Trasferimento a Roma

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#Eleonora POV
Alla fine il contratto è scaduto, non mi hanno rinnovato, hanno detto che sono brava nel mio lavoro ma attualmente c’è troppa poca gente in città per pensare di mantenere il mio posto di lavoro, non è una scusa perchè effettivamente ultimamente gli ospiti sono veramente pochi e scarseggiano motivo per cui ho deciso di accettare l’offerta di Myriam e trasferirmi a Roma.
- Mi raccomando! - mamma è veramente preoccupata.
Sorrido divertita. - Mamma tranquilla, ci provo e se non va torno a casa. - provo a rassicurarla io, ovviamente lei è stranita da questa mia decisione, ho sempre rifiutato categoricamente di allontanarmi da casa e dai miei genitori per via del forte legame che ho con loro ma ormai a 28 anni penso che sia giusto che in parte io trovi la mia indipendenza.
- Va bene. - e mi sorride. - E anche a casa della tua amica cerca di essere collaborativa. - 
- Certo mamma. - a volte sembra che io sia una bambina, sono veramente fortunata che Myriam e le sue coinquiline abbiano ancora una stanza libera e si sono offerte di affittarla a me anche perchè a Roma gli affitti sono carissimi ma poi almeno avrò la fortuna di condividere la casa con delle persone che già conosco e con cui vado d’accordo.
- Mamma tranquilla, non sono più una bambina, non mi metterò a cucinare perchè sono negata ma aiuterò in ogni cosa possibile. - la rassicuro ancora io.
- Bravissima! - e mi lascia un bacio sulla guancia, trascino con me la mia valigia mentre raggiungo l’auto di papà che mi accompagnerà in stazione.
Papà mi accompagna fino al binario e io anche quando andavo in gita ho sempre odiato il momento dei saluti perchè mi viene sempre da piangere e non voglio assolutamente mostrarmi debole ora come ora.
Saluto velocemente papà mentre salgo con la mia valigia e cerco il mio posto sul treno isolandomi immediatamente con le cuffie, ho bisogno di un po’ di musica per distrarmi dai pensieri. 
Il viaggio scorre tra musica e pensieri, devo iniziare un nuovo lavoro e sarà una bella sfida per me, non ho mai lavorato prima d’ora in un bar, penso che la cosa possa aiutare anche la mia timidezza residua a sparire completamente. 
Gli autoparlanti annunciano l’arrivo a Roma e mi appresto a scendere dal treno, una volta sul binario cerco il volto della mia amica e poco dopo vengo travolta da un uragano biondo che mi stringe a se. - Eccoti finalmente! - è a dir poco euforica del mio arrivo nella città eterna.
- Non respiro! - mi lamento io poco dopo facendola scoppiare a ridere. - Se volevi soffocarmi per liberarti di me ci sei quasi riuscita. - scherzo quando mi lascia andare,
- Andiamo! - e mi invita a seguirla verso l’esterno della stazione dove ha parcheggiato l’auto. - Come è andato il viaggio? -
- Bene, tutto tranquillo a parte un po’ di pensieri. - ammetto io.
- Ripensamenti? - mi chiede mentre si mette alla guida.
- No, nessun ripensamento. E’ solo un nuovo settore per me e ho capito che vorrei far sparire la mia timidezza definitivamente quindi penso che sia il momento di crescere e affrontare questa sfida. - dico io decisa. - Anzi grazie per aver pensato a me e soprattutto per l’ospitalità. - le dico sorridendo.
Myriam ricambia il mio sorriso. - E’ un piacere e spero proprio che ti troverai bene. - 
- Ne sono certa. - 
- Hai avvisato Fabrizio? - mi domanda lei curiosa. 
- Sinceramente no, ho visto dalle storie che è in vacanza in Messico. - le dico. - Perchè tu gli avevi detto qualcosa prima che partisse? - provo ad indagare curiosa.
- Non ho avuto modo, è passato poco di recente e poi appunto è partito senza nemmeno avvisare. - 
- Beh diciamo che nelle interviste aveva detto che voleva andare in vacanza in Messico. - dico io ricordando alcune cose che ho letto.
- Lo so. - e mi fissa.
- Che c’è? -
- Niente. - 
- Myriam! - la esorto io a parlare.
- Sai che di solito viene al bar con Niccolò? - mi domanda e io a questa cosa resto perplessa.
- No che non lo so, non mi ha mai detto con chi viene al bar e nemmeno tu. - la punzecchio divertita.
- Eh si, ormai siamo un po’ in confidenza. - mi spiega. - Vengono a colazione ma anche a fare l’aperitivo. - 
- E? Ti piace? - provo a chiederle.
- Ma che scherzi? - domanda lei. - Siamo amici. - 
- Mmmh ok. - mi guardo intorno e trovo che questa sia una bella città. - Devi farmi scoprire gli angoli più nascosti di Roma. - le dico io cambiando discorso perchè mi è sembrata a dir poco frenata. 
- Certo, vedrai che ti faccio scoprire cose che nemmeno i turisti sanno, la vera Roma la conoscono solo i romani. - 
- Pensavo che fosse bella ma non così tanto. - confesso io. - Lascia senza fiato. - 
- Stasera noi donne usciamo e ti portiamo a vedere i posti più belli dove trascorrere le serate. - 
- Sicura? - 
- Certo, perchè? -
- Non voglio intromettermi tra te e le ragazze, non voglio essere di troppo per voi. - 
- Smetti di dire cazzate, noi vogliamo condividere le cose con te. - 
Sorrido alle sue parole e mi sento anche gli occhi lucidi per la commozione. - Grazie! -
- Ma non devi è il minimo, sei nostra amica non sentirti mai esclusa. - mi dice Myriam decisa mentre parcheggia. - Sappi che io odio parcheggiare. - 
Ridacchio. - Non ti fa paura guidare nel traffico? - le domando.
- No, mi fanno paura i parcheggi. - specifica lei mentre scende dall’auto e io ovviamente la seguo. - Eccoci qui. - e la vedo passarmi un mazzo di chiavi. - Queste sono le chiavi. - fisso lo stabile di fronte ai miei occhi e apro il portone del palazzo.
- Piano? -
- Quinto. - 
- Per fortuna c’è l’ascensore. - affermo divertita dal momento che io odio in modo folle fare qualsiasi tipo di attività fisica o sport in generale, sono più una tipa da camminata e relax sul divano mentre Myriam so che è il mio esatto opposto e forse proprio per questo ci siamo trovate e andiamo tanto d’accordo, ci conosciamo da un anno e mezzo ma devo dire che si è creato uno splendido legame tra di noi.
- Sappi che ti porterò a correre con me. - afferma lei mentre saliamo in ascensore e spinge il tasto numero 5. 
- Tu credi? - le domando divertita. 
- Ovvio. - e ride.
- Vedremo. - replico in tono di sfida mentre usciamo dall’ascensore e poco dopo si apre la porta di fronte a noi rivelando due ragazze more. 
- Eccovi! - afferma Benedetta.
- Entrate forza. - ed Eva mi trascina in casa mentre io scoppio a ridere e si penso che queste ragazze mi faranno decisamente bene. - Anche se già ci conosciamo piacere io sono Eva! -
- Eleonora. - e le stringo la mano facendo lo stesso con Benedetta.
- Perfetto mo che ve siete presentate che dite le facciamo vedere la casa? - domanda Myriam ottenendo il consenso delle altre e facciamo un giro per la casa.
-  Mi piace un sacco. - affermo mentre siamo sul terrazzino e loro si stanno concedendo una sigaretta.
- Sicura? -
- Certo. -
- Tu non fumi? - mi chiede curiosa Eva.
- No e sono pure astemia. - 
- Non va bene. - mi punzecchia Benedetta. - Piano piano ti convertiamo almeno all’alcol. - e ride.
- Con calma! - si raccomanda Myriam. - Comunque già le ho detto che stasera si esce per cui data l’ora ci conviene iniziare a prepararci. - 
Annuisco e mentre loro a turno si concedono la doccia io sistemo un po’ la mia valigia e penso a cosa indossare questa sera per uscire con le ragazze, ovviamente prima ho avvisato i miei che sono arrivata a Roma sana e salva e che questa sera uscirò con le mie coinquiline.
- Te serve aiuto? - mi volto e trovo Myriam. 
- Ho quasi finito. - e le sorrido. - Ho anche già deciso cosa mettermi. - e le indico i vestiti che ho appoggiato sulla sedia, una gonna e sopra un maglioncino, stivali alti e borsetta.
- Perfetto direi, hai deciso de conquista tutta Roma? -
- Ma che scherzi? - domando io. - Sai che non penso sia il momento. - 
Myriam alza il sopracciglio scettica. - Più che altro a parte Fabrizio non ti interessa nessuno. - mi fa notare lei. 
- Sssh. - la rimprovero io. - Vado a fare la doccia. - annuncio poi quando vedo che manco solo io per prepararmi ma generalmente sono sempre molto veloce e soprattutto stasera perchè ho veramente fame e non vedo l’ora di uscire a cena. 
Fatta la doccia mi trucco come mio solito, mascara, fondotinta e un po’ di rossetto non amo eccedere troppo nel trucco e preferisco essere il più naturale possibile e torno in camera pronta a vestirmi, recupero l’intimo e le calze pesanti essendo febbraio fa piuttosto freddo e io sono una freddolosa ai massimi livelli. Indosso gli stivali alti fino al ginocchio e chiudo il cappotto, controllo di aver preso tutto e raggiungo le ragazze.
- Sto morendo di fame! - dice Eva.
- Anche io. - e così ci affrettiamo ad uscire di casa per raggiungere un piccolo locale in centro dove mangeremo.
- Poi andiamo a ballare? - mi domanda Myriam. 
- Va bene. - e sorrido divertita. - Ho proprio cambiato vita. - 
- Piano piano e questa diventerà la tua normalità. - mi dice lei decisa. 
- Sicura? -
- Certo, devi solo scioglierti comunque meriti di sentirti felice e leggera e di uscire a divertirti con le amiche. Azzera il passato e pensiamo a goderci il presente, ora ci siamo noi nella tua vita! -
- Giusto. - e sorrido mentre entriamo in pizzeria.
- E comunque solo per te me mangio la pizza. - mi dice Myriam che sul cibo è molto selettiva.
- Sono onorata. - scherzo io che adoro a dir poco la pizza. 
Ordiniamo e nel frattempo ci perdiamo in chiacchiere. - Come pensi che prenderà la mia presenza a Roma Fabrizio? - chiedo a Myriam questa domanda mi martella in testa da fin troppo tempo.
- Penso bene e non farte troppe paranoie te prego. - e ride.
- Ci provo è che me lo chiedo da quando sapevo del trasferimento. - 
- Però non hai voluto scrivergli. - 
- Perchè sta in vacanza e sai che non mi voglio accolare troppo, non voglio essere come tutte le altre fan. -  
- Eccala. - mi dice lei ridendo. - Altre paranoie giuro che ti faccio bere subito. - 
- No dai. - e alzo le mani in segno di resa. 
- Per ora come ti sembra il cambamento? - mi domanda Benedetta.
- Mmmh  trovo tutto stupendo. La città e voi che mi avete accolta benissimo e vi ringrazio ancora. - 
- Smettila! - mi dice esaseperata Myriam. - Non voglio che continui a ringraziarci o scusarti come fai di solito. - mi rimprovera dolcemente mentre finiamo le nostre pizze e poi data l’ora decidiamo di andare in un locale dove c’è anche la discoteca così possiamo bere qualcosa e se vogliamo ballare. 
Camminiamo a braccetto mentre raggiungiamo l’ingresso e c’è veramente tanta gente.
- Sicura che te la senti? -
- Assolutamente si. - e sorrido a Myriam. - Non preoccuparti. - 
- Va bene. - 
Attendiamo con ansia il nostro turno per entrare al locale. - E domani si lavora! - si lamenta Eva.
- Cosa? - le chiedo io sconvolta. - Come fai? Io non ci riuscirei mai dopo essere stata fuori tutta la notte. - 
- Ora lo credi ma vedrai che ti convertiremo a questa vita. - scherza anche Benedetta facendomi scoppiare a ridere.
- Beh dai a 28 anni meglio tardi che mai. - replico io con loro che annuiscono, chissà quando mia mamma saprà questa cosa ma in fin dei conti sono grande e devo vivere al massimo, ora questa cosa mi è chiara, non posso aspettare voglio godermi ogni istante di questa nuova vita che ho deciso di costruire. Finalmente entriamo al locale e lascio il cappotto al guardaroba mentre mi guardo intorno.
- Vieni. - e seguo le ragazze in pista e direi che ci sta tutto per festeggiare questo mio nuovo inizio nella città eterna.
Inizio anche a sentire male ai piedi e quindi ci sediamo ad un tavolino. 
- I miei poveri piedi. - mi lamento io.
- Poi te ce abitui. - mi rassicurano loro.
- Guardate che io non c’ho più l’età per fare queste cose. - e vedo tre diti medi nella mia direzione motivo per cui scoppio a ridere.
- Forse non potrai farle quando sarai incinta. - mi dice Myriam - E comunque domani è domenica quindi andiamo a correre. - 
- Nah! -
- Vuoi vedere Roma? -
- Si ma senza correre possibilmente. - 
- Vedremo. - e ride. 
Alla fine alle 4 di notte decidiamo di tornare a casa, mi sento stanca ma anche felice e soddisfatta, chissà se riuscirò a dormire. 
Mi strucco velocemente e poi indosso il pigiama buttandomi a letto.
- Domani alle 9 usciamo! - urla Myriam e così metto la sveglia perchè non vorrei mai fare tardi e mi riprometto che domani niente tacchi, per visitare Roma è meglio mettersi le scarpe da ginnastica.

𝓤𝓷'𝓪𝓵𝓽𝓻𝓪 𝓬𝓪𝓷𝔃𝓸𝓷𝓮 𝓹𝓮𝓻 𝓷𝓸𝓲 [Terminata]Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang