Lasciami Stare

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YOONGI POV
"Avanti Kook, ora apri. Su, ti portiamo in infermeria". Non ricevetti risposta: "Kook, apri!". Qualcuno mi spostò per dare un colpo alla porta ed aprirla. Era il grigio.

Guardai Jungkook rannicchiato a terra. Tremava come non l'avevo mai visto fare. Il grigio lo guardò dall'alto. Si avvicinò a lui e gli alzò il mento. Inutile. Jungkook teneva gli occhi chiusi. Non voleva. Non voleva riconoscerlo.

JUNGKOOK POV
Sentivo i suoi occhi bruciarmi addosso, ma non potevo permettermi di aprire i miei. Sono l'unico tra tutti i miei antenati a nascere Omega. Sono la vergogna della famiglia. Tutti mi dicono che devo stare tranquillo, che sono speciale proprio perché era da millenni che non nasceva un Omega in famiglia.

Cazzate.

Sono tutte cazzate.

Non voglio essere un Omega.

Non voglio sottomettermi.

"Lasciami stare. Vattene". Non potevo accettarlo e probabilmente l'avrei odiato per tutta la vita.

"Ti prego, apri gli occhi. Non voglio importi nulla con la forza". Negai con la testa.

TAEHYUNG POV
Non voleva saperne di guardarmi. Mi odiava già? Eppure non gli avevo fatto niente. Sospirai sconsolato. Gli tolsi le mani di dosso, mi alzai e me ne andai.

Non volevo imporgli nulla. Probabilmente non mi voleva come compagno. Non che la cosa mi stupisca: spavento i tre quarti dei ragazzi a causa della mia faccia. Alle ragazze sembra fregargliene poco delle mie espressioni. Non capisco se sia negativo o positivo.

°°°°

"Prenditi un giorno di riposo, va a casa caro. Tieni". L'infermiera della scuola mi diede una scatolina di pastiglie: "Sono per il calore. Probabilmente fra qualche settimana arriverà per la tua prima volta. Prendi quelle pastiglie, okay?". Annuii e uscii dalla stanza.

Jimin e Yoongi erano rimasti fuori ad aspettarmi. "Quindi? Che hai?" mi chiese Jimin preoccupato. "l'infermiera ha detto che il mio primo calore è in arrivo...". Yoongi deglutí e spostò lo sguardo: "Ti conviene restare e chiuso in casa in quei giorni...lo dico perché so chi gira per la scuola". Annuii in risposta. Mi avevano ordinato di andare a casa.

Salutai i ragazzi e mi diressi verso l'uscita della scuola. Chiusa la porta alle mie spalle, scesi le gradinate. C'era una figura seduta sull'erba, posata ad un albero: stava fumando, questo era certo. Solo che sembrava uno studente e si da il caso che il pranzo fosse finito da un bel po'.

Quando mi accorsi che era Taehyung, mi fermai a guardarlo per un momento: fumava avidamente, sembrava arrabbiato. Sapevo già che probabilmente il motivo ero io.

Deglutii nel vederlo sempre più infastidito e irritato. Buttò a terra la sigaretta e liberò l'ultima nuvola di fumo che era rimasta nei suoi polmoni. Spostò la testa goffamente verso di me.

Tornai a camminare per la mia strada e mi diressi a casa.

He Was ScaryWhere stories live. Discover now