Cαριƚσʅσ 13

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Jisoo era tornata a casa da poco.
Aveva cenato con del ramen istantaneo, seduta sul divano mentre guardava le ultime notizie alla tv.
Passava così tanto tempo fuori casa, che a volte le pareva di vivere in un'altra dimensione: non poteva capacitarsi di quante cose accadessero nel mondo mentre lei era impegnata a vivere la sua routine quotidiana.

Fortunatamente, da quando aveva cominciato a frequentare Taehyung, le giornate risultavano essere meno piatte, rese un po' meno monotone dal susseguirsi dei suoi messaggi nel corso della giornata, che le tenevano compagnia e la facevano sorridere.

Quella sera non lo sentiva da qualche ora.
Pensó che probabilmente fosse impegnato al locale e che non avesse avuto il tempo di contattarla.
Avrebbe comunque aspettato la sua buonanotte, che puntuale come un orologio svizzero, le arrivava intorno alle una, quando lui sapeva che sarebbe andata a dormire.
D'un tratto la vibrazione del cellulare.
Era lui.

«Pronto? Ciao...», rispose Jisoo, sorridendo alla cornetta.

«Buonasera signorina, è a casa?»

«Dove potrei essere? Visto che senza macchina c'ho messo un'ora solo per tornare dall'ufficio»

«Domanda retorica solo per prenderti in giro!», disse lui ridendo, divertendosi a punzecchiarla.

«Sempre più simpatico vedo»

«Modestamente. Senti, scendi?», chiese lui, buttando la proposta con disinvoltura.

«Sei per caso sotto casa mia?»

«Se la montagna non va da Maometto, è Maometto ad andare alla montagna.
So che non puoi muoverti, così sono passato io»

"È qua sotto!
Sarei una maleducata se non lo invitassi a salire, ma forse non è un'ottima idea vista l'ultima volta.
Sono in condizioni pietose!".

Jisoo non riusciva ad arrestare il suo flusso di pensieri, così riuscì solo a rispondere:

«Dammi cinque minuti e scendo»

Chiuse la chiamata e si fiondò in bagno.
Si lavò di corsa i denti, ravvivò con le mani i capelli e ringraziò di non essersi ancora struccata.
Decise, per fare prima, di lasciare il suo outfit casalingo: pantaloni della tuta grigi e t- shirt bianca, coprendosi però con la giacca di jeans, visto che tirava una leggera brezza.
Infilò un paio di sneackers bianche, prese le chiavi di casa, il cellulare e chiuse la porta.

Arrivata al piano terra, notò una strana scena che al momento fece fatica a decifrare:
Taehyung intento a girare su sé stesso.
Poi, mettendo meglio a fuoco, Jisoo vide una piccola macchia scura e pelosa muoversi rapidamente da una parte all'altra del piazziale.
Taehyung, sentendo il portone chiudersi, si voltò verso di lei, sorridendole e andandole incontro.

«Ciao...», le disse, dandole un bacio sulla guancia.

I loro incontri al primo impatto erano sempre imbarazzanti perché entrambi sembravano avere problemi su come approcciarsi: un gesto della mano sembrava essere troppo freddo e distaccato, mentre il bacio sulle labbra ancora troppo compromettente.

Jisoo sentì delle piccole zampette aggrapparsi alla sua gamba, abbassò lo sguardo e notò uno degli esserini più dolci che avesse mai visto: una piccola palla di pelo nera e beige, soffice e scodinzolante.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora