32.

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Il giorno che Amelia tanto temeva arrivò; il giorno in cui avrebbe rivisto Fred e Alicia. Erano passati due mesi dalla sera in cui Amelia aveva scoperto di Fred e Alicia, eppure ogni giorno, in quei due mesi, non aveva fatto altro che pensare a loro. Le mancavano, tutti e due, e nel suo cuore sentiva di mancare anche lei ad Alicia. Di Fred non era poi così sicura, non le aveva scritto né aveva cercato di mettersi in contatto con lei per tutta l'estate. Amelia arrivò alla conclusione che probabilmente non era poi così importante per lui quanto pensava.

Amelia non riuscì a dormire quella notte, l'ansia non glielo permise. Quando alle sei del mattino la sveglia suonò, si alzò molto lentamente dal letto ed andò in bagno a farsi una doccia e a lavarsi i denti. Quando finì di lavarsi andò in cerca di qualcosa da mettersi. Alla fine optò per una felpa larga con il cappuccio e dei pantaloni comodi, la divisa della scuola l'avrebbe indossata sull'Hogwarts Express. Controllò l'interno del suo baule, per assicurarsi che non si fosse dimenticata niente, e poi scese al piano di sotto a fare colazione.

"Buongiorno tesoro" la salutò il signor Bell, raggiante come sempre.

"Buongiorno" lo salutò Amelia svogliatamente.

"Come ti senti?" chiese il signor Bell.

"Bene" mentì Amelia.

"Sono così emozionato!" esclamò il signor Bell "La mia bambina sta per partire per il suo settimo ed ultimo anno ad Hogwarts!"

Amelia si limitò a rivolgergli un sorriso finto.

Trascorse il resto della colazione in silenzio, ascoltando suo padre parlare del più e del meno e annuendo quand'era necessario. Quando finì di fare colazione, salì al piano di sopra, prese il baule e lo trascinò giù per le scale. Uscì fuori di casa e camminò fino alla vecchia macchina grigia di suo padre. Trovò suo padre già dentro la macchina, che l'aspettava. Sistemò il baule nel bagagliaio ed entrò dentro la macchina, sedendosi sul sedile del passeggero.

"Sei pronta?" chiese il signor Bell, appoggiando le mani sul volante.

Amelia annuì. In realtà era tutt'altro che pronta, ma non voleva far preoccupare suo padre inutilmente.

Il signor Bell canticchiò delle canzoni dei Beatles durante tutto il viaggio. Amelia se ne restò in silenzio, con la testa appoggiata sul finestrino.

Quando arrivarono alla stazione di King's Cross cercarono di evitare il più possibile l'attenzione dei babbani, si appoggiarono alla barriera con aria disinvolta e scivolarono di lato attraverso di essa. L'Hogwarts Exspress era già al binario che sputava nuvole di fumo lungo un marciapiede affollato di studenti in partenza e delle loro famiglie.

Il signor Bell strinse Amelia in un grande abbraccio. "Mi mancherai bambina."

"Anche tu papà" disse Amelia fra le sue braccia.

"Scrivimi!" esclamò il signor Bell, staccandosi dall'abbraccio "Ogni settimana!"

"Lo farò" annuì Amelia sorridendo.

"Ci conto!" esclamò, stringendola in un altro veloce abbraccio. La baciò sulla fronte e poi riattraversò la barriera.

Amelia si fece spazio fra la folla, in cerca di George e Lee. Li trovò pochi secondi dopo, in piedi accanto al treno, assieme a Fred e Alicia. Si prese qualche minuto per decidere se avvicinarsi e salutarli o se salire sul treno e far finta di non averli visti. Alla fine optò per la seconda opzione, ma prima che potesse girarsi e salire sul treno Lee alzò una mano e le fece segno di avvicinarsi.

Amelia si fece coraggio e s'incamminò verso di loro. Quando arrivò davanti a loro, fece il possibile per non incrociare lo sguardo di Fred e Alicia, ma poté sentire i loro occhi su di lei e questo la fece rabbrividire.

Red Apple: Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora