27. "Uccidere quell'idiota"

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Arrivo davanti casa di Leah con gli occhi che bruciano, ma ho cercato di non piangere in macchina, soprattutto dal momento che stavo guidando. Mi dispiace anche disturbare la mia migliore amica in questo modo, ma è davvero un'emergenza.

Non passa neanche un minuto dopo aver bussato che Leah è in pigiama davanti a me. Capisce subito che qualcosa non va, sia per gli occhi gonfi che Pumba in braccio a me, mezzo addormentato. «Penelope...»

«Aspetta un bambino.» Dico, come se lo stessi realizzando per la prima volta. La mia migliore amica si sposta dalla porta per farmi entrare e, una volta chiusa, metto a terra Pumba.

Leah mi prende la mano e mi conduce fino la sua cucina. «Sei incinta e sei scappata qui?» È diventata la mia migliore amica perché ha sempre la battuta pronta, mi ha sempre fatto ridere. Ma anche perché sa quando sto male e ho bisogno di parlare seriamente con qualcuno. Per questo, oggi non c'è neanche l'ombra di un sorriso sul suo volto.

«Magari fossi io quella incinta.» È strano ammetterlo, ma fino a ieri se avessi scoperto di aspettare un bambino con lui non mi avrebbe mandato completamente in panico. Mi stavo abituando alla sua presenza, al fatto di essere innamorata di lui e che lui era innamorato di me. Fino a ieri, costruire una famiglia con lui mi sarebbe sembrato giusto. Ora, invece, mi chiedo perché abbia abbassato la guardia.

Leah sembra capire e mette l'acqua a bollire per un tè. «Posso ucciderlo, se vuoi. Tu dillo e io lo farò, Penelope Martin.»

Mi scappa un sorriso, ma l'attimo dopo è già sparito. «Non credo che mi farà sentire meglio, ma apprezzo il pensiero.» Mi siedo sul bancone della cucina e cerco di controllare le lacrime. Non dovrei comportarmi come un'adolescente che ha rotto con il suo primo fidanzato. Sono molto più matura di questo.

«Hai intenzione di dirlo ai tuoi?» Domanda Leah, porgendomi la tazza calda di tè. Ne prendo un sorso, rischiando di ustionarmi la lingua. So già la delusione che causerò alla mia famiglia. Amano Alex, anche se l'hanno visto poche volte. La prima cosa che mi chiedono quando ci sentiamo è come sta lui.

Sospiro. «Dovrò farlo prima o poi. Magari dirò anche la verità su come ci siamo davvero fidanzati. Non credo che riuscirò a superarla, Leah.» Non so neanche io se mi riferisco a superare tutto questo e quindi a perdonare Alex, o in generale a superare la nostra storia. È un po' come il detto "breve ma intenso". Siamo stati insieme relativamente poco tempo, ma l'ho amato con ogni mia particella. E mi sentivo felice in un modo che non sapevo spiegare.

«Ti ha tradito? So che sei ferita, ma magari raccontarmi tutto farà chiarezza sia a me che a te. E un parere esterno alla vicenda è sempre gradito.» Mi ricordo la prima volta che le ho parlato della proposta di Alex, ed è stata proprio Leah a spronarmi a chiamarlo e ad incontrarlo per andare dalla signora Brown. E l'attimo dopo avevo firmato il contratto, ufficialmente fidanzata con lui.

Annuisco e racconto tutto a Leah. Di come Aisha sia arrivata all'improvviso, di come abbia sganciato la bomba e di come Alex sia stato con lei qualche ora prima di baciarmi. La mia migliore amica si arrabbia con me, insulta il mio ex fidanzato e alla fine rimane per un po' in silenzio. «Allora?»

«Non uccidermi per quello che sto per dire, Penny, perché sai che sono dalla tua parte e farei di tutto per te, pure uccidere quell'idiota.» Già parte male. «E sono d'accordo che tu sia ferita e arrabbiata, ma Alex non sapeva che quella sera voi vi sareste baciati, e tu te ne eri andata. Non lo sto neanche giustificando, ma in quel momento non c'era assolutamente niente tra di voi.»

Sbuffo, perché ha ragione. Ma comunque non mi va giù. «Okay, su questo siamo d'accordo. Ma perché non me l'ha detto? Mi sarei sforzata di essere più comprensiva, a quest'ora, se l'avessi saputo.»

«Forse aveva paura di perderti, non ne ho idea. I maschi sono degli imbecilli, almeno la maggior parte di loro.» Si stringe nelle spalle, per poi dare una carezza alla schiena di Pumba, che è salito sul tavolo. «Comunque potete rimanere qui da me quanto volete. Sarà come essere tornata al college con la mia coinquilina.»

Cerco di trattenere una risata, anche perché noi non siamo andate al college insieme. «Grazie.»

Mi manda un bacio volante e corruga la fronte. «Sai cosa ci vorrebbe? Una bella nottata di film.» In realtà è l'ultima cosa di cui ho bisogno. Come sentire la musica: ogni canzone mi ricorderebbe Alex.

«No, grazie.» Tanto, ogni genere ha la classica storia d'amore. Nei film horror c'è la coppia innamorata, uguale nei film d'azione, per non parlare dei fantasy. Preferirei cavarmi un occhio. «Magari qualche canale di cucina?» Questo sì che mi farebbe stare meglio.

Leah alza gli occhi al cielo, ma poi ride e prende un pacchetto di patatine da sgranocchiare davanti la televisione. Ci sediamo sul divano, io sfilo le scarpe e mi torna in mente ogni pomeriggio passato con Alex per insegnarli un po' di cultura su Netflix.

Non mi accorgo di star piangendo finché non mi scappa un singhiozzo e Leah mi stringe subito in un abbraccio. Appoggio la testa sulla sua spalle e, per la prima volta, cerco di piangere per sfogarmi e lasciarmi questa storia alle spalle il più velocemente possibili.

Ho perso Alex, la vita che stavo iniziando ad amare, e perderò anche il ristorante. Non ho intenzione di ristrutturarlo e usare i suoi soldi come se niente fosse. La verità è che è fallito, e ho prolungato quest'agonia più del necessario. Se mi fossi arresa subito, magari, a quest'ora non avrei un cuore spezzato. «Mi dispiace tanto, Penny.» Sussurra Leah, accarezzandomi lentamente i capelli. Si comporta come una madre che consola la figlia, ma in questo momento ne ho bisogno.

«Credevo che saremmo riusciti a far funzionare le cose, nonostante tutto.» Continuo a singhiozzare, sentendomi sempre più pesante.

Leah non dice niente e continua ad accarezzarmi i capelli. «Lo so, piccolina. E stai tranquilla che Alex avrà vita breve. Nessuno ferisce la mia migliore amica e ne esce così facilmente.» Rido e la ringrazio, per non continuare a piangere. Tanto so che continuerò a piangere stasera, una volta a letto, e poi domani mattina, non appena mi renderò conto che non era un incubo, e andrò avanti così finché la sua figura non sarà solo un lontano ricordo.

Credo che Leah sia lo spirito guida di questa storia, lol. Di nuovo, scusate se ci ho messo un po' ad aggiornare, dovrei riuscire a "partorire" un nuovo capitolo per il weekend. Vi voglio bene❤️ Credete che Penny prima o poi perdonerà Alex?

Quando l'amore bussò alla mia portaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang