27.

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Quando ricominciarono le lezioni dopo le vacanze di Pasqua fu tutto molto strano ed imbarazzante per Amelia, non riusciva più a guardare i suoi migliori amici senza evitare di sentirsi in colpa, tutte quelle bugie la stavano tormentando. Come se non bastasse, aveva perso la verginità e non poteva parlarne con nessuno, non c'era nessuno con cui confidarsi e questo la faceva sentire sola. Fred aveva cambiato atteggiamento nei suoi confronti, era diventato molto più premuroso, non faceva più battutine squallide e le chiedeva almeno cinque volte al giorno come stava. Quando riuscivano a trovare un po' di tempo da soli, si divertiva a darle piccoli baci lungo tutto il collo e a giocare con i suoi capelli.

Quel lunedì mattina Amelia e Alicia si precipitarono nella Sala Grande, si erano svegliate tardi, e dovevano sbrigarsi se volevano riuscire a mangiare qualcosa prima dell'inizio delle lezioni. Come al solito Fred, George e Lee erano già in Sala Grande a godersi la colazione, Amelia pensò che i gemelli erano molto più che fortunati a condividere la stanza con Lee sicché lui si svegliava sempre presto, non perché non volesse perdersi le lezioni o cose del genere, ma perché non poteva sopportare l'idea di perdersi la colazione.

"Buongiorno" li salutò Amelia sbadigliando, sedendosi accanto a George.

"Buongiorno bella addormentata" sorrise George.

"Cos'abbiamo alla prima ora?" chiese Alicia, strofinando gli occhi.

"Storia della Magia" rispose Lee, sgranocchiando una fetta biscottata.

"Perfetto!" esclamò Alicia "Posso dormire per almeno un'altra ora."

Amelia alzò gli occhi al cielo "Sei sempre la solita."

Alicia ridacchiò.

"Abbiamo Pozioni oggi vero?" chiese Amelia, sembrando un po' preoccupata.

"Sì" annuì Lee "All'ultima ora."

"Stai tranquilla" la rassicurò Fred, capendo esattamente cosa la turbasse "Andrà bene, ci siamo noi."

Alicia gli rivolse uno sguardo stupito.

George e Lee annuirono in segno di supporto.

"Non ho paura di lui" disse Amelia a bassa voce, riferendosi a Theodore Nott "È solo che mi fa schifo... è un viscido."

Nessuno disse altro, probabilmente perché non sapevano cosa dire o perché non volevano turbarla ulteriormente. Passarono i pochi minuti che gli restavano della colazione in silenzio per poi avviarsi verso l'aula di Storia della Magia.

L'ora di Storia della Magia passò molto lentamente, nemmeno Amelia sembrò interessata all'argomento e di solito era la più attenta della classe. Alicia si addormentò non appena si sedette al suo banco e per fortuna il professor Binns non se né accorse.

"Bell, puoi prestarmi i tuoi appunti di Storia della Magia?" chiese Fred non appena uscirono dalla classe.

Amelia annuì.

Cercò nella borsa ma non li trovò.

"Devo averli lasciati in classe, vado a prenderli" disse Amelia.

"Se vuoi ti accompagno" si offrì Fred, facendole l'occhiolino.

Amelia capì che doveva parlare di qualcosa ed annuì.

Tornarono nell'aula di Storia della Magia, Fred chiuse la porta dietro di loro e la baciò.

"Ehy ehy ehy!" esclamò Amelia, allontanandolo "Potrebbe entrare qualcuno."

Fred alzò gli occhi al cielo.

"Mi devi dire qualcosa?" chiese Amelia, prendendo gli appunti dal suo banco.

Red Apple: Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora