31.

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— Amelia. —

Passarono due lunghe settimane da quel giorno. Amelia aveva trascorso le prime due settimane di luglio chiusa in camera sua, a leggere libri e a ascoltare vinili sul vecchio giradischi di suo padre. Aveva fatto di tutto per non pensare a Fred e Alicia, ma quasi ogni sera, al calare del sole, scoppiava a piangere.

Quella mattina, quando si svegliò, scese al piano di sotto per fare colazione con suo padre.

"Buongiorno Amy" la salutò suo padre, baciandola sulla fronte.

"Buongiorno papà."

"Sono arrivate queste per te" disse il Signor Bell, passandole un paio di lettere in mano.

Amelia afferrò le lettere e le appoggiò sul tavolo. Non guardò chi le avesse mandate. Sapeva per certo che almeno una era da parte di George.

George le aveva scritto molte volte da quando erano tornati a casa per le vacanze estive, ma lei non aveva mai risposto. Anche Alicia le aveva scritto un paio di volte ma Amelia non riuscì nemmeno ad aprire le sue lettere. L'unico che non le aveva scritto era Fred. Amelia pensò che da una parte era meglio così, le risparmiava solo un mucchio di sofferenza. Però d'altra parte, le faceva male che non si fosse preso nemmeno il disturbo di scriverle.

"Ti va di andare al parco acquatico oggi?" chiese il signor Bell, distraendo Amelia dai suoi pensieri.

"Non mi sento molto bene" rispose Amelia, fingendo di tossire.

"Oh" sospirò il signor Bell un po' deluso "Va bene."

Amelia si sentì in colpa. Suo padre le proponeva ogni giorno di fare qualcosa insieme e lei puntualmente rifiutava ogni volta. Non se la sentiva di uscire fuori di casa, tutto ciò che voleva fare era starsene in camera sua al buio ad ascoltare i Queen.

"Mi dispiace" disse Amelia a bassa voce.

"Stai tranquilla tesoro" la rassicurò il signor Bell "Mi ha scritto Molly l'altro giorno, vuole sapere se andrai a trovarli quest'estate."

Amelia scosse la testa.

"Perché no?" chiese il signor Bell.

"Non mi va" rispose Amelia.

"È successo qualcosa con i gemelli?"

Amelia trasalì "No, semplicemente non mi va di andare a trovarli."

"Va bene" annuì il signor Bell titubante.

Amelia finì di fare colazione e tornò in camera sua con le lettere in mano. Si sedette per terra a gambe incrociate, aprì la prima lettera ed iniziò a leggere.

'Cara Amy,
È la quinta volta che ti scrivo da quella sera, capisco se non mi vuoi più vedere o parlare, però, per favore, fammi sapere come stai. Mi manchi, tanto.
Tuo, George.'

Amelia sospirò pesantemente non appena finì di leggere la lettera di George. Anche lui le mancava, immensamente tanto. Ma lei si fidava di lui, più di chiunque altro al mondo e lui le aveva mentito. Posò la lettera per terra e passò a quella successiva.

'Cara Amy,
Avrei voluto scriverti prima, ma non sapevo cosa dire. Mi dispiace tanto, non posso nemmeno immaginare cosa tu stia passando ora. Io non ero al corrente di quello che è successo fra Fred e Alicia, se lo avessi saputo, credimi, te l'avrei detto.
Sono alla Tana ora, è tutto così triste qui senza di te. Ti voglio bene. Se hai bisogno di una spalla su cui piangere, rispondi a questa lettera ed io correrò da te.
Lee Jordan.'

Red Apple: Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora