18 years ago

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18 anni prima

Era una fresca e ventilata mattina d'estate.

La vivace brezza marina soffiava tra le vie del piccolo villaggio di pescatori, spettinando le acconciature delle donne, facendo il solletico, gonfiando le vele di marinai e muovendo le tende delle case con le finestre sempre aperte.

Per Dazai era nuovo tutto quello.

Non aveva mai visto niente del genere, nella sua giovane mente di bambino di sette anni si chiedeva come quel luogo poteva essere così colorato e le persone così piene di gioia tanto da sorridere sinceramente senza che ce ne fosse un motivo.

Camminava per la via principale del paese, passavano da una bottega o bancarella all'altra per comprare il necessario per il pranzo. Si continuava a chiedere stupito come nonna facesse a conoscere tutte quelle persone e come mai tutte quelle persone la salutavano e soprattutto salutavano lui con un sorriso smagliante e vero.

Ad un certo punto mentre usciva dal panificio, una piccola bottega piena di un odore caldo e piacevole, Dazai sentì le voci di alcuni bambini che giocavano poco lontano. Si guardò intorno curioso alla ricerca della fonte di quell'allegro vociare. Nella sua vita non aveva visto molti bambini e cosa ancora più rara per lui non aveva mai sentito gli starnazzi che fanno i bambini mentre giocano e ridono insieme.

- Vuoi andare a conoscerli, Dazai?

Gli sussurrò la nonna con voce morbida. Dazai scosse la testa timidamente senza spiccicare una parola, era dalla sera prima che girava solamente attaccato alla gonna della nonna senza dire una singola frase, spaurito quanto incuriosito da quella situazione nuova ai suoi occhi.

- No? Sicuro? Guarda che sono tutti bambini adorabili. Quelli che ora si stanno inseguendo per picchiarsi con quel pesce, che solo Dio sa dove l'hanno preso, sono i maggiori dei fratelli Nakahara. Eri e Chuuya.

Ew del pesce crudo. Pensò Dazai.

- Quella ragazzina là che invece sta intagliando il legno si chiama Iki.

Tagliando il legno ci si può fare male. Pensò questa volta Dazai.

- Quel ragazzino invece che sta cercando di salvare Eri dal pesce di Chuuya minacciandolo con il proprio cagnolino è Taro.

Che fastidio i cani, puzzano più del pesce. Pensò Dazai schifato.

- Scommetto che diventerete ottimi amici.

No, grazie. Pensò di nuovo Dazai scuotendo la testa, non ci teneva a simpatizzare con persone così barbare e di sicuro i suoi genitori non avrebbero apprezzato e lo avrebbero punito, odiava essere punito, era così fastidioso.

Sua nonna rise.

- Non ti facevo così timido, Osamu. Guarda che loro non potranno che essere contenti di farsi un nuovo amico.

Dazai scosse di nuovo la testa.

- Andiamo avanti... - Mormorò il bambino in modo quasi non udibile trascinando lontano la nonna tenendola per mano, mentre si allontanavano però nella mente di Dazai continuavano a rimbombare le parole della nonna.

A... Amici?

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- Taro, sei proprio stupido.

Soukoku - The AnchorWhere stories live. Discover now