Ho Paura

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Furono i tre giorni piu belli di sempre. Taehyung non si staccò da me per un secondo e si assicurò che stessi sempre bene e che avessi sempre tutto ciò di cui potevo avere bisogno.

Ora stavo tornando a casa con Namjoon. Era già buio: il ritorno era stato previsto per le otto di sera, ma ci fu un ritardo di più di quaranta minuti. "Com'è stato fratellino?" "è stato bellissimo, ci voleva" risposi entusiato. "Sono felice per te. Ti lascio a casa, poi devo uscire...se dovessi avere bisogno, chiamami" "certo"

°°°°

Dopo aver salutato Namjoon, entrai in casa e posai la valigia esausto. "quando ha detto che dovevamo andare dal medico...?" borbottai da solo. "JUNGKOOK!". Ci mancava solo questa: mio padre aveva appena urlato il mio nome. Non avevo fatto nulla di male, quindi perché era arrabbiato?

Lo raggiunsi in salotto: "Mi ha chiamato?" "COSA TI AVEVO DETTO, MH? TI AVEVO DETTO CHE NON DOVEVI ASSOLUTAMENTE PASSARE DEL TEMPO CON KIM TAEHYUNG! COME TI È PASSATO IN MENTE DI DISUBBIDIRMI? HO CHIAMATO IL PROFESSORE PER CONTROLLARTI ED È STATO LUI A DIRMELO!".

Ero morto.

E stavolta sul serio.

"E-ecco-" "NON PROVARE A TROVARE DELLE SCUSE!". Iniziò ad avvicinarsi a me in modo sempre più minaccioso. Nell'indietrggiare caddi a terra. 'Taehyung, aiutami ti prego' a questo pensavo. 'Ti prego Taehyung, devi darmi una mano. Ho paura'. Arretrai a terra, ma finii con la schiena sul muro.

Era finita per me.

Un colpo alla porta. Doveva essere stato talmente forte da sfondarla addirittura. Mio padre tolse lo sguardo da me.

Era Taehyung. Sapevo che era lui. Dei passi risuonavano in tutta la casa. Le luci saltarono e alcune lampadine scoppiarono.

Il buio.

Poi un'ombra.

Gli occhi rossi di Taehyung.

Era lui veramente.

Mi aveva sentito.

"Signor Jeon, che enorme dispiacere vederla!"

He Was ScaryWhere stories live. Discover now