Il Ragazzo Strano

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"Avete sentito? Oggi arriverà il ragazzo nuovo!" "Speriamo che sia figo". Erano appena le sette del mattino e c'erano già le cagne ad abbaiare: "Jungkook!!". Mi vennero incontro cercando di fare le carine: "Ehy Jungkookie, hai sentito? Si vocifera che quello nuovo sarà nella nostra classe!!" "che me ne frega?"

°°°°

"Tutti seduti, muovetevi, devo presentarvi il ragazzo nuovo". Calò il silenzio, tutti erano curiosi: "Entra pure". Appena mise piede nella stanza, capii che c'era qualcosa di strano in lui.

Emanava un'aurea spaventosa: "Ragazzi, lui è Kim Taehyung" "È un piacere fare la vostra conoscenza".

Non sembrava davvero convinto di ciò che aveva detto, aveva un'area molto più disinteressata, sembrava...annoiato. La cosa però non mi sorprende così tanto, dopotutto siamo sempre a scuola.

Il prof lo guardò: "Va pure a sederti dove ti va, basta che tu non faccia troppo rumore durante le lezioni". Restammo tutti a bocca aperta: il prof di matematica non è mai stato gentile, con NESSUNO.

Si avvicinò lentamente e si sedette sul banco proprio davanti a me. Era alto, ma soprattutto figo. Buttò a terra lo zaino senza un minimo di riguardo e ne tirò fuori un foglio bianco e una matita.

Continuai ad osservarlo per tutta la lezione, ma non alzò mai la testa, sembrava morto.
Suonata la campanella, sembrò finalmente dare qualche segno di vita.

Prese il foglio, lo ripiegò, tirò fuori da una delle tasche dello zaino un accendino e lo avvicinò alla carta. Rimasi perplesso da questa azione: che problemi ha questo? Ha davvero tirato fuori l'accendino in classe senza problemi? Il prof l'aveva già visto e lo stava guardando. Mi scappò una risatina: è il suo primo giorno e già si fa beccare. Ero già pronto ad assistere alla lavata di capo, ma rimasi senza parole. Il prof continuò a guardarlo per ancora qualche secondo, poi prese le sue cose e uscì dalla classe.

Tornai a guardare Taehyung: i suoi occhi erano spaventosi, riflettevano il fuoco del foglio che gli bruciava tra le dita. Ora ero sicuro che fosse un Alpha e non uno di quelli normali. Da questo dovevo stare alla larga.

Nonostante io sia un Omega, tutti pensano che io sia Alpha per il mio carattere. Nessuno sa della mia vera natura. Nessuno, se non i miei migliori amici e la mia famiglia. Comunque penso che sia meglio così: se qualcuno venisse a sapere che sono un Omega maschio sicuro ci rimetterei la reputazione che mi sono creato in tutti questi anni. Non voglio che il castello di carte che ho creato cadi per colpa di uno strano.

Il foglio sparì, non ne rimase nulla. Ripose l'accendino in tasca. Tutte le Omega della classe si avvicinarono a lui, ma non sembravano aver assistito alla scena: "Ciao, sono Lisa...posso chiamarti Tae?". Il grigio alzò lo sguardo per guardarle: "Fa come ti pare".

He Was ScaryKde žijí příběhy. Začni objevovat