Solo Un Colpo D'aria

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Il mio cellulare squillò: "Jungkook dove sei?" "oh, papà...io...mi sono fermato a prendere qualcosa da bere eheheh" "muoviti a tornare a casa, non mi va di lasciarti in giro" "s-sì, arrivo". Guardai Taehyung affianco a me: "Devo andare a casa o mio padre..." "certo, va pure".

Adesso mi sentivo in imbarazzo: ero stato io a dirgli di farlo con me e naturalmente lui non aveva potuto resistere all'istinto. Se mio padre lo venisse a scoprire mi ammazzerebbe sul serio. Fa niente. Tanto non avrebbe modo di saperlo.

°°°°

Taehyung era di nuovo entrato nei miei sogni. Non poteva proprio farne a meno. "Non sei pentito per ciò che è successo ieri, vero?" "no..." risposi con un po' di imbarazzo. In fondo in fondo, mi era piaciuto.

Il grigio aprì le braccia e mi fece segno di avvicinarmi. Non esitai e posai la testa nell'incavo del suo collo: era così caldo e confortevole. Mi sentivo protetto.

Iniziò ad accarezzarmi la nuca e mi lasciò un bacio sulla testa: "Devi svegliarti ora, okay?" "no, voglio restare qui" "su piccolo, ci troviamo a scuola, va bene?". Annuii e mi svegliai.

°°°°

"Allora, com'è andata con Taehyung ieri? Ti ha portato a casa, almeno un bacetto ve lo sarete dati, no??" "piantala stalker" "Ieri ti ha portato a casa? E non avete fatto nulla?" "YOON, NON PURE TU!". I due si misero a ridere divertiti. Meglio se non gli raccontavo di ciò che era successo.

Jimin si alzò per prendere il pranzo a tutti. Yoongi si avvicinò a me: "C'è l'odore di Taehyung su di te". Sbarrai gli occhi e lo guardai. Lui sorrise come un ebete: "Non ci credo! Tu hai fatto ses-" "JIMIN! HAI BISOGNO DI UNA MANO PER CASO? CERTO CHE NE HAI BISOGNO!".

Mi alzai in fretta dalla sedia per raggiungerlo: "Ma che fai, mi metti in imbarazzo se urli così! Sei scemo? Ma cosa te lo chiedo a fare, è ovvio che sei scemo".

Mi avvicinai al bancone dove servivano il pranzo, ma in quel momento sentii un dolore alla pancia. Mi bloccai e Jimin restò a fissarmi perplesso: "Che hai?".

Jin si avvicinò a me divertito mentre tornava in cucina: "Jungkook caro, voglio vedere se oserai lamentarti un'altra volta del pranzo" mi minacciò con una forchetta in mano. Niente, non reagivo. Ero entrato in panico.

Anche lo Hyung restò a fissarmi perplesso: "Ehy Jungkook? Tutto bene?". Il respiro mi si fece pesante: non era possibile. No, era un normalissimo mal di pancia, su, cose che capitano sempre. Probabilmente era stato solo un colpo d'aria. Niente di più. Non dovevo farmi problemi: "Jungkook, ti senti bene?". Non riuscivo a rispondere. Jin guardò il biondo: "Chiama qualcuno che lo venga a prendere, non sembra stare bene".

Taehyung entrò in mensa e appena mi vide pietrificato si avvicinò a me: "Kook, che hai? Mi senti? Kook?". Deglutii: avevo troppi pensieri per la testa: "N-non mi sento tanto bene. Credo che tornerò a casa per oggi". Jin si avvicinò a me: "Vuoi che ti faccia un tè caldo nel frattempo?". Annuii. Era sempre stato gentile con me Jin. Si comportava spesso come una madre, ma era un tipo apposto.

Lui e Tae restarono con me fino all'arrivo di mio fratello che appena entrò non esitò ad urlare contro al grigio: "ANCORA TU?!".

He Was ScaryWhere stories live. Discover now