Scusami Se Ti Ho Trascinato

2.8K 138 3
                                    

"Taehyung...mio padre mi uccide se viene a sapere di tutto ciò". Si incupí: "Tuo padre non si azzarderebbe a sfiorarmi con un solo dito e farò bene a far capire che non deve farlo nemmeno con te" "Tu non lo consci Tae-" "oh no, lo conosco fin troppo bene Jungkook".

Restai a guardarlo perplesso: "Potresti spiegarmi come?". Sospirò e mi sistemò una ciocca di capelli: "Sono stato oggetto di esperimenti. Tanti esperimenti".

Restai senza fiato: "Eravamo catalogati in due modi: successi o fallimenti. Io era il loro più grande successo. Mi tenevano rinchiuso. Mi torturavano e mi sottoponevano a delle prove. Alcune erano spaventose, talmente tanto che a volte me le sogno ancora di notte. Jungkook, prima non potevo avere il cambio di aspetto che hai visto. Prima ero un normale ragazzino. Proprio come te. Sono stato chiuso dentro quell'edificio per anni, tutta la mia infanzia l'ho passata là dentro. Era un laboratorio enorme. C'erano tanti ragazzi: chi più grandi, chi più piccoli. Un giorno persi completamente il controllo di me".

Si bloccò e sospirò: "Mandai in fiamme l'edificio. Bastò poco. Avevo sempre seguito tutto ciò che mi si diceva di fare. Tutto. Jungkook io...".

Deglutì e vidi i suoi occhi farsi lucidi: "...ho anche ucciso molte persone e anche quando distrussi l'edificio furono pochi a salvarsi".

Una lacrima segnò il suo viso come un coltello.

Era un momento di debolezza.

Tutta la forza che mi aveva dimostrato in quei giorni, sembrò scomparire.

Mi sentivo male anch'io dopo la sua rivelazione: "Taehyung...posso chiederti cosa c'entra mio padre con questo?".

Mi posò una mano sul viso: "Tuo padre era uno dei collaboratori di quel laboratorio. Quella notte lui c'era. Era arrivato subito dopo lo scoppio dell'incendio. Quando mi vide restò soltanto a fissarmi pietrificato. Lui sa meglio di chiunque altro cosa sono in grado di fare...non mi toccherà e se ci proverà con te, ti prego di dirmelo".

Istintivamente lo abbracciai. Non sapevo nemmeno cosa dirgli. Mi aveva raccontato una ragione in più per odiare mio padre.

Strinse i denti nel tentativo di non scoppiare a piangere a sua volta: "Per questo non ho potuto aspettare. Volevo sentire com'era essere finalmente amato da qualcuno. Volevo sentire cosa voleva dire amare. Quindi scusami se ti ho trascinato dentro la mia vita. Non volevo che te ne andassi"

He Was ScaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora