Una Volta Mi Avevano Salvato

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L'uomo si avvicinò a Taehyung rannicchiato a terra: "Muoviti Kim. Non puoi disobbedire ai miei ordini. Sei stato creato per rispettarli. Sono solenni".

Iniziai ad avere davvero paura quando lo vidi alzarsi senza opporre più resistenza. Si voltò verso di me: aveva metà viso coperto di sangue.

"Tae, riprendeti!" urlai. Non serviva a nulla. Tae non c'era più. Aveva lasciato il posto a Kim Taehyung.

Quello da cui era scappato per anni.

Quello da cui era riuscito a liberarsi.

Quello che non voleva più essere.

Era tornato ad essere il suo passato che l'aveva tormentato per notti intere.

Taehyung mi afferrò il collo con una mano e mi spinse violentemente a terra.
Le lacrime sul mio viso aumentarono.
Mi posò un piede sulla spalla e mi schiacciò a terra.
Le unghie delle sue mani si allungarono e si appuntirono.

Si abbassò al mio livello e mi strappo la maglia.
Distese una delle mani fino a far posare un'unghia sul mio collo.
Iniziò a fare pressione con l'unghia fino a penetrarmi leggermente la pelle, il necessario per lasciarmi il segno.
Cominciò a spostare l'unghia verso il petto, lo stomaco e poi il ventre lasciandomi un lungo taglio.
'Deve avermi già dissezzionato nella sua testa' pensai terrorizzato.

Il suo respiro era irregolare.
Forse stava cercando di ribellarsi ancora. Non ebbe successo però.
Prima che potessi avere il minimo barlume di speranza, mi conficcò le unghie sulle spalle facendomi urlare dal dolore. Dall'occhio sinistro non smetteva di fuoriuscire sangue.

Taehyung tolse le mani dalle mie spalle e restò a guardarmi per qualche momento. Allacciò le braccia attorno al suo corpo. "Kim, non l'hai ancora ucciso? Cosa stai facendo?".

A quelle parole il suo occhio destro brillò di rosso e le sue mani affondarono sulla sua stessa pelle: una sul fianco, l'altra sulla spalla. "Mi dispiace Jungkook, non ci sono riuscito-" disse senza più fiato nei polmoni.

Cadde a terra. Né io né lui ci muovavamo.

"MA INSOMMA, PERCHÉ TI OSTINI A NON ASCOLTARE?" urlò l'uomo. "MI HAI STANCATO, LO UCCIDO IO".

Si avvicinò a me e si accucciò: "Bene Jeon, a tuo padre riferirò che è stato Taehyung a ucciderti. Prima vediamo cosa ti sta crescendo qui dentro e poi avrò il piacere di ucciderti".

Percorse con una mano tutto il taglio che le unghie di Taehyung mi avevano lasciato fino a fermarsi al ventre.

Sorrise: "Chissà cos'avrebbe potuto procreare Kim. Probabilmente solo un altro mostro".

'Taehyung, devi aiutarmi. Ti prego' pensavo, anche se ormai avevo perso tutte le speranze. 'Ho Paura'. Quelle parole una volta mi avevano salvato dalla furia di mio padre.

Fu proprio in quel momento che le luci scoppiarono.

Angolo autrice ✨💜
Bello mettere ansia alla gente.

He Was ScaryWhere stories live. Discover now