - gli dico sincera e spero ovviamente di convincerlo.

- Sei sicura che ti serva questo? - domanda preoccupato. - Sicura che non stai ripensando a quello che ti poteva succedere? -

- No, assolutamente no, ormai l'ho accantonato. Io mi fido di te, so che non ti interessa solo il sesso e so che tu mi farai stare benissimo in quel momento come un po' è già successo quando abbiamo iniziato a conoscerci meglio diciamo così. - mi sento terribilmente imbarazzata ad affrontare questo tipo di argomento, sento che sto anche arrossendo un sacco.

- Ascolta ce proviamo però nessun obbligo, ci possiamo fermà se cambi idea chiaro? - mi chiede lui e io annuisco semplicemente, così lui si rimette in carreggiata guidando verso casa sua e ora che ne abbiamo parlato mi sento decisamente meglio.

- Sicuro che non volevi restare alla festa? - gli domando quando apre il cancello carraio di casa sua.

- Sicuro! - e mi sorride parcheggiando sotto il portico, poco dopo scendiamo entrambi dall'auto e lui subito mi prende per mano, forse può sembrare un gesto banale e scontato ma per me non lo è per niente. Fabrizio apre la porta di casa e mi fa entrare prima di lui, dopo aver acceso la luce lancia le chiavi sul mobiletto basso.

𝓤𝓷'𝓪𝓵𝓽𝓻𝓪 𝓬𝓪𝓷𝔃𝓸𝓷𝓮 𝓹𝓮𝓻 𝓷𝓸𝓲 [Terminata]Where stories live. Discover now